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Mi svegliai quella mattina ai primi segni dell'alba. Quella notte non riuscii a dormire bene a causa dell'emozione. Quella mattina la mia vita sarebbe cambiata, veramente. Avrei detto addio alle mie abitudini e alla mia routine di Beauxbatons per accogliere la mia nuova casa: Hogwarts.
Erano appena le sei del mattino, eppure non avevo voglia di restare a letto a dormire per ancora molto tempo perciò decisi di andare subito in bagno per cercare di calmare i miei nervi tesi con una bella doccia calda.
Non avevo idea di quanto tempo restai sotto l'acqua, ma avevo le dita delle mani tutte rigate segno che fosse passato davvero troppo tempo. Uscii da quel dolce tepore e mi avvolsi in un asciugamano. Tornai in camera, dove già avevo sia il baule che Hayley pronti al viaggio. Restavo solo io a dovermi preparare. Presi giusto l'intimo e tornai in bagno per asciugare i capelli. Una volta asciutti sistemai leggermente il viso con un velo di mascara e un po' di crema, poi rientrai in camera mia. Mi avvicinai al letto osservando quella divisa, la mia nuova divisa. Non sarebbe stato facile abituarsi a questo nuovo look, più spento a mio parere, essendo abituata all'azzurro tenue dell'uniforme di Beauxbatons. Iniziai a vestirmi e quando indossai anche le scarpe mi avvicinai allo specchio: assomigliavo davvero molto a tutti gli altri studenti di Hogwarts, certo d'ora in poi ne avrei fatto parte anche io. Ad un certo punto sentii bussare alla porta. L'unica persona che poteva essere era mio padre, perciò lasciai che entrasse.

<Buongiorno Hope...wow, stai benissimo con la tua nuova divisa... pronta per questa nuova avventura?> chiese con reale curiosità e apprensione.

<Si papà, sono pronta...sicuramente all'inizio non sarà semplice ambientarsi, ma sono sicura che grazie ad Hermione e gli altri che già conosco, riuscirò a sentirmi a casa molto più facilmente!> annunciai quasi emozionata. E lo ero veramente.

<A proposito di sentirti a casa...ho una cosa da darti...>.

Vidi mio padre cercare qualcosa dentro la tasca del pantalone, estraendone poi alla fine una scatolina.

<Cos'è?> domandai curiosa.

<Un ciondolo, era di tua madre e ho pensato di apportare una piccola modifica, anche se ammetto che non è stato molto semplice...>

Aprì la scatolina e ne potei ammirare il contenuto.

<Posso vederla?>

<Ma certo, è tua...volevo regalartela perché tu potessi sentirti a casa sempre, ovunque tu ti trovassi...>

Presi il ciondolo tra le mani: era una bellissima collana in oro con un ciondolo ovale che ritraeva una foto magica della mamma con il papà e una piccola Hope tutti sorridenti e felici.

<Come hai fatto?> chiesi davvero stupita. Sapevo bene che era babbano e che per lui non era di certo stato semplice realizzare una cosa simile.

<Ho chiesto aiuto a qualche vecchio amico di tua madre...che è stato molto gentile nell'avermi ascoltato e a collaborare...>

Osservai ancora una volta quella meravigliosa collana che avevo tra le mani, poi portai dietro al collo le braccia cercando di indossarla.

<Aspetta, ti aiuto!>

Mio padre afferrò le due estremità della collana per poi unirle. Mi osservai allo specchio, mi stava davvero bene e ogni volta che mi sarei sentita sola mi sarebbe bastato guardare la foto per farmi tornare il sorriso.
Mi voltai verso mio padre e lo abbracciai. Non lo facevo spesso, ma quelle poche volte significava che stavo per affrontare qualcosa di importante e in quell'abbraccio avrei trovato la forza necessaria che mi mancava. Lui lo sapeva bene, infatti ricambiò tenendomi stretta a sé.

<Grazie papà> dissi ancora con la testa poggiata al suo petto.

Lui non mi rispose, ma in cambio accarezzò la mia testa poi si staccò un po'.

Le retour des ténèbres Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora