La testa mi stava facendo un male cane. Come se un martello stesse facendo destra e sinistra contro un pannello di metallo.
Mi alzai e scesi al piano inferiore dove trovai Alexia seduta davanti alla sua tazza di thè caldo.
<Buongiorno> Mi disse facendo un leggero sorriso.
Li feci un cenno con le testa come per ricambiare il suo buongiorno.
<Ti sei divertito ieri?> Mi chiese.
<Senti, non mi puoi chiedere questa cosa tra circa due ore? Sai che la mattina odio parlare ma sembra che questa cosa non ti voglia entrare in testa> Li dissi sbuffando.
Alexia mi sgridò con lo sguardo.
<Si...mi sono divertito ieri, contenta adesso?>
<No...hai conosciuto gente nuova?>
<No...> Pensai a tutte le persone che avevo incontrato la sera prima.
Alex, Serene, Albe, Luigi e Mattia.
<In verità si..>
Alexia spalancò gli occhi e tutta euforica mi chiese: <Come ti sono sembrati?>
Come mi erano sembrati? In verità non lo sapevo nemmeno io, potevo esprimerei solo su una persona...ma non lo feci.
<Si tutti abbastanza simpatici>
Riempì la tazza di latte e dopo averla fatta scaldare nel microonde iniziai a inzuppare le mie amate gocciole.
<Ok super simpaticone, non ti chiedo più niente>
Li fui grato per una frazione di secondi, perchè dopo ricominciò a fare altre domande.
<Qualche bella ragazza?> Mi chiese.
<Ale> L'avvertì. <Giuro, mi stai rompendo leggermente i coglioni> Li dissi.
<Chri! Le parole!>
Bevvì il latte di fretta e furia e me ne scappai in camera.
<Chri, sappi che la prossima volta che usi questo linguaggio ti picchio> Sentì dire da mia sorella come se al posto delle corde vocali avesse un megafono.
Sistemai un po' le coperte del mio letto e mi ci buttai sopra.
Sbloccai il telefono e andai su instagram. Nei miei suggeriti spuntò un viso vagamente familiare. Mattia Zenzola.
Schiacciai il suo profilo e guardai le sue foto. Molte delle foto rappresentavano lui davanti a un bellissimo mare.
Pensai, che quella distesa immensa assomigliava un po' a quello che immaginavo quando lo guardavo, e istintivamente sorrisi.
Sentì un forte rumore e mi spaventai, ripresi a guardare lo schermo e notai quello.
Un mio like a una foto del 2020.
Lanciai il telefono sul letto come se avevo appena scoperto che poteva attaccarmi una malattia mortale.
<No no cazzo!> Stavo facendo avanti e indietro.
Riguardai lo schermo e mi accorsi che non avevo tolto nemmeno il like.
<Se lo tolgo si pensa che sono un codardo e credo che lui non abbia visto il messaggio del like, mentre se non lo tolgo si pensa che stavo stolkerando il suo profilo> Mi fermai. <No, lo stavo facendo ma comunque...pensa Christian! Pensa!>
Presi il telefono e lo spensi del tutto. <Magari così mi sento tranquillo>
Mi misi seduto e sbuffai.
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Hai paura? ♡zenzonelli♡
عاطفيةVi siete mai sentiti talmente soli da non voler uscire di casa? Christian si sente sempre così. Lui viene sempre emarginato, ma forse non sono le persone che lo emarginano, ma è lui stesso che si isola. Vive in un mondo tutto suo e questo è l'unico...