Ira. Era questa l'emozione che sovrastava la mia mente. Dopo la morte di mia madre passai un periodo di solitudine e rabbia, l'unica cosa a farmi compagnia erano i sonniferi e gli antidepressivi che assumeva mia madre. Un giorno tentai il suicidio, presi una freccia che era appesa alla parete di camera di mio padre e la spinsi dritta nel mio petto, ignaro delle conseguenze. Mi risvegliai poco dopo, sul pavimento di casa mia in una pozza di sangue. La freccia era scomparsa. Al suo posto c'era una cicatrice, come se la ferita fosse stata ricucita da ormai mesi. Mi alzai ed iniziai a pulire il pavimento dal mio stesso sangue, ancora sorpreso per ciò che era appena accaduto. Frustato dal mio fallito tentativo di ammazzarmi uscii fuori da casa mia. "Boom". Un rumore di sparo proveniva da lontano, era indirizzato a me. Ormai il proiettile era propenso a colpirmi quando una strana figura usci dal mio corpo e fermò il proiettile usando solo l'indice ed il pollice. Il tempo in qualche modo si fermò, ero l'unico che si poteva muovere, vedevo le persone immobili. Un secondo. Iniziai a contare. Due secondi. Il tempo sembrava diventare sempre più lento e la realtà ormai era in mio possesso, potevo cambiare le sorti di quel momento con una singola azione. Tre secondi. Quattro secondi. Iniziai a camminare, in preda all'ansia e alla confusione di ciò che stesse succedendo. 20 secondi. 50 secondi. 1 minuto. Ricordai dopo 1 minuto circa le parole che sentii prima che il tempo si congelasse come ghiaccio, "Don't Stop Me Now". Provai a ripeterlo ad alta voce, "Don't Stop Me Now" e il tempo ricominciò a scorrere mentre la stessa strana figura di prima si faceva mostrare di nuovo.
~Kujo Jotaro
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JoJo's Bizzarre Adventures Parte 10 Vampire Return
ActionPrima storia e da fan di JoJo non potevo che basarla appunto sull'anime/manga della celebre serie di Hirohiko Araki. In questa storia/ova troveremmo il figlio di Kujo Jotaro, Johan Joshuyo, che fu abbandonato dal padre per sconfiggere Dio Brando. Nu...