4

3.2K 42 0
                                    

<<Questa è casa tua?>> dissi guardando a bocca aperta. Lui era dietro di me con le mani in tasca. Alzai lo sguardo verso il soffitto e rimasi pietrificata. C'erano un infinita di disegni di qualsiasi tipo. Mi sdraiai a terra come si fa per guardare le stelle. <<Ma che diavolo stai facendo?>> disse guardandomi stranito mentre si avvicinava. <<Shhh>> dissi mettendo l'indice davanti a lui zittendolo. C'erano un'esplosione di colori. Animali di tutti i tipi, fiori, farfalle, alberi, stelle. Improvvisamente delle braccia mi sollevarono e io lanciai un piccolo urlo. <<Esplorerai questo posto più tardi. E la prossima volta non osare a zittirmi.>> disse salendo le scale con me in braccio. <<Ma tu non ti fermi mai a guardare quella meraviglia? Chi l'ha fatto? Posso conoscere quella persona? Ti pregooo.>> dissi sporgendo il labbro inferiore in avanti e sbattendo più volte le palpebre. <<Cazzo Nessa, non fare quell'espressione.>> disse trattenendosi. <<Per favore...>> dissi sempre con gli occhi da cucciolo. Mi portò in una camera, anche quella meravigliosa, poi mi mise sul letto. Ero seduta su quest'ultimo e lui si mise in ginocchio per guardarmi meglio. <<Nessa, smettila.>> ordinò. <<Ma non posso farci nulla questa è la mia espressione quando sono triste>> dissi guardandolo senza battere ciglio. <<Oppure per manipolare le persone...>> disse mettendomi una mano sulla coscia. Sobbalzai e l'espressione che avevo sul viso svanì. <<Bene bene.>> disse sorridendo divertito.  Si alzò e avevo il suo amico davanti alla mia faccia. Sbarrai gli occhi e misi le mani davanti al viso. <<Puoi...ehm, spostarti?>> lo sentii ridere e disse: <<Vuoi davvero conoscere la persona che ha fatto quel 'meraviglioso' soffitto?>> disse prendendo un bicchiere di vino in mano. Non so da dove fosse sbucato ma non mi feci domande. <<Siii ti prego, potrebbe farmi un disegno? Un lupo. I lupi sono belli. Nono, una tigre, le adoro.>> dissi togliendo i tacchi e mi buttai sul letto. Lo vidi togliere la cravatta e sbottonare i primi dire bottoni. Poi si mise sopra di me e mi accarezzò i capelli. <<È proprio davanti a te quella persona.>> disse. Per un momento mi fermai a fissarlo poi realizzai. <<Omiodio!>> dissi abbracciandolo e facendolo mettere sotto di me. Mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai sorridendo. <<Vero che mi insegnerai? Ti pregoooo>> dissi come una bambina. <<Ma certo Piccola Serpe>> disse ridendo. Era musica per le mie orecchie, quella risata, era angelica. <<Graizeeee!>> dissi abbracciandolo ancora.

Ma come si accende sto coso. Aspetta forse devo premere questo... No... forse questo...
<<Ahhh!>> dissi lamentandomi. Non sapevo come riempire la vasca da bagno. C'erano un sacco di pulsanti e il mio cervello andava in tilt.
Mentre cercavo di capirci qualcosa, sentii dietro di me una risata roca. Mi girai di scatto e dissi: <<Ma come diavolo si accende sto coso?>> dissi infastidita. <<È un po' complicato ma riuscirai ad imparare>> disse avvicinandosi, premette un pulsante e la vasca cominciò a riempirsi. <<Appena si riempie non devi preoccuparti, si spegne da sola>> disse rivolgendomi un sorriso mentre si appoggiava al muro. <<Va bene grazie>> dissi. Sbottonai un bottone della camicia, ma mi resi conto che non era ancora uscito. <<Potresti uscire per favore...>>
Mi guardò il fisico poi si leccò le labbra. <<Fuori, ho bisogno di privacy, grazie>>
Si avvicinò e mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Feci dei passi all'indietro fino a toccare il muro con la schiena. <<Sei deliziosa in questo momento, lo sai Nessa?>> disse vicini le mie labbra.
Deglutii e dissi: <<Elian, per favore... dopo.>> dissi cercando di non saltargli addosso. Mi diede un leggero bacio e disse: <<Non te lo scordare, perché io me lo ricorderò>>
Andò verso l'uscita e io cominciai a lavarmi.
Una volta uscita dalla vasca pressi l'accappatoio poi andai verso l'armadio di Elian. Presi un paio di boxer, erano davvero comodi, dopodiché presi una camicia che mi arrivava a metà coscia. Mi pettinai i capelli e mi fissai allo specchio per diversi secondi. Mi sentivo, strana... diversa.
Scesi al piano inferiore e sentii il citofono. Aspettai ancora un po' ma vidi che nessuno andò ad aprire così andai io.
Forse sono le mie cose portate dall'orfanotrofio.
Quando aprii davanti a me si presento un uomo a dir poco inquietante. Era vestito con uno smoking grigio e aveva gli occhiali, capelli disordinati, un ghigno sul volto e una pistola in mano.
<<Ciao bellezza.>> disse entrando mentre mi superava. Mi paralizzai, dei ricordi che pensavo aver rinchiuso, riapparvero all'improvviso.
Ero ferma con la mano poggiata sulla manica della porta mentre seguivo con lo sguardo quell'uomo. Guardò in giro poi si avvicinò a me. <<Allora decidi di chiudere la porta o no?>>
Deglutii e la chiusi piano mentre cercavo di non andare nel panico totale.
Mi prese per la spalla, mi girò verso di lui e mi spinse contro la porta. Il mio petto si abbassava e si rialzava dall'agitazione. Rideva a pochi centimetri dal mio viso come un pazzo uscito da un manicomio. Alzò la pistola e me la puntò in fronte. Cominciai a tremare e chiusi gli occhi. Stava succedendo la stessa cosa che accadde a mia madre.
L'avevo vista morire davanti ai mei occhi e io non ero riuscita a salvarla.
Forse l'avrei raggiunta.
<<Se non vuoi morire devi diventare... la mia puttana>> disse ridendo come un pazzo. Quella risata mi metteva i brividi. Stavo per piangere ma cercai di trattenere le lacrime.
Avevo la pistola puntata in fronte. Con l'altra mano mi toccò la coscia e la sentii salire sempre di più.
<<N-no ti prego...>> dissi con la voce spezzata <<N-non t-toccarmi.>>
Non riuscii più a trattenere le lacrime.
La sua mano salì ancora più su.
<<Prova solo a muovere un altro centimetro la mano e sei morto Remms!>> Aprii gli occhi nel sentire la sua voce.
Elian si avvicinò a me e con una spinta allontanò Remms.
Mi affondai nelle sue braccia e cominciai a singhiozzare in silenzioso contro il suo petto.
<<Oh ma che dolci>> disse Remms con un sorriso terrificante sul viso.
<<Ti spacco la faccia se la tocchi ancora una volta, hai capito?>> disse Elian serio. La sua voce era decisa e mi metteva i brividi.
<<Ma davvero? È sono una puttana.>> rispose ridendo con la sua risata da psicopatico.
<<Remms! Non provocarmi hai capito? Sai benissimo cosa sono in grado di fare. Vuoi per caso metterti contro di me?>> disse Elian alzando la voce. Non avevo mai visto quella parte di lui prima d'ora.
Vidi con la coda dell'occhio Remms sbianchire.
Elian mi accarezzò i capello e disse rivolgendosi a quel psicopatico <<Aspettami qui e non ti muovere>>
Mi prese a mo' di sposa e mi porto sul letto. <<Resta qui, arrivo tra cinque minuti>> disse baciandomi la fronte.
Annuii e lo guardai preoccupata. <<Stai attento ti prego>>
Mi rivolse un dolce sorriso e uscì chiudendo la porta.

New feelingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora