hai fatto vivere
la tristezza in luoghi
in cui la tristezza non dovrebbero vivereZia Amy non si è mai sbilanciata troppo con i gesti affettivi che ti potrebbe riservare una madre, ma ora era più strana del solito.
<<Zia, tutto ok?>>
Non mi degnò neanche di uno sguardo. Ero rimasta lì, appoggiata sullo stipide della porta, senza ricevere risposta.
Erano passati ben 10 anni da quando mia Zia mi accolse a casa sua.
Alla morte dei miei genitori si offrí per tenermi con sé per qualche settimana, che poi diventò qualche mese e poi anni. Fino ad arrivare ad adesso.Per fortuna da qualche anno vivo con il mio fidanzato in una casa tutta nostra.
<<Hai bisogno di qualcosa?>>
Non alzó neanche gli occhi da quel suo block notes color pesca, ma ormai ci ero abituata
<<No, volevo solo avvisarti che ora torno a casa>>
<<Ricordati della gita in Svizzera della prossima settimana>>
Perché mia zia si inventa 'ste cazzate pur di fare qualcosa
Annuì e dissi velocemente <<Domani vengo in tarda mattinata e sto un po' con i bambini di Allan>>
L'unica risposta che ricevetti fu un "mh mh" prima di sgusciare via.
Appena misi piede fuori dal palazzo un potente pioggia mi investì.
Quella sensazione era unica lo è sempre stata.Quando pioveva andavo sempre in giardino e scorrazzavo per ore fin quando mia mamma se ne accorgeva e mi sgridava e mi faceva rientrare.
Ho sempre amato la pioggia e sempre la amerò.
Mi diressi con un passo abbastanza lento verso il parcheggio dove si trovava la mia auto, quando notai la presenza di un ragazzo disteso sul marciapiede.
Mi sembró di riconoscerlo; era il ragazzo di poco prima, quello che 'trovava strano il nome di Anegla'
<<Ti potrebbe venire la febbre, lo sai vero?>>
Non sapevo il perché io mi trovassi a qualche centimetro di distanza da quel ragazzo biondo e tutto muscoli, ma una cosa era certa, qualcosa in lui mi era familiare e io dovevo scoprirlo.
<<Non ti hanno mai detto che farsi gli affari degli altri è maleducazione?>> ribatté lui ancora sdraiato sul cemento bagnato
<<Cercavo solo di essere gentile e avvertiti visto che vedo che tu no lo sappia>>
Lui non rispose, rimase sdraiato a fissarmi, l'unico rumore che ci circondava era quello delle gocce d'acqua che sbattevano sul cemento.
<<Hai finito di fissarmi, maniaco?>> lui alzó un sopracciglio e emise una piccola risata
<<Io sarei il maniaco? Sei tu quella che è venuta a rompermi le palle, io me ne stavo qui bello tranquillo>>I miei occhi vagarono su tutto il suo viso, aveva qualcosa di familiare, ma non sapevo cosa.
<<Ora sei tu chei fissi>> il mio sguardo venne catturato da quel piccolo sorrisetto strafottente che gli si materializzó sulle labbra
<<Io ti ho già visto da qualche parte, ma non ricordo dove>>
Il suo sorriso svanì in un istante e prese posto un'espressione cupa, un misto tra rabbia e delusione.

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Teach me
Literatura FemininaChris Evans attore di fama mondiale con un passato turbolento e incapace di amare Chiara Moon una ragazza che porta dietro una famiglia andata in pezzi e una relazione malata. Lei vuole rialzarsi e lui vuole cadere, ma insieme riusciranno a salvars...