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Erano passate settimane da quel primo giorno di scuola e l'autunno era già cominciato da un po' lasciando spazio a giornate fredde e ventose, dai colori spenti e dormienti, invece che le calde giornate di inizio settembre. Ormai eravamo arrivati quasi a Novembre, e io che pensavo che già a Settembre facesse freddo, abituata a temperature più miti, avrei tanto voluto poter tornare indietro con il tempo a un mesetto prima. Odiavo, e non poco, il freddo. Ero sempre stata molto sensibile alle temperature e in genere anche al tempo, ma vedendo raramente il sole mi dovetti abituare, di certo non potevo tenere il muso in eterno.
Passavo le mie giornate  a fare le lezioni e a studiare, spesso in compagnia di Hermione e Ginny che da quando sono arrivati Harry e Ron sono diventate al settimo cielo. Certo li potevamo incontrare per scambiarci qualche parola solo nei corridoi o la sera dopo la cena, ma purtroppo noi avevamo degli orari e loro avevano un compito da seguire.
Gli mancava Hogwarts e non poco. Spesso si ritrovavano confusi come se si sentisse ti ancora degli studenti, quando erano semplicemente dei sorveglianti.
In diversi come loro erano arrivati alla scuola, una decina almeno. Avevano controllato specialmente gli alunni dei Serpeverde, ma senza riscontrare nulla di sospetto, o almeno per il momento era quello che ci era stato riferito.
Be'...invece per quanto riguarda Draco...abbiamo continuato a vederci quasi tutti i pomeriggi per studiare o fare i compiti assieme e mantenne la sua promessa di ascoltarmi invece che pormi mille domande e non fare i compiti. Poi una volta terminati chiacchieravamo sempre un po' di argomenti molto casuali, tipo come andassero le lezioni, se avevo un buon rapporto con le mie amiche Grifondoro, una volta mi chiese persino se ci fosse qualcosa tra me e Neville Paciok, perché durante erbologia parlavamo sempre e intensamente, ma non sapeva che in realtà parlavamo di piante che a me iniziavano ad interessare e lui... be' lui ne era forse molto ossessionato.
Spesso Draco mi chiedeva se avessi problemi con gli altri Serpeverde, se mi prendessero ancora in giro o se mi ignorassero, e la situazione dall'inizio dell'anno non era cambiata affatto, ma ci avevo fatto l'abitudine e imparai a ignorare loro a mia volta. Nell'ultimo periodo mi ero accorta di aver tirato fuori un bel caratterino ma rispetto agli altri della mia casata ero certamente più controllata. Mi ritrovavo spesso a capire sempre più il motivo per cui il cappello parlante mi aveva inserita lì e da una parte lo avrei voluto ringraziare perché mi aveva dato l'opportunità di conoscere un amico...o forse per me non era solo un amico...
Era diverso tempo ormai che mi ero fatta più o meno chiarezza in testa e anche se non lo avrei voluto ammettere avevo capito che lui mi piaceva. Sì, mi ero presa una cotta per Draco Malfoy. E spesso mi chiedevo se anche per lui fosse la stessa cosa o ero semplicemente una sua amica con cui passava diverso tempo insieme per fare i compiti e scambiarsi qualche parola...
L'ultima domanda che mi aveva posto era se avevo sentito mio padre nell'ultimo periodo. Sapeva che ero molto legata a lui, in quanto era l'unico che avevo al mio fianco, e ogni tanto, anche se con timore, mi domandava se ci avevo parlato recentemente o meno.
Dalla lettera che gli spedii all'inizio dell'anno ricevetti solo una risposta che mi è arrivata qualche giorno fa. Sapevo che quando si trattava di spedirmi una lettera poteva impiegarci molto tempo, per quello non mi preoccupai. Ancora non l'avevo aperta però...avevo bisogno di un momento tutto per me e non mi sentivo mai sola: o ero in compagnia di Herm e Ginny, o ero con Draco e in camera c'era sempre quella vipera di Pansy che non faceva altro che sparlare e gettate veleno su di me. Forse per gelosia o perché ero mezzosangue...ancora dovevo capirlo.

<Allora?! Quindi l'hai letta o no la lettera? Che dice tuo padre?> mi chiese con quegli occhi di ghiaccio la figura affianco a me.

<Te l'ho detto Draco, ho bisogno di tranquillità e non ne trovo mai!>.

Per un attimo lo vidi pensieroso, infatti si appoggiò con le mani al prato dove eravamo seduti e porto la testa all'indietro, come se dovesse riflettere.
Dopo qualche secondo emise un sospiro, chiuse gli occhi e con molta delicatezza torno dritto con la testa a guardarmi.
Non proferí parola nemmeno in quel momento e quell'attesa mi stava snervando. Dopo qualche minuto emise un altro sospiro poi volse lo sguardo in un punto indefinito davanti a noi. Chissà a cosa stava pensando...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16, 2022 ⏰

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