Capitolo 5

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La testa mi stava facendo un male cane. Come se un martello stesse facendo destra e sinistra contro un pannello di metallo.

Mi alzai e scesi al piano inferiore dove trovai Alexia seduta davanti alla sua tazza di thè caldo.

<Buongiorno> Mi disse facendo un leggero sorriso.

Li feci un cenno con le testa come per ricambiare il suo buongiorno.

<Ti sei divertito ieri?> Mi chiese.

<Senti, non mi puoi chiedere questa cosa tra circa due ore? Sai che la mattina odio parlare ma sembra che questa cosa non ti voglia entrare in testa> Li dissi sbuffando.

Alexia mi sgridò con lo sguardo.

<Si...mi sono divertito ieri, contenta adesso?>

<No...hai conosciuto gente nuova?>

<No...> Pensai a tutte le persone che avevo incontrato la sera prima.

Alex, Serene, Albe, Luigi e Mattia.

<In verità si..>

Alexia spalancò gli occhi e tutta euforica mi chiese: <Come ti sono sembrati?>

Come mi erano sembrati? In verità non lo sapevo nemmeno io, potevo esprimerei solo su una persona...ma non lo feci.

<Si tutti abbastanza simpatici>

Riempì la tazza di latte e dopo averla fatta scaldare nel microonde iniziai a inzuppare le mie amate gocciole.

<Ok super simpaticone, non ti chiedo più niente>

Li fui grato per una frazione di secondi, perchè dopo ricominciò a fare altre domande.

<Qualche bella ragazza?> Mi chiese.

<Ale> L'avvertì. <Giuro, mi stai rompendo leggermente i coglioni> Li dissi.

<Chri! Le parole!>

Bevvì il latte di fretta e furia e me ne scappai in camera.

<Chri, sappi che la prossima volta che usi questo linguaggio ti picchio> Sentì dire da mia sorella come se al posto delle corde vocali avesse un megafono.

Sistemai un po' le coperte del mio letto e mi ci buttai sopra.

Sbloccai il telefono e andai su instagram. Nei miei suggeriti spuntò un viso vagamente familiare. Mattia Zenzola.

Schiacciai il suo profilo e guardai le sue foto. Molte delle foto rappresentavano lui davanti a un bellissimo mare.

Pensai, che quella distesa immensa assomigliava un po' a quello che immaginavo quando lo guardavo, e istintivamente sorrisi.

Sentì un forte rumore e mi spaventai, ripresi a guardare lo schermo e notai quello.

Un mio like a una foto del 2020.

Lanciai il telefono sul letto come se avevo appena scoperto che poteva attaccarmi una malattia mortale.

<No no cazzo!> Stavo facendo avanti e indietro.

Riguardai lo schermo e mi accorsi che non avevo tolto nemmeno il like.

<Se lo tolgo si pensa che sono un codardo e credo che lui non abbia visto il messaggio del like, mentre se non lo tolgo si pensa che stavo stolkerando il suo profilo> Mi fermai. <No, lo stavo facendo ma comunque...pensa Christian! Pensa!>

Presi il telefono e lo spensi del tutto. <Magari così mi sento tranquillo>

Mi misi seduto e sbuffai.

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