III.

107 9 8
                                    

"I prefetti guidarono gli studenti del primo anno fino alle torri Grifondoro.
Peter in una parte del percorso si bloccò in uno dei corridoi e venne aiutato dai prefetti.
James e Sirius stavano ancora ridacchiando quando il gruppo si fermò davanti a un quadro di una donna in carne con un vestito rosa.《Questa é la signora grassa.》Disse uno dei prefetti.
Un ragazzo dai capelli d'oro e un bel viso.
Si sentirono risatine al nome purtroppo appropiato.
La donna aggrottò le sopracciglia dalla sua tela.《Ogni settimana vi verrà comunicata la nuova parola d'ordine. L'ingresso non sarà consentito a chi non la conosce, quindi aprite bene le orecchie. Questa settimana é: Mimbly Mulley.》
《L'ha inventata Silente?》
《In effetti,Black,lo ha fatto.》Lo stesso ragazzo che presentò il quadro gli rispose, con uno strano e fastidioso tono autoritario.
Quando il ritratto si spostò, Remus vide ancora i vividi capelli rossi di Lily poco distante da lui.
Era stata smistata in Grifondoro e Severus purtroppo in Serpeverde, anche se se lo aspettava.
Entrarono e si fecero strada nella sala comune, una bella stanza con un camino al centro, due scalinate ai lati e dei divani vicino al fuoco.
Tante finestre e altri piccoli dettagli, come tavoli di acero lucido e coppe di Quiddich esposte in delle mensole, e le bandiere rosse e dorate appese intorno.《I dormitori delle ragazze sono a destra,quelle dei ragazzi a sinistra. Tutti i vostri bagagli sono già nelle vostre stanze.》Disse un altro prefetto, e i gruppi si divisero in due.
Le ragazze salirono una scala, i ragazzi l'altra.
Sirius, Remus, Peter e James entrarono nella stanza cilindrica dei dormitori.
All'interno c'erano quattro letti a baldacchino con drappi rossi, e i loro bauli erano già ai piedi del letto.
Remus e Peter presero i letti ai lati della porta; Peter quello vicino al bagno e anche James quello vicino alla porta, dalla parte destra del bagno, mentre Sirius il letto in mezzo a James e Remus.
Nella parte del letto vicino a quello di Sirius e Remus vi era il davanzale della finestra pieno di cuscini rossi.
Al centro della stanza un grande tappeto dello stesso colore e una stufa in peltro nero.

Dopo che si furono sistemati, inizianrono a disimballare le loro valige, togliendo da esse le loro uniformi scolastiche, vestiti casual da tutti i giorni, libri e ampolle, e a riporre tutto sugli scaffali appena sopra le loro teste.
Remus, dato che era un maniaco del cazzo, iniziò a preparare la sua cartella per il giorno dopo di lezione, infilandoci quaderni di pelle, inchiostro e piume d'anatra.
Dopo un po' si cambiarono per la notte e Remus si chiuse nelle tende del suo letto per cambiarsi.
Appena si alzò per andare al bagno, uscì Sirius con addosso un pigiama di seta nero.
Remus pensò che fosse comodo da indossare, mentre Sirius si alzava le maniche imbarazzato. 《Tieni.》Disse James, lanciando dei pantaloni da jogging e una semplice canotta bianca nel letto di Sirius.《Sei un salvavita.》
Ridacchiò Sirius, svestendosi senza vergogna.
Con James davanti, la schiena di Sirius era rivolta a Remus.
Vide su di essa delle piccole cicatrici nella parte dorsale.
A differenza di quelle di Remus, le sue erano rimarginate e bianche, pulite e precise...come se fossero state messe lì di proposito.
Appena Sirius si girò, soprese Remus a guardare.
Remus ovviamente era preoccupato, ma il suo volto si rilassò subito sebbene un po' rosso.
Sirius potrebbe dire che Remus abbia visto i segni, ma lui aveva abbastanza tatto da non mezionarli.
Sapeva cosa voleva dire avere cicatrici che vorresti far sparire.《Notte.》Disse, mettendosi sotto le coperte.《Notte.》
Dissero gli altri in coro, e mentre Sirius chiudeva le tende del suo letto, il suoi occhi erano ancora su Remus."

________________

"Dopo una settimana o giù di lì di lezioni ad Hogwarts, Remus pensò di sapersi muovere abbastanza bene nel castello.
Tuttavia il giorno del plenilunio si avvicinava e lo stomaco di Remus era in un subbuglio da tre giorni.

Per la settinava che veniva prima dell'inevitabile evento, Remus si sentiva nauseato ogni volta che ci pensava.
Quanto distava la capanna che Silente aveva promesso a lui e alla sua famiglia?

E se gli studenti avessero sentito le sue urla di dolore sarebbe stato imbarazzante.
Umiliante e difficile da spiegare.
E se Madama Chips non si fosse allontanata in tempo e fosse stata sbranata dal mostro che sarebbe diventato?
Non voleva neanche pensarci.

La sera prima del terribile evento, si mangiava le unghie nel suo letto e pensava alla scusa che avrebbe dovuto trovare e che avrebbe dovuto reggere per sette anni.
Suo padre lo aveva avvertito di quanto le persone potessero essere sospettose ad Hogwarts.
Le sue preoccupazioni vennero interrotte da dei lamenti soffocati nel buio della stanza.
Sporse la testa fuori dalle tende prima di accorgersi che quei lamenti venivano dal letto di Sirius.
Prima di pensare che fosse una pessima idea, andò a controllare.
Scostando le tende lo vide rannicchiato con la testa tra le ginocchia e tracce di lacrime sulle guance.《Scusa se ti ho svegliato.》Disse, asciugando in fretta le sue lacrime.《Non lo hai fatto. Non stavo dormendo.》Disse, mettendo una mano sulla spalla di Sirius.
Sobbalzò ma si calmò poi, vedendo la faccia di Remus.《Stai bene,Sirius?》
《Si io..paure notturne. É patetico lo so.》Borbottò, il suo volto leggermente rosso.《Non é patetico. Le ho anche io.》《Davvero? Di cosa si tratta?》
Remus si bloccò ricordandosi gli incubi che lo perseguitavano, il dolore lancinante che aveva attraversato il suo corpo quando grandi denti aguzzi affondarono sul suo fianco.《Te lo dirò se tu me lo dici.》Disse Remus, e questa volta fù Sirius a bloccarsi.《Forse un'altra volta.》《Un'altra volta.》
Ripetè Remus, sollevato.
Quando si alzò per andarsene, Sirius gli prese il polso.《Potresti..》Sussurrò, masticandosi il labbro ora improvvisamente imbarazzato.
Il ragazzo di solito sempre sicuro di sè, al limite dell'arroganza, sembrava quasi piccolo in mezzo alle sue lenzuola rosse.《Posso restare per un po' se vuoi.》
Disse Remus, sorridendo comprensivo.
Si sedette accanto a Sirius e successivamente si sistemarono tra i cuscini.《Allora? Cosa ti teneva sveglio? Paure notturne anche a te?》Remus non ebbe molta fortuna. 《Ehm,é mia madre. Ha un cancro al seno.》Sussurrò, sentendo la vergogna che saliva per la bugia appena detta.
Sirius lo guardò abbastanza confuso.《É una malattia babbana, é abbastanza grave.》Concluse, e Sirius lo guardò dispiaciuto.《Mi dispiace Rem, deve essere orribile.》Remus era sorpreso dal nuovo soprannome, ma decise che gli piaceva abbastanza.《E com'è tua madre?》
《Amabile. É gallese, mio padre no. Ma abbiamo vissuto in un cottege in Galles per tutta la vita.》
《Vivi in un cottege?》Remus per un momento pensò che Sirius, (il suo amico ridicolmente ricco e erede della nobile casata Black) fosse crudele.
Ma nei suoi occhi si leggeva curiosità e forse, forse gelosia.《Carino,mi piacerebbe viverci. La mia casa è enorme e tutto é scuro. Tutto ridicolmente pulito e lucidato che anche i mobili potrebbero fare da specchio,e la mamma picchia Kreacher se vede anche un solo granello di polvere, e le tende sono sempre chiuse per non far entrare la sporcizia. Onestamente é ridicolo che viviamo in mezzo a un paese babbano, dato quello che la mia famiglia pensa di loro.》《Dove vivi?》
《A Islington. Ma mi piace guardare le macchine che passano, é una distrazione dal silenzio.》
《Non parli con i tuoi parenti?》
《Non siamo quel tipo di famiglia, Rem.》Remus annuì, mentre Sirius poggiò tristemente la testa sulla sua spalla.《Sei un buon amico, Remus.》Disse poi, e Remus sperò che non sentisse il rumore del suo stomaco e il calore delle sue guance.
Non aveva avuto molti amici prima, e da quando era stato morso i suoi genitori lo avevano tenuto al sicuro, quindi era strano per lui consolare un amico.
Dopo un po' si accorse che Sirius si era addormentato e quindi pensò che non ci fosse niente di male nel dormire lì con lui.
Per la prima volta dopo tanto tempo, i suoi sogni non erano infestati dalla bestia che lo aveva morso.

𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐧𝐨𝐰 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐬. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora