part 2

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Entrammo, poggiammo le cose e iniziammo a ballare "partire da te" di rkomi. Amo andare in discoteca sopratutto con la mia migliore amica, mi sento me stessa.

"amo andiamo a prendere qualcosa da bere" dissi a Chiara gridando dato che la musica era molto alta

lei annuii e andammo insieme al bancone

"due vodka lemon grazie" dissi

"t/n il barista non ti leva gli occhi di dosso" disse al mio orecchio chiara mentre io notai che era davvero così

"ecco a voi, offre la casa" disse guardandomi negli occhi il barista

accennai un sorriso e c'è ne andammo
"t/n hai fatto colpo" gridó chiara ridendo

"e vist, è merito del vestito che mi hai scelto" dissi

tornammo a ballare e mandai giu ancora uno, due, tre, quattro... ho perso il conto dei drink che ho bevuto e mi avvicinai al barista barcollando e lo baciai, non rendendomene neanche conto.
Mi portó in un posto appartato e cercó di sfilarmi il vestito quando ci raggiunse Chiara.

"t/n ma si asciut pazz?" disse chiara, sapendo che non era così che volevo perdere la mia verginità, da ubriaca.

"scusa devo proprio andare" dissi barcollando al ragazzo

"tu non vai da nessuna parte" disse

la mia migliore amica gli molló uno schiaffo e velocemente mi diede la mano
il barista subito la prese e le puntó un coltello alla gola

"lasciala" dissi seria

"se no, bambolina? mi uccidi?" disse ridendo

"sai chi sono io?" dissi con aria di sfida

"no, chi sei?" disse

presi la pistola che portavo con me sempre, mio fratello non mi faceva uscire senza, e gliela puntai in testa

"t/n ricci. Ti dice qualcosa?"

vidi uscire un po' di sangue dal collo di Chiara, senza pensarci due volte premei il grilletto. Una, due volte finché non lo vidi morto.

presi chiara per mano e tornammo subito a casa

"t/n ma che cazzo hai fatto?" disse Chiara in preda al panico

"avresti preferito essere ammazzata?" dissi mettendomi le mani nei capelli

mi abbracció e scoppió in lacrime.

vedemmo pietro avvicinarsi

"che è successo? perché Chiara piange?"

gli raccontai l'avvenuto
"non preoccuparti, hai fatto bene sono fiero di te" disse

ovviamente non poteva che essere felice che la sua sorellina fosse diventata come lui, come loro.

io e Chiara andammo a letto e non chiudemmo occhio fino alla mattina seguente.

Sentimmo qualcuno bussare alla porta d'ingresso ripetutamente
"polizia aprite la porta"

guardai chiara che era terrorizzata e la abbracciai

andammo ad aprire

"t/n ricci?"

"si sono io" dissi

"abbiamo un mandato di arresto" disse il poliziotto mettendomi le manette

diedi un bacio a Chiara e a mio fratello che erano con me in quel momento e fui portata in una macchina della polizia.

spazio autrice
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