Louis fece l'ultimo tiro di sigaretta e la buttò a terra, schiacciandola con il plateau della scarpa bianca. Lanciò uno sguardo ai due ragazzi che, da più di cinque minuti, cercavano di attirare la sua attenzione, guardandolo dall'altra parte della strada. Probabilmente il ragazzo sarebbe stato capace di concedergli una chance se non fosse stato per il loro comportamento da quindicenne spaccone: quello a destra sedeva scazzato sopra il cofano della auto e Louis sperava di vederci male, ma era sicuro che una sua mano fosse sul suo pacco, ad accentuare la forma; quello a sinistra, più grande di quello a destra e con i capelli così lunghi che toccavano le spalle, si leccava le labbra mentre lo mangiava con gli occhi.
"Ridicoli.." Louis sorrise appena, imbarazzato per il loro comportamento, e rientrò dentro il locale. La musica, alta e scatenata, lo colpì in pieno mentre camminava lungo il corridoio, ignorando altre ballerine e pole dancer che uscivano fuori per godersi la loro pausa di quindici minuti. Raggiunse i camerini e andò a sedersi alla sua postazione, sperando di trovare un po' di sollievo per i suoi poveri piedi dolenti. Portava quelle scarpe da fin troppe ore e adesso i suoi piedi ne stavano risentendo.
«Hey, Candy..»
Nel sentirsi chiamare con il suo nome d'arte, Louis si voltò e guardò la collega dai lunghi capelli biondi. Questa, seduta accanto a lui, era intenta a graffiare le suole delle scarpe con un coltello seghettato, creando così sufficiente attrito che le permettesse di non scivolare durante uno dei suoi numeri. «Sì?»
«Te lo giuro, è l'ultima volta che te lo chiedo!» disse la ragazza, facendo un piccolo sorriso ingenuo. Era una ragazza giovane - diventata maggiorenne da qualche settimana -, dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri. Indossava solo un bikini stretto e con fantasie leopardate, che mettevano in risalto le sue forme magre, e ai piedi aveva un paio di trampolini altissimi e di colore rosso. «Ma.. ce l'hai un po' di lacca?»
Il liscio sospirò stanco e si allungò per prendere il tubetto della lacca, porgendogliela. «Dovresti iniziare a portartela, Babee.» disse il ragazzo mentre nel camerino facevano la loro comparsa Xtina e Roxanne. Queste li salutarono, sorridendo, e andarono alla loro postazione per riposarsi. Louis non potè non notare quante banconote avessero tra le mani o nell'intimo. «Ormai è più tua che mia.»
«Sì, lo so, scusami!» La ragazza afferrò la lacca e la spruzzò sulle suole delle scarpe, per poi alzarsi. Fece qualche passò e infine si guardò allo specchio, osservandosi con occhio critico. «Io.. penso di essere pronta. Giusto?»
"Tesoro, il tuo turno è iniziato dieci minuti fa. Stai solo perdendo tempo" Louis annuì appena e la guardò da capo a piedi. Il ragazzo la trovava semplicemente perfetta... tranne per il trucco. A suo parere, la poca presenza di trucco sul suo volto e sul suo colpo la rendevano più piccola di quanto non fosse già. "Non puoi fare sempre ritardo, il capo finirà per incazzarsi.."
«Ma vai, Babee!» esclamò Xtina, attirando l'attenzione di tutti i presenti. La stripper, una bella ragazza di origini africane e dal corpo formoso, sedeva elegantemente ed era intenta a divorare qualche nachos al formaggio dall'aria invitante. «Con quel culetto e con quei tacchi li distruggerai tutti! E guarda il tuo outfit! PERFETTO.»
Babee sorrise appena, arrossendo. «D-dici?» La ragazza non era abituata a sentirsi incalzare il quel modo - e soprattutto non era abituata a sentirsi incalzare da una figura importante come Xtina, considerata la veterana del locale. «Secondo te sono pronta?»
Xtina annuì più volte. A differenza di Roxanne, Xtina era una ragazza allegra e movimentata, capace di attirare la attenzione di un'intera sala se solo avesse voluto. Le sue parrucche impeccabili e colorati, il suo trucco semplicemente perfetto, i movimenti aggraziati e fugaci e gli outfit strabilianti, le permettevano di alloggiare tranquillamente sul podio delle stripper più richieste. «Ma certo, piccola! Ora và sul palco e incantali tutti!»
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I'm so pretty and he like that - Larry Stylinson
FanfictionNella vita, Louis non aveva mai avuto tanti sogni. Era sempre stato un ragazzo semplice, dal profilo basso e di poche parole. Tuttavia, un sogno che Louis ha sempre avuto è quello di laurearsi in lettere. Laurearsi a lettere - l'unica materia che l'...