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Mi alzai prima di lui e lo vidi dormire beatamente. Andai in bagno e mi guardai allo specchio. I mei capelli erano più chiari per i colpi di sole, il mio fisico a clessidra e il seno e fondoschiena abbondanti. Mi soffermai sulla pancia.
Diventai pallida, come un cadavere.
<<Ei piccola, che c'è?>> disse Elian mentre entrava in bagno. Lo guardai senza dire nulla e distolsi subito lo sguardo.
<<Nessa, qualsiasi cosa sia dimmelo... ti aiuterò io. Ti senti male?>> disse prendendomi il viso fra le sue mani enormi. <<E-Elian... io credo... ti prego non arrabbiarti è solo un mio pensiero...>> sospirai e dissi <<m-mi compreresti un test di gravidanza?>> rimasi col fiato sospeso. Sbatte più volte le palpebre, non riuscivo a decifrare la sua espressione, così dissi: <<Ti prego di qualcosa...>> sussurrai.
Sul suo viso apparve un sorriso. <<Diventerò padre?>> disse baciandomi. <<Elian, era solo un'ipotesi.>> risposi ridendo.
<<Aspettami qui, corro subito a comprare un test.>> disse dandomi un ultimo bacio.

Eravamo entrami in piedi mentre guardavamo il test girato in modo che non si vedesse il risultato. <<Allora lo giro tu?>> chiesi agitata poi aggiunsi: <<giralo tu ti prego.>>
Lo prese poi lo girò. <<Allora?... Elian dai... >>
Lui deglutì e mi guardò. Sollevo le spalle e disse <<Genitori un altra volta.>> disse avvicinandosi.
Feci una faccia da cucciolo triste. <<Ma se non sono incinta, allora sono ingrassata!>> dissi sbuffando.
Mi guardò per un secondo e cominciò a ridere. <<Neanche i bambini ci cascano. Avremo un figlio Nessa!>> disse felice.
<<Elian non mentirmi mai più.>> dissi abbracciandolo forte. <<So come farmi perdonare>> disse sollevandomi.
Mi appoggiò sul letto e fece scivolare le mai lungo le mie cosce. Misi le mani intorno al suo collo e gli circondai la vita con le gambe.
<<Non potrò scoparti per un po' di mesi... no so come farò.>> disse vicino al mio orecchio mentre le sue dita si muovevano sul clitoride. Ansimai inarcando la schiena. Feci scivolare la mano lungo il suo petto fino alla sua erezione. <<posso sempre uscire queste>> dissi muovendo la mano. Con l'altra mano presi la sua e la appoggiai sulle mie labbra <<oppure queste...>>
<<Hai ragione... queste labbra sono fantastiche>> disse muovendo più velocemente l'alta mano che si trovava fra le mie cosce. Gemetti dal piacere e chiusi gli occhi ansimando. Trattenni il respiro per un secondo e quando vide che stavo raggiungendo l'apice del piacere si fermò. <<Elian! No ora tu finisci ciò che hai iniziato!>> disse guardandolo male. Sorrise e si alzò dal letto avviandosi verso il bagno. <<Elian!? Dove diavolo vai?>> chiesi confusa. Feci per alzarmi quando lo  sentii dire <<stai ferma lì piccola serpe.>> mi bloccai e mi sdraiai sul letto mentre guardavo il soffitto.
Ma che diavolo stava facendo?
D'improvviso sentii qualcosa di freddo sulle caviglie. Mi alzai di scatto e vidi lui con un oggetto in mano. Sembrava tipo un bastone di metallo e ai lati di esso c'erano delle chiusure.
Prese la caviglia e la legò su uno dei sue lati di quel oggetto e poi mi legò anche l'altra caviglia dall'altra parte. Avevo le gambe aperte davanti a lui e cercai di chiuderle ma appena mossi i piedi quel coso si aprì ancora. <<Ogni volta che muovi i piedi quell'affare si aprirà sempre di più>> disse facendo un ghigno.
Ma che razza di oggetto era quello? Cazzo non posso fare nessun movimento.
Fece il giro del letto e mi legò il polso destro alla parte destra del letto e viceversa. <<Sei impazzito? Sono bloccata!>> dissi infastidita. In realtà non lo ero... quello che stava facendo mi eccitava molto. <<Sei in trappola piccola serpe>> disse togliendosi prima la maglia, poi i pantaloni, e infine i boxer. Si avvicinò e dal comodino prese un'altra cosa. Un vibratore, ecco cos'era. Lo accese e lo fece scivolare lungo l'interno coscia fino ad arrivare al clitoride. <<O mio... Elian...>>sussurrai ansimando. Mossi leggermente le gambe e quel dannato metallo si aprì ancora. Gemetti dalle sensazioni che provavo. Mentre ansimavo per il piacere che mi dava quel vibratore urlai ancora quando senti il suo sesso entrare nel mio. <<Così Nessa, grida per me>> disse per poi baciarmi. Mentre con una mano teneva il vibratore e muoveva i fianchi sempre più veloce, con l'altra mano mi torturava il seno. <<Elian... dannazione...>> dissi gemendo sempre di più. <<Cosa c'è Nessa? Cos'è che vuoi? Dimmelo e sarà fatto.>> disse con voce roca e provocante. <<Ti prego...>> ansimai <<voglio di più...>> lo vidi ridere e cominciò a muoversi più velocemente. Mossi un'altra volta le gambe e si aprirono ancora <<Sto... Elian...>>
Gridai dal piacere quando raggiunsi l'apice. E lui fece lo stesso. Mi liberò i polsi, poi le caviglie, dopodiché si sdraiò di fianco a me circondandomi la vita con le sue enormi braccia. << È stato... bellissimo.>> dissi respirando con fatica. Mi strinse di più a se <<Se questo ti è piaciuto non vedo l'ora di sapere cosa penserai dei mei altri giocattoli.>> disse divertito.
<<odio ammetterlo, ma sono curiosa anch'io>>

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