E se gli shadowhunters e i semidei si incontrassero?

Blackjack non ci ridurre in polpette di cavallo!

(Percy)
La strana compagnia continuava il pasto, Alec iniziò a parlare con Grover di quanto fosse bello girare per il Central Park,  e che al prossimo picnic del Conclave li avrebbe invitati tutti. Percy si chiedeva se tutti gli shadowhunter fossero come quei 4, vestiti di nero, con quelle strane cicatrici e così maledettamente belli. Osservava Isabelle, bellezza disarmante e con un bellissimo rubino al collo, mentre Clary con quello sguardo vispo e gli occhi verdi sembrava la più divertente trai 4. Jace era il tipico spaccone, senza paura e testardo, gli ricordava qualcuno ma non capiva chi...
Improvvisamente però  quando Isabelle stava raccontando ad Annabeth dell'ultima volta che ha combattuto un demone Shax, la particolare collana della Shadowhunter si illuminò. Sembrava un'allarme, ed infatti i cacciatori di demoni saltarono sull'attenti.
- Eddai volevo finire il mio pranzo!- disse Grover con lo sguardo imbronciato
- Non ti consiglierei di venire ad una delle cene di Izzy allora- rispose divertito Jace
-Ragazzi c'è un demone in giro e voi vi preoccupate del cibo??-
-Ognuno ha le sue priorità cara- la fulminò il satiro.
-Se volete venire con noi, ci dobbiamo muovere, il demone è nelle vicinanze e potrebbe fare danni- disse Isabelle
Tutti con un cenno del capo risposero alla richiesta  della Shadowhunter, io d'istinto mi toccai nella tesca; come sempre c'era la mia penna a sfera, il suo tocco mi confortava spesso, sicuramente mai quanto Annabeth, ma alcune volte era meglio evitare effusioni in pubblico, sospetto che Grover ne sia geloso.
In pochi attimi tutti si riversarono fuori dal ristorante, in testa Isabelle, seguita da me, Jace e Alec mentre molto probabilmente Clary e Annabeth erano qualche metro dietro. Arrivammo fuori l'Empaire State Bulding, e notammo qualcosa di strano, come quella giornata che stava per diventare molto strana.