𝘊𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘴𝘰𝘯𝘨: Sorry - Justin Bieber;
Se gli avessero chiesto mesi e mesi prima se fosse felice, Jimin avrebbe risposto senza ombra di dubbio di sì. Era felice.
Se gli avessero chiesto se era sicuro che fosse Soomin la donna perfetta per lui, Jimin avrebbe di nuovo risposto senza esitazione di sì, e che l'amava da impazzire.
E allora perchè adesso si ritrovava su un aereo diretto in Giappone, alle prime luci dell'alba, diretto a Kyoto, dove Taehyung stava girando il dramma storico? Perchè il suo cuore aveva iniziato a battere forte, velocemente, quasi da spaccaregli il torace e uscire fuori?
Perchè aveva lasciato Soomin - sua moglie, la sua anima gemella - da sola a casa, rotta, in lacrime e senza nessuna spiegazione ignorando le chiamate che lei continuava incessantemente a fargli?
Per Taehyung.
Perchè?
Non lo sapeva. O meglio, sì che lo sapeva, ma non aveva mai avuto il coraggio di ascoltarsi, di rivelare ciò che si era tenuto dentro, colmando il buco con un amore alternativo.
Aveva davvero amato Soomin, da un certo punto in poi - e lo faceva ancora, ma in modo diverso. Si era accontentato di amare Soomin perchè, in realtà, Taehyung era quello che lui aveva sempre desiderato e non aveva mai potuto avere. Taehyung era il suo punto debole, a piccola fiamma nel suo cuore che aveva cercato di spegnere, ma che non lo aveva mai fatto del tutto, si era solo assopita.
E poi, la notte in questione era stata come benzina sulla fiammella fioca, debole, in procinto di restare minuscola per sempre.
Jimin, tra i due, era stato sempre quello un po' più lento con i sentimenti, il più tonto. Taehyung era bravo, era il poeta, l'artista, quello che poteva spezzarti, farti piangere o farti sentire la persona più speciale dell'universo con una frase. Non lui.
E, se una piccola parte di lui sperava che quella notte Taehyung avesse provato i suoi stessi sentimenti, dall'altra aveva paura: quando sarebbero riusciti ad andare oltre? Quando sarebbero riusciti ad andare in fondo?
C'era mai stata una possibiltà, per loro due?
Jimin era arrivato al Four Seasons verso l'ora di pranzo, stanco, assonnato e con la tremenda voglia di strapparsi i vestiti del giorno precedente via di dosso. Ma non si fermò a riposae nè altro, corse verso la receptionist, fiondandosi sul bancone come un pazzo e battendo le mani sotto al naso della ragazza seduta lì dietro.
La ragazza in questione, la receptionist, sollevò gli occhi felini su di lui e cercò di fare del suo meglio per non essere turbata ,ma fallì perchè una piccola smorfia le deformò il viso ovale, perfettamente liscio come la porcellana. «Benvenuto al Four Season, desidera signore?»
Jimin battè leggermente le palpebre al suono del frettoloso giapponese che aveva lasciato rotolare via la receptionist, forse parlando un po' troppo veloce apposta. Jimin sospirò, grattandosi il collo con fare nervoso mentre faceva del suo meglio per tirare fuori quel giapponese striminzito che aveva imparato quando era nei Bangtan. «S-salve. Sto cercando Kim Taehyung, può dirmi il numero della sua stanza?»
La receptionist alzò un sopracciglio, scrutandolo dubbiosa. Poi ribattè, seccata. «Non posso comunicare dati personali, signore.»
Jimin spalancò la bocca. Cosa? Ma sapeva chi era lui? Jimin! Park JImin!
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𝐒𝐭𝐢𝐠𝐦𝐚 |ᴠᴍɪɴ
Fanfiction【 ᴠᴍɪɴ \ IdolUniverse \ FutureFic】 Jimin e Taehyung: amici, compagni di scuola, compagni di gruppo e.. amanti. La loro storia, proiettata ai loro trent'anni; con il gruppo sciolto e Jimin che sta per sposarsi, Taehyung cerca di soffocare i sentiment...