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H A R R Y

Stava tremando come una foglia. Il suo paffuto labbro inferiore era nascosto dietro i suoi denti nel tentativo di calmare i suoi nervi. Potevo solo immaginare la mia occhiata compiaciuta che avevo in viso mentre la guardavo evitare il mio sguardo fisso. I suoi sbiaditi capelli bordeaux cadevano sul suo viso mentre teneva la testa bassa fissando il tavolo. Sapevo che fosse impaurita da me, e lo dovrebbe essere. Tutti i commenti di prima mi fecero divertire. Non mi avevano mai parlato in modo così... sgarbato.

"Ora Ms. Morrison" dissi camminando dietro di lei. Si ritrasse e guardò verso il muro di fronte a lei, ignorandomi. Strinsi la mia mascella posizionando i miei palmi sul tavolo e appoggiandomi oltre la sua spalla. La sua schiena era premuta contro il mio petto e feci un sorrisetto sentendola irrigidirsi.

Fu la prima cosa che notai quando entrai in questa precisa stanza all'inizio della settimana. Non riuscivo a tenere i miei occhi via da lei e onestamente non volevo. Mi aveva attratto in tanti modi, era sbagliato. Non avrei dovuto essere attratto da lei. Questo dovrebbe essere professionale, ma dannazione. Guardai giù sul suo corpo da sopra di lei e sorrisi. Il suo busto era curvato come i suoi fianchi erano leggermente distesi sul posto. Le sue gambe erano lunghe e abbronzate. La pelle aveva un aspetto liscio che mi pregava di toccarle.

"Sì Mr. Styles?" la sua voce era più di un sussurro mentre poi si schiariva la gola. "Sì Mr. Styles" ripetè. La sua voce era lenta e angelica. Strinsi le mani in dei pugni sulla parte superiore del tavolo e alzandomi nella mia altezza. Non potevo stare attorno a lei più di quanto ne avessi bisogno o altrimenti avrei fatto qualcosa di cui vorrei terribilmente pentirmi. I suoi occhi color miele erano bloccati con i miei mentre camminavo verso l'altra parte della stanza. Il profondo rossetto rosso che ricopriva le sue labbra, mi stuzzicava e provocava. Non volevo altro che imbrattarlo con le mie labbra e non la conoscevo neanche da una settimana.

"Ho solo intenzione di porle una domanda e poi può andare" dissi. I suoi occhi si ampliarono e si raddrizzò. Sapevo stesse pensando che stavo per licenziarla. Perché dovrei? Sarebbe stata l'unica fonte di intrattenimento in questo dannato posto. Non solo quello, molto facilmente era l'insegnante più attraente qui. "Perché ha detto ciò che ha detto?" chiesi. Non m'importava cosa provava per me, ma dovevo fare qualcosa o altrimenti sarebbe diventata curiosa del perché l'avessi trattenuta. L'avevo fatto così non sarei apparso come un pazzo di fronte ai miei dipendenti per averla lasciata parlare di me in quel modo.

Sbuffò. "Perché lei disse che non eravamo amici il primo giorno che lei venne qui e questo è un istituto amichevole e di accoglienza. Sono arrivata a pensare che lei è un cazzone" disse onestamente. Non potei evitare la risatina che mi uscì dalle mia labbra e lei mi guardò con occhi spalancati.

"Noi non siamo amici Ms. Morrison e non so che genere di capo era Benjamin, ma io non sono quel tipo. Vorrei gestire questa scuola come preside non come un amico" sputai. Non avevo bisogno di amici. Soprattutto non qualcuno che lavorava per me.

"É questo perché penso che lei sia un cazzone" disse lei roteando gli occhi.

"Così immatura Ms. Morrison. Non me ne frega un accidente di quello che pensa di me. Ora vada via"

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Finalmente il pov di Harry! Cosa ne pensate della storia fino adesso? :)

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