Non sarebbe uscito per nessuna ragione al mondo. Fuori pioveva e il forte vento faceva volare le foglie lungo il viale che lo ospitava da ormai un anno. Nonostante non fosse particolarmente tardi il mese di gennaio era caratterizzato dal buio già alle 6 del pomeriggio e questo a Kazemaru non piaceva per nulla. La sua indole che gli diceva di correre per kilometri prima di fermarsi necessitava della luce del sole per manifestarsi e, come potete ben capire, questo d'inverno non era possibile.
Adesso prendiamo la parte in cui dico che non sarebbe uscito per nessuna ragione al mondo e dimentichiamola. A volte capita anche ai migliori di sbagliare. Ecco com è andata realmente;
Ore 17:19
Esattamente un giorno prima del suo diciannovesimo compleanno, Kazemaru Ichirouta se ne stava sdraiato sul letto della sua camera ad aspettare che qualcosa di -anche minimamente- caotico potesse accadere. Non si aspettava che questa scombussolasse completamente la sua giornata, ma nemmeno di ritrovarsi senza nulla da fare per il resto della giornata. Aveva passato le precedenti tre ore a studiare e per quanto fosse pieno di forza di volontà proprio non se la sentiva ad aprire di nuovo il libro.
Poi ebbe un illuminazione.
Di scatto si alzò dal letto e afferrò il pigiama poggiato sul comodino, infilò i piedi nelle ciabatte e si diresse verso quella che venne ribattezzata poi come la "scena del delitto". (o volgarmente chiamato bagno, fate voi)
Nulla lo avrebbe rilassato di più di un bel bagno caldo. -O almeno così credeva-
Un passo dopo l'altro e si ritrovò di fronte alla porta. La mano si poggiò sulla maniglia che, molto lentamente si abbassò mostrando un pò alla volta il suo interno. Il blu si guardò intorno finché non vide una cosa che gli fece gelare il sangue. La sua espressione si ghiacciò in volto e le gambe si immobilizzarono sul momento poi un fulmine (e non sto scherzando) rimbombò per la sua residenza;
Il suo prezioso, anzi, preziosissimo shampoo, era finito.
(ok, magari penserete che la sua reazione sia stata un pò esagerata ma immedesimatevi un attimo in 'sto povero ragazzo. Dopo aver passato il pomeriggio a studiare si ritrova con la sua unica fonte d'ispirazione finita e irrecuperabile, a meno che non decida di affrontare una tempesta e un vento che a momenti si sarebbe trasportato anche la sua stessa casa. Ma ovviamente sappiamo tutti che Kazemaru è una persona intelligente e non andr-)
Kazemaru iniziò a riflettere. Il suo super cervello iniziò a fare ragionamenti che non sapeva di poter fare e, quando iniziò a pentirsi di essere uscito, si trovava già sulla strada del negozio con un ombrello in mano che invece di stare fermo come dovrebbe fare un normale ombrello, iniziò a fungergli da scudo -contro il suo volere-.
adesso, immaginate un attimo un Kazemaru che, sotto il diluvio universale, cerca di superare -rischiando la vita più volte- le strade di Tokyo. E tutto questo, per uno shampoo.
Arrivato al campo la fiume si rese conto di come si fosse effettivamente fatto tardi e che, la strada che di solito percorreva in meno di venti minuti, gli avesse preso una buon ora del suo poco -ma tanto- tempo libero.
Timeskip
Naturalmente il negozio non era per nulla affollato se non per un anziana signora che si trovava dietro al bancone e un uomo abbastanza giovane nel reparto alcolici. Preso ciò che gli interessava il blu si diresse verso la cassa per pagare, ma, una volta uscito dal negozio, un ragazzino dalla faccia conosciuta gli si parò davanti.
KAZEMARU-SAN! Disse la voce che riconobbe appartenere ad Tenma, un allievo del suo caro amico Endou -e con cui aveva stretto abbastanza confidenza da potergli liberamente parlare dei fatti del suo amico come se non avesse 14 anni.-
Fù questo l'errore che il più grande non avrebbe mai dovuto commettere, poiché, per parlare con Tenma, si dimenticò una cosa fondamentale in quel momento;
l'ombrello.
Ricordate anche di quell'indole di cui parlavo prima, vero? Beh, lo spero vivamente, perché fù quell'indole che facendosi spazio in lui, gli permise di fare il tragitto verso casa di corsa e sotto la pioggia, con uno shampoo in mano e con l'altra davanti alla faccia come paravento.
Adesso sicuramente vi chiederete di Tenma. Il ragazzino abita lì vicino, non è stato abbandonato di punto in bianco dal più grande, tanto meno si è preoccupato più di tanto vedendolo scappare via.
Ed eccolo lì, davanti al portone quando, per pura abitudine, si mise le mani in tasca e ne estrasse le chiavi.
... No, stavo scherzando.
Direte voi, le avrà dimenticate a casa no? Capita a tutti. Poverino.
E invece no.
Invece le ha lasciate sul bancone del negozio, per cercare i portafogli.
Appena realizzò il ragazzo mollò la presa sullo shampoo che, pura ironia della sorte, si aprì e si rovesciò a terra.
Un tuono si liberò nel cielo, un lampione in lontananza si spense.
Sì, sarebbe stata proprio una serata caotica.———
Hiii! In un ritardo degno di Axel ecco la headcanon di Kazemaru alias ciclope alias best waifu. L'1 febbraio ha fatto il compleanno e vi ricordo, nel caso abbiate già letto L'Orizzonte, che per l'età mi baso sul calendario di Ares e Orion. Now, Facciamo tutti un bell'applauso a questo genio dai capelli blu e facciamogli gli auguri 😼
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Inazuma Eleven One Shot
Short StoryUna serie di storie headcanon sui personaggi di IE *Richieste aperte* -IE (2,3) -IE GO (Chrono Stone, Galaxy) -IE Ares e Orion NO SCENE SMUT. Per il momento ho deciso di non portare ship.