Non è cattivo

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Pov Edoardo
Dopo quella scena tra il chiattillo e Pino stiamo in mensa a mangiare.
"embe Edua e secondo te m aggia mangia co pan che sireticcio? uard che fin o facc fa" dice Totó per poi lanciare il pane addosso alle cuoce e rido
"oh a vuo frni o no?" gli chiede Lino
"no" rispondo schietto Totó e rido continuando poi a mangiare
All'improvviso sento qualcuno iniziare una rissa,mi alzo di scatto quando vedo che è stato Pino a dare un pugno a pirucchio.
Proviamo a dividerli ma non ci riusciamo,arrivano le guardie che riescono a dividerli e poi entra la direttrice.
"che succede?" chiede
"no niente direttrí,strunzat. Vero Liz?" dico guardandola
"si tutto sotto controllo"
"si tutto apposto" dice pirucchio andando via
"mamma mia nun a frnevn chiu"

Pov Sara
Sono ancora in camera mia,solamente 10 minuti fa ho smesso di piangere.
Ho finito le lacrime ormai.
Sento qualcuno bussare alla porta e do il permesso per entrare.
Entra mio padre che si siede sul letto accanto a me,mi guarda ma io distolgo lo sguardo.
"Sara,uardm" mi gira il viso verso di lui e lo guardo
"lo sai che io e tua mamma vogliamo il tuo bene,non vogliamo vederti soffrire. Non vogliamo vederti in quel giro,noi vogliamo che tu ti diplomi che diventi una persona più buona. Che ti fidanzi con persone buone e studiose"
"ma non è quello che voglio io,posso decidere io con chi fidanzarmi?posso decidere io di chi innamorarmi? La vita è vero me l'avete donata voi,ma per farmela vivere. Io sto male se mi fidanzo con una persona che non amo,capisci?"
"ma Sara,amore,non puoi innamorarti di un carcerato" mi dice così mi alzo incazzata
"ah scusami se non decido io di chi innamorarmi ma il mio cuore. E sentiamo perché non posso innamorarmi di un ragazzo che sta in carcere?"
"che vita ti farebbe fare?tra la camorra?tra la droga? tra lui che entra e esce dal carcere?"
"papà Edo non è cattivo,non mi farebbe mai del male"
"potrebbe fartelo però" dice accarezzandomi i capelli
"ma non pensi che se avrebbe voluto già mi avrebbe fatto del male?" gli chiedo ma non risponde,sa che ho ragione
"Sara io non voglio litigare con te,m si figl e ti amo comm nun agg mai amat a nisciun. Per me sei importante,sei la cosa più bella che mi sia capitata e m fa mal a m appiccica cu te. Bast ja facimm pace" apre le braccia e lo abbraccio
"va bene"
"mammt sta mal pur ess" mi stacco da lui e mi avvicino alla finestra
"mamma con me ha chiuso" si avvicina a me e mi accarezza la testa
"nun dicr accussi,pure lei ti ama e anche lei ha paura che ti possa succedere qualcosa"
"mi ha dato uno schiaffo papà,non l'aveva mai fatto" dico girandomi verso di lui per poi guardare di nuovo fuori dalla finestra,lo sento sospirare e mi da un bacio in testa
"vieni a mangiare ja" mi dice e annuisco,non mangio da ieri,ho fame e mi sento debole
Usciamo dalla mia camera e andiamo in cucina,vedo già i piatti sulla tavola e mia madre seduta.
"Sara si asciut a mammá" mi siedo non dandole confidenza e inizio a mangiare
Dopo aver finito,mi alzo e vado in camera mia per studiare.
Sicuramente domani mi interrogano siccome non sono andata oggi,quindi è meglio ripetere.

Ormai è sera e io ho finito di studiare solamente 10 minuti fa,sento il mio telefono squillare,lo prendo e vedo che è Alessia.
"amo"
"ue bella ma comm mai nun si vnut a scol?tutto apposto?" mi chiede
"sisi,avevo mal di testa"
"preparati che domani ti faranno nuova nuova" mi dice ridendo e rido anche io
"e Edoardo?l'hai sentito o visto?"
"no amo,non lo vedo e sento da una vita"
"ti manca eh?"
"da morire,i miei non vogliono che lo vedo"
"sanno che state insieme?"
"no,ovviamente no, però mamma sapeva che avevo un flirt con lui e l'ha detto a papà. Io ho negato tutto e gli ho detto che non lo vedrò più"
"ovviamente non è vero" mi dice ridendo e rido anche io
"diabolica" rido ancora di più e lei insieme a me
"maro Sa finalmente t si nnammurat e nun si chiu na santarellina"
"jamm scem,e si mi sono innamorata. Ti giuro non vedo l'ora ca Eduard ten o prmess"
"perché?"
"ma si scem allor Alè? mi manca"
"agg capit,vuo chiava cu iss"
"Alessia!" esclamo ridendo,lei è sempre stata molto diretta
"che c'è,è chell ca vuo no?"
"si,ma non essere così diretta"
"aspe aspe che cos si"
"hai capito cosa" dico già rossa in viso
"AAAA MAROOOOO" urla e sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio
"sor ra fess mi hai ucciso un timpano"
"scusa,però le fa e me ricr tutt cos"
"perché dovrei dirtelo?"
"nun vogl sape e dettagli ma almeno mi devi dire come è stato"
"va bene va bene,mo cia ja che teng suonn"
"vabbuo cia vita mi, a domani"
"ciao amore" stacchiamo e rido appoggiando il telefono sul comodino
Mi sistemo meglio nel letto e mi addormento poco dopo.

Mare Fuori|| Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora