Un Incontro Indesiderato

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"Carmine, dove mi stai portando" lo guardo negli occhi mentre lui era concentrato a camminare velocemente.
"Aspetta nad" si ferma dietro l'angolo
"c'è il comandante" completa la frase sussurrando e guardandomi, rimaniamo in contatto visivo ma poco dopo distolse lo sguardo guardando a terra e poi dietro "via libera" mi riprese il braccio e andammo in una stanza abbastanza grande, con un biliardino dei videogiochi ed un divano, sembrava essere una stanza relax.
"Ua non me lo sarei mai immaginato che esistesse una stanza così" disse guardandosi attorno, "come sapevi dov'era e che ci fosse allora" mi sedetti sul divano guardandolo
"mio fratello è stato qua" abbasso la testa verso il biliardino e sfiorò con le mani le teste dei giocatori 
"ah, mi.. Dispiace?.." non saprei che dire, nonostante dalla sua faccia sembra schifato a parlare di suo fratello,non so nemmeno perché è qua.
"Cà, tu pcchè sta ca dint" dissi guardandolo, Carmine mi guardò per un secondo e riguardo il biliardino.
"guarda che se non vuoi dirmelo fa n-"
M'interruppe dicendo "hanno mis 'e man n'guoll a uaglion mij" lo guardai, non capisco.. cosa vuol dire..
carmine guardò a destra e sinistra cercando di non piangere "agg accis Nazario Villetta pcchè ess ha ucciso a uaglion mij nad."
mi alzai dal divano e corsi ad abbracciarlo
"Cà non lo sapevo scusa.. io non.. " si strinse a me, non disse niente e mi abbraccio forte, era caldo, con lui mi sento protetta..
"che state facendo qua voi" ci interruppe una guardia con una figura nera dietro, e chi poteva essere se non lui.

"andate nelle vostre celle forza, volevate scappare pure voi?" la guardia ci guardò e si mise in braccia conserte"perché chi è scappato?" risposi io incuriosita"il chiattillo" mi rispose ciro guardandomi come se 15 minuti fa non fosse successo niente

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"andate nelle vostre celle forza, volevate scappare pure voi?" la guardia ci guardò e si mise in braccia conserte
"perché chi è scappato?" risposi io incuriosita
"il chiattillo" mi rispose ciro guardandomi come se 15 minuti fa non fosse successo niente.
"Cosa?!" rispose Carmine
"nadì io vado a vedere cosa gli è preso" rispose Carmine sorridendomi e guardando male ciro mentre fumava una sigaretta soddisfatto, sbuffai e mentre m'incamminai per andare nella mia cella una mano mi fermò prendendomi il braccio,
"c' vuò cirù"guardai prima lui e poi la sua mano sul mio braccio, ciro fa segno a lino di uscire e lui eseguì gli ordini come un cane, seriamente ciro fa paura anche alle guardie?
Incrociai le braccia e lo guardai
"c'umm si Bell eh? " sorrise ciro  guardandomi e facendomi l'occhiolino, ma questo ragazzo è bipolare?
"ma fammi capire tu 15 minuti fa stavi incazzato e mo mi corteggi? e tra 5 minuti come diventi?" lo guardai abbastanza innervosita per ciò che fece prima e guardai la finestra, sentii sghignazzare mentre si sedette sul divano e accese una nuova sigaretta, mi guardò mentre l'osservavo rimanendo in piedi con le braccia conserte
"non ti siedi?" ispirò il fumo della sigaretta per poi farlo uscire dalle narici
"non me ne posso andare cì?",mi guardò e mi indicò la porta con la mano in cui aveva la sigaretta, girai i tacchi e me ne andai, io l'ho detto che questo ragazzo è bipolare,mi dirisi per andarmene nelle celle femminili ma sentii uno strano suono, di un pianoforte, una melodia bellissima e rilassante.. chi sà chi può essere.. Mi dirigo verso la mia cella e mi sdraio sul letto senza dire parola, continuando ad ascoltare la musica in silenzio, che un tratto viene interrotta, una voce mi riporta nella realtà
"Esposito visita", disse nunzia immobile davanti alla porta, mi alzai felice dal letto e seguii nunzia portarmi in una stanza grande con dei tavoli a forma di cerchio e delle sedie attorno e una grande finestra, guardai davanti a me e pultroppo non c'era la persona che mi aspettavo, cioè noemi, ma mio padre..
sgranando gli occhi e guardando in basso mi dirigo verso di lui facendo indietreggiare la sedia per sedermi
"amor mij, sono fiero di te" disse mio padre prendendomi la mano ed accarezzandola, la tolsi subito e lo guardai negli occhi schifata.
"ij nun song c'umm a te, t'lagg ricr n'at vota?" gli risposi sbattendo il pugno sul tavolo
"e come no? Se sei in un carcere minorile, ci sarà un motivo" mise i gomiti sul tavolo e mi guardò dritto negli occhi sorridendo falsamente senza far vedere i denti
"vuò sapè o motiv pcchè so ca dint?" mi scrocchiai le dita e lo guardai negli occhi mentre annuiva per sapere risposta, mi avvicinai a lui e sussurrai
"pcchè mi fai schif, e farei qualsiasi cosa per non vederti chiù"
sorrisi e mi allontanai per vedere la sua reazione
"mi devi rispettare, se sei ancora viva è grazie a me nad!" disse alzando un po' il tono della voce
"MA RINGRAZIARTI PER COSA? SI N'OMM E MERD NUN VALI NIENTE" mi alzai di botto facendo cadere la sedia dietro di me e gli sputai vicino
"VAFANGUL" gridai mentre litz mi prese il braccio per portarmi via, mi girai e vidi ciro con una sigaretta in bocca mentre sorrideva guardandomi, gli sorrisi falsamente per poi guardarlo in modo serio come per dire di non rompere il cazzo, ritornai nella mia cella ed appena arrivata tirai un calcio al comodino, naditza mi guardò sgranando gli occhi dallo spavento
"amò ma che succies?" si avvicinò a me
"niente nadì.." mi sedetti nel letto e guardai le mie mani, "ma si sicura?" chiese insistentemente nad, "no naditza, no, ho un padre di merda che vuole comandarmi e che pretende che porto avanti la generazione di merda che si è creata, non sto bene" la guardai con gli occhi lucidi, immediatamente si sedette vicino a me abbracciandomi forte "amò devi stare tranquilla qua non può accaderti nulla, anche mio padre è così.. Vuole vendermi per soldi" la guardai sorridendo, passammo alcune ore a parlare e sfogarci, intensificando sempre di più la nostra amicizia
"USCITE TUTTE DALLE VOSTRE CELLE, LA DIRETTRICE VUOLE VEDERVI FORZAA" urlò Nunzia
"e che abbiamo fatto mo?" disse naditza alzandosi dalla sedia dove era messa "non lo so nadì, vuoi saperlo? Allora vieni e nun fa domande" rispose nunzia aprendoci la porta, mi alzai dal letto e ci misimo tutte in fila, stessa cosa per i ragazzi, dopo 5 minuti ci riunimmo tutti in cortile, carcerati e guardie, arrivò pure la direttrice

 Vuole vendermi per soldi" la guardai sorridendo, passammo alcune ore a parlare e sfogarci, intensificando sempre di più la nostra amicizia "USCITE TUTTE DALLE VOSTRE CELLE, LA DIRETTRICE VUOLE VEDERVI FORZAA" urlò Nunzia "e che abbiamo fatto mo?"...

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"Dottorè Quant sit bell stammatin" commentò pino sorridendo come un ebete "o' ver oggi siete chiù fresc" rispose totò all'amico"carotì io oggi invece ti vedo sciupato, ma hai mangiato?" dissi ridendo e guardando le mie amiche "certo zucchero filat...

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"Dottorè Quant sit bell stammatin" commentò pino sorridendo come un ebete
"o' ver oggi siete chiù fresc" rispose totò all'amico
"carotì io oggi invece ti vedo sciupato, ma hai mangiato?" dissi ridendo e guardando le mie amiche
"certo zucchero filato, agg magnat cumm nu porc, tu? " mi guardò sorridendo
"va bene basta" disse la direttrice prima che io potessi intervenire "vi ho riuniti qui perché ho preso una decisione che a voi farebbe più che bene, creare dei corsi, di musica, di cucina, di ceramica, Beppe ha anche organizzato un progetto per dipingere e sistemare una barca, allora? che dite siete d'accordo? potrete stare anche tutti insieme sia maschi che femmine"
"Ua si chiava" disse ridendo pino
"mi sa proprio di no pino" rispose il comandante
"per me va bene" dissi guardando la direttrice "anche per me" rispose naditza, e man mano accettarono anche gli altri. "Va bene allora incominceremo domani sia a decidere dove volete stare, che a lavorare, se così si può dire, buona giornata" aggiunse la direttrice per poi andarsene, vidi Carmine guardare in basso camminando
"Cà!" lo guardai, alzò la testa e mi guardò mentre si avvicinava
"maaa, o'chiattill?" disse naditza guardandosi intorno
"sta in isolamento" guardò naditza e poi a me
"COSA?" urlai scioccata "abbassa la vocee, o'scè" mi mise la mano in bocca Carmine e sì guardò attorno
"in che senso filippo è in isolamento Cà" lo guardò naditza, anche lei abbastanza scioccata, ci sedemmo in una panchina e Carmine iniziò a raccontare..

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