«Oddio, Zayn-!» esclamò Louis, sedendosi accanto a lui sul praticello verde e morbido. Appoggiò la testa contro l'addome dell'amico e puntò gli occhi sul cielo, sospirando appena. «Non credo di aver mai mangiato più di oggi..»
«Nemmeno io, Lou...» disse Zayn, accostando lo zaino vicino alla testa a mo' di cuscino. «Ho mangiato così tanto che potrei scoppiare.»
«Forse dovevamo risparmiarci l'ultimo giro di sushi» osservò Louis e sobbalzò quasi quando Zayn infilò le dita tra i suoi capelli, accarezzandoli. Il liscio si affrettò ad allontanarle. «Vuoi farmi venire l'abbiocco? Lo sai che se mi tocchi i capelli finisco per addormentarmi.»
Zayn rise appena, divertito. Sapeva benissimo che con la pancia piena e qualche coccola nei capelli, Louis si sarebbe addormentato come un ghiro tra le sue braccia. «Ma come sei pallosino, oggi.»
Louis gli fece il verso, ricevendo una pacca sulla spalla come risposta. «Oh, allora l'hai voluto tu!» Il liscio si tirò a sedere con la stessa delicatezza di una donna incinta. Si sentiva quasi come se fosse incinto, con un enorme bambino fatto di sushi nello stomaco. Evitò di pensare a quanti chilogrammi avrebbe messo su da lì a quella sera anche se già nella sua mente si formava l'idea che non sarebbe più riuscito a mettere il costumino sexy color indaco.
«NO, LOUIS, FERMATI.» Zayn cercò di fermare il ragazzo dagli occhi azzurri ma fu tutto inutile: le mani del liscio finirono suoi fianchi, dando vita ad un solletico irrefrenabile. Zayn si dimenò e, misto tra le risate, pregò Louis di smetteterla. «F-FERMATI-!»
Anche se Louis e Zayn potevano sembrare una giovane coppia innamorata, i due non lo erano mai stati e mai lo sarebbero stati. Secondo Louis, si conoscevano da così tanto tempo per poter anche solo pensare ad avere una relazione - e non aveva tutti i torti: i due si erano conosciuti 17 anni prima, alle scuole elementari, e fin dal primo momento che si erano visti, entrambi avevano capito che sarebbero diventati migliori amici. Si erano un po' persi durante gli anni del liceo - scelte divergenti li avevano un po' allontanati - ma avevano riallacciato i rapporti ogni estate, una volta finiti gli studi. E quando erano capitati entrambi alla stessa università, il loro legame si era stretto maggiormente... forse fin troppo, per certi versi.
«Okay, okay.. Non ti tocco più, promesso.» ridacchiò Louis, allontanando le mani e alzandole al cielo per provare la sua fedeltà. «Non voglio che mi vomiti addosso.»
«Col cazzo che vomito, Louis. Il cibo non si spreca, che faccia schifo o no, ricordatelo.»
«-Cit. La stessa persona che non finisce mai il cibo che ha nel piatto.»
«Che c'entra, quello è diverso.» precisò il ragazzo e tirò a sé l'amico, facendolo sdraiare accanto a lui. «E poi parli proprio tu, Louis, che sei tutto culo e ossa?»
«Primo, non sono tutto ossa ma sono un pallino di lardo con un culo più grosso della sua faccia. Secondo, pesi meno di me. Terzo-»
«Ma non rompere il cazzo, piccolo stecchino.» Zayn gli tappò la bocca, impedendogli di continuare a parlare. Lo tenne fermo mentre si dimenava, cercando di liberarsi dalla sua stretta. «È inutile, Lou. Non mi sfuggirai.»
"Vuole fare davvero la lotta?" Pensò Louis mentre lottava per liberarsi dalla stretta dell'amico, che era decisamente più forte di lui. Louis era un pole dancer e un ballerino esotico e di muscoli ne aveva abbastanza - ma Zayn andava in palestra 4 volte a settimana e più di una volta Louis l'aveva visto tirare su più di 170 kg. "Peggio per lui"
«Ew, Louis...» esclamò il moro nel sentire la lingua dell'amico che leccava il suo palmo. «Fai schifo!» Il moro lasciò la presa in meno di un secondo e Louis ne approfittò, scappando dalle sue braccia. «Ew, ora ho la mano sporca di saliva.»
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I'm so pretty and he like that - Larry Stylinson
FanfictionNella vita, Louis non aveva mai avuto tanti sogni. Era sempre stato un ragazzo semplice, dal profilo basso e di poche parole. Tuttavia, un sogno che Louis ha sempre avuto è quello di laurearsi in lettere. Laurearsi a lettere - l'unica materia che l'...