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Eddie non potè fare a meno di ridere di gusto.

Era stonato come una campana, ma ai suoi non poteva importare di meno ed al castano piaceva ascoltarlo.

Lo lasciò quindi fare il suo concertino, provando a cercare di capire il ritmo, ma era imprevedibile, sopratutto per uno come Eddie che di musica non ne sa mezza.

Richie, però, rendeva tutto tranquillo e piacevole. Il castano sarebbe potuto rimanere così per degli anni senza mai stancarsi.

Appena la canzone finì e ne partì un altra, Richie scoppiò a ridere guardando la faccia sorridente quanto confusa del suo amico, a cui ancora teneva le mani e non era minimamente intenzionato a lasciarle.

Il riccio si avvicinò a lui e gli arruffò i capelli.

-Dovresti vederti Ed, sei tutto rosso.
Piaciuto il mio concerto vè?-

-Sei pessimo, Rich.-

Disse questo tenendo il tono scherzoso che aveva lui, lasciandogli scompigliare i suoi capelli.

Eddie non voleva sciogliere la presa con la sua mano, ma l'ansia che i suoi genitori entrassero lo sovrastò.

Sciolse quindi la presa per sistemarsi i capelli, e poi andò verso la porta.

-I tuoi sono in casa?-

La macchina fuori c'era, ma a volte uscivano anche a piedi, perchè la madre di Richie voleva far muovere suo padre dal divano, e le passeggiate per fare la spesa erano "un metodo eccellente".

Richie lasciò a malincuore la mano di Eddie, in modo che il maggiore potesse sistemarsi i capelli.

Erano veramente morbidissimi, glieli avrebbe accarezzati tutto il giorno.

Che razza di pensieri ti fai Richie? Datti una svegliata.

Il riccio si stampò le mani sulle guance per darsi un minimo di contegno, al che gli rimasero due leggeri segni rossi sulle guance.

-No sono usciti entrambi un oretta fa per andare a fare la spesa, non abbiamo ancora pranzato e non ci sta nulla in casa.
In effetti dovrebbero tornare tra poco, ma per ora non ci sono.-

Dicendo queste parole il ricciolo si avvicinò all'amico accanto alla porta, e gli poggiò una mano su una spalla, con delicatezza.

Eddie non se lo aspettava.

-Non hai ancora mangiato?-

Frugò quindi nel suo marsupio.

Anche se era passata tantissima acqua sotto i ponti, lo teneva ancora con dentro l'inalatore.

Non potevo farne a meno, tralasciando sua madre che anche se il castano provava a superare il fatto, gliene rimetteva dentro un'altro mentre dormiva.

Eddie tirò quindi fuori dal marsupio la merendina che non avevo mangiato, dandola a Rich.

-Mangia e basta-

Il castano glielo ordinò, a momenti, aspettando che la prendesse.

Sapeva che le barrette al cioccolato gli piacevano.

Al tono autorevole utilizzato dall'amico Richie tirò le mani indietro, per poi mettersene una sul capo, a mò di saluto militare.

-Ai suoi ordini sergente K-

Gli rispose quindi, in modo altrettando autorevole, prendendo la merendina e scartandola, dividendola poi in due e porgendogliene una parte, sorridendo.

-Devi mangiare Eds o non crescerai mai-

Richie ridacchiai, poi si avvicinò talmente tanto all'amico che poteva sentire il calore della sua pelle e gli sussurrò all' oreccchio.

-E poi mi sono preso la parte più grande-

Eddie lì per lì gli avrebbe anche detto che "aveva già mangiato" e che era solo noioso con le sue solite battue ripetute e ripetute, ma era troppo vicino perchè i suoi neuroni elaborassero al momento giusto.

Prese quindi la parte che Richie gli stava porgendo, per poi scivolare a terra, sedendosi con la schiena contro alla porta.

Non poteva pretendere una mia normale reazione a quello, qualsiasi cosa fosse.

Eddie gli feci cenno, però, di sedersi anche lui.

In fondo, in piedi si stava molto più scomodi.

Richie sorrise alla reazione di Eddie, arrossendo anche leggermente.

Ammetteva però che non l' aveva proprio capita, la sua reazione, dato che non aveva reagito battibbeccando come si aspettava, però gli era piaciuta.

Il riccio era molto confuso a riguardo.

Quando Eddie gli fece segno di sedersi accanto a lui Richie si lasciò cadere a terra con un tonfo, facendosi ovviamente male al fonsoschiena e tirando un paio di imprecazioni.

Poi iniziò a mangiare la barretta in silenzio, così come Eddie.

Ma non uno di quei silenzi imbarazzanti.

Si stava bene in quel silenzio.

Finita la barretta il moro iniziò a guardare il vuoto, con ancora le note del disco che riempivano la stanza.

Lo avrebbe dovuto rimettere apposto a questo punto.

Man mano che questi pensieri affollavano la sua mente non si rese nemmeno conto di essersi avvicinato ad Eddie ed avergli poggiato la testa su una spalla, chiudendo gli occhi.

È caldo.

Eddie sorrise a quel gesto.

-Stanco?-

Domandò, cercando di immaginare qualcosa di carino che avrebbe potuto fare per Richie.

Lo guardò.

Aveva gli occhi chiusi.

Eddie avrebbe voluto tanto accarezzargli i capelli, ma aveva paura di metterlo scomodo o di dargli fastidio.

Piuttosto, gli sfilò gli occhiali dalle orecchie per pulirglieli.

Anche da piccolo era così con i suoi occhiali, ma dato che Bowers glieli aveva praticamente fracassati, e che si reggevano su con un pezzetto di scotch, Eddie non lo biasimava.

Da allora li aveva cambiati e non erano trasandati come allora, ma comunque erano un po' rovinati.

Il castano gli pulì quindi attentamente le lenti con un lembo della maglietta, per poi rimetterglieli a posto.

Richie arricciò il naso sentendo gli occhiali che gli venivano sfilati e poi riappoggiati sul naso lentigginoso.

-Mh mh.. un po'...-

Rispose questo alla domanda precedente dell' amico, accucciolandosi di più accanto a lui e portando una delle sue mani sopra quelle del castano, per non dargli fastidio mettendogliela accanto.

-Non ho dormito bene stannotte.
E la notte prima sono caduto dal letto.
Quindi si, sono stanco-

Richie stava quasi per addormentarsi quando un rumore di chiavi lo fece sobbalzare e quasi tirare una testata ad Eddie dallo spavento.

-Scusa Eds-

Il riccio staccò la mano dalla sua con un gesto secco, quasi come se si fosse scottato.

Rendendosi ettivamente conto solo in quel momento di come si era effettivamente comportato con il suo amico.

Richie arrossì dalla testa ai piedi e per non farsi vedere da Eddie si diresse verso il giradischi, togliendo il disco e risistemandolo nella sua custodia, poi nella libreria.

-Mi sa che i miei sono arrivati-

Per tutto questo tempo? {Reddie}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora