𝘊𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘴𝘰𝘯𝘨: Stigma - V;
Per l'ultima notte, Jimin era suo. Lo avrebbe stretto tra le sue braccia e baciato come aveva sempre voluto fare, solo per quella notte. Era uno sbaglio - un grosso, enorme, sbaglio - ma ne valeva la pena. Lo sapevano entrambi.
Solo per un ultima notte sarebbero stati Jimin e Taehyung.
***
Taehyung sarebbe dovuto essere più attento a non farsi coinvolgere da quel ragazzo - diventato poi uomo - che si era seduto davanti a lui, il primo giorno di scuola, e che voleva fare amicizia a tutti i costi, nonostante Taehyung desiderasse starsene un po' sulle sue perché, onestamente, era nuovo, in una grande città come Seoul e doveva concentrarsi sui suoi studi. Ma a Park Jimin questo non era importato, non gliene era importato proprio niente, e aveva preso a gomitate la sua fermezza diventando il suo primo amico, il suo migliore amico, il suo compagno di trainee.
Nel giro di pochi mesi Jimin si era preso la sua amicizia - così come gli altri Bangtan, tra alti e bassi, ma Jimin sapeva leggergli dentro, come se sapesse sempre cosa dire e fare per lui - e, nel giro di un anno dal debutto, si era preso anche il suo cuore, con la sua mano piccola e le dita forti lo aveva stretto in una morsa, senza lasciarlo andare mai più.
Senza nemmeno rendersene conto, Jimin era diventato il suo punto di appoggio, la sua ancora, il suo complice, il suo centro del mondo. Non sapeva con esattezza quando l'aveva realizzato, che Jimin era speciale per lui, forse durante una live di gruppo, forse dopo un concerto in cui tutti avevano dato il massimo e vederlo lì, sudato ed esausto ma al settimo cielo, lo rendeva estremamente felice. Forse l'aveva realizzato quando aveva provato ad avere un paio di appuntamenti, piantandoli in asso subito dopo perché nessuno catturava mai veramente la sua attenzione - e tendeva a paragonare chiunque a Jimin -; forse quando aveva visto che era Jimin ad avere appuntamenti romantici - e si ritrovava ad essere puntualmente ed egoisticamente felice quando erano finiti in breve tempo.
Forse quando, la notte, si stringevano in mille abbracci che Taehyung voleva non finissero mai.
Doveva stare attento, l'aveva realizzato abbastanza presto, il fatto di dover tacere, nascondere e bearsi di quello che aveva in quel momento, senza chiedere altro, senza pretendere anche se sembrava non bastasse più- doveva andare bene. Per questo non lo aveva mai detto ad alta voce Taehyung, perché farlo avrebbe significato renderlo reale e, questo, lo spaventava.
Rischiava di rompersi, di rompere Jimin, di rompere l'equilibrio del gruppo. Perciò Taehyung si era sepolto, aveva deciso di mantenere platonico quello che era in realtà amore, passione ardente, desiderio.
Aveva realizzato di aver definitivamente perso quando era arrivata Soomin e aveva visto come si guardavano, come si cercavano, e come erano completamente immersi l'uno dell'altro; aveva sospirato Taehyung, sperando che da lì in poi avrebbe fatto tutto un po' meno male, meno insopportabile, asfissiante e che gli sarebbe presto passata.
Ma si sbagliava: il dolore era diventato più intenso, il suo cuore e la sua anima venivano profondamente lacerati dal sorriso di Jimin quando parlava di lei, dalle parole carezzevoli, dagli amore mio, ti amo e dal scherzoso signora Park con cui la appellava - lo facevano tutti, tranne lui - da quando si erano fidanzati ufficialmente.
Si era creato la barriera dell'amico perfetto, sforzandosi di essere felice per Jimin e Soomin, senza far notare che Jimin gli aveva strappato il cuore dal petto mille ed una volta, inconsapevolmente e non notando le lacrime silenziose e nascoste di Taehyung nascoste da un sorriso quadrato.
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𝐒𝐭𝐢𝐠𝐦𝐚 |ᴠᴍɪɴ
Fanfiction【 ᴠᴍɪɴ \ IdolUniverse \ FutureFic】 Jimin e Taehyung: amici, compagni di scuola, compagni di gruppo e.. amanti. La loro storia, proiettata ai loro trent'anni; con il gruppo sciolto e Jimin che sta per sposarsi, Taehyung cerca di soffocare i sentiment...