Fuga da WCKD.

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Siamo in mensa che pranziamo, abbiamo dormito fino a tardi, durante la notte ho sognato delle figure armate e io ero con loro.

Thomas era davanti a me insieme ad Amira e a Newt, erano schierati dalla parte opposta alla mia. Io ero l'esperta e loro i livelli che dovevano imparare.

Lo capii quando iniziai ad avanzare verso di loro e combatterli uno alla volta.
Prima Amira, poi Newt e Thomas.
Mi muovevo agilmente senza neanche pensare, come se lo facessi da una vita.

X "ottimo Caterina, come sempre."
Guardai i miei amici con una faccia di disprezzo, di superiorità, probabilmente quello fu il nostro primo incontro.

Mentre ripensavo al nuovo sogno sentivo la voce di Janson di sotto fondo che chiamava dei nomi....
"Julia"
"Fred"
"Natasha"
"Alex"
"Sarah"
"Jack"
"Bene per oggi è tutto, ci vediamo domani, buon pranzo".

Le persone che aveva chiamato erano state scelte per iniziare una nuova vita, spensierata, piena di felicità, almeno così dice lui.....

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Io " Avanti ragazzi sono tre giorni che siamo rinchiusi qui dentro e ci stanno nascondendo qualcosa, a tutti noi. Nessuno di quei ragazzi che Janson chiama in mensa sarà finalmente libero. Dobbiamo andarcene da qui"

Aris "Ha ragione Caterina, io sono con lei!"
Teresa "So che è strano ma anche io ci sto"
Amira "Anche io!"
Frypan "Già!"
Thomas "Che dire meglio provare ad uscire che marcire in questo posto."

Mancavano solo Minho e Newt.

Io "Avanti ragazzi questa è solo una trappola per topi. Loro sono WCKD."

Newt "Cosa????"
Io "l'ho scoperto insieme ad Aris attraverso i condotti d'aria, le persone che vengono scelte verranno probabilmente uccise. E noi saremo i prossimi."
Minho "Cosa stiamo aspettando allora! Muoviamoci!"

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Io "Gally!! Non farlo! Loro sono la Wckd, ci vogliono tutti morti, ci vogliono studiare, fare dei test, ci vogliono USARE!"
Gally "M-mi dispiace"
Io "NOOOOO"

Il portone si chiuse lasciandolo dall'altra parte.
Ecco qua, un'altro andato.
Un'altra vittima è cascata nella trappola.
Gally ha deciso di rimanere perché non trovava giuste le nostre scelte.
Un po' mi dispiace, anche dopo tutto quello che ha fatto è sempre una persona.
Addio Gally.

Dopo qualche minuto di silenzio dissi
"Forza non abbiamo tempo da perdere. È andato... Per sempre. Ora troviamo un posto sicuro."

Camminammo per 2 ore circa, nel buio e nel freddo.

Trovammo una specie di rifugio/capanna improvvisata e  la usufruimmo come riparo per il resto della notte.

Io "Bene dividiamoci a coppie, ogni coppia si prenda un angolo di questo posto e mangi, poi riposatevi, domani ci sarà da camminare.
Dobbiamo trovare il braccio destro, verso le montagne."

Tutti annuirono e iniziarono a formare le coppie. Eravamo rimasti in pochi visto che gli altri radurai erano stati chiamati da Janson durante la nostra permanenza nella wckd.
Io, Amira, Teresa, Frypan, Minho, Newt, Thomas e Jackson un raduraio con cui non ho mai stretto tanta amicizia.

1 coppia : NEWT - AMIRA.
2 coppia : TERESA E JACKSON.

Minho "Cate vuoi stare in coppia con m-"
Thomas "NO! Lei è già in coppia con me."
Io "Cosa?!? Ma non è vero!"
Minho "Fa niente scricciolo tranquilla, vado con Fry"

3 coppia : MINHO - FRYPAN.
4 coppia : THOMAS - CATERINA.

BENE. NON COMMENTERÒ.

Mi avviai a passo veloce verso un angolo della stanza, il più lontano.
Nessuno poteva sentire niente anche perché iniziò a piovere.

Thomas "Che c'è ora sei arrabbiata?"
Io "Secondo te."
Thomas prese da mangiare così lo imitai.
Dopo un quarto d'ora avevo finito così presi una coperta e mi stesi su un fianco.
La coperta mi copriva le gambe dal bacino in su.
Pochi istanti dopo sentii una presenza avvicinarsi. Potevo percepire che fosse sdraiato ma che si sorreggeva con il gomito, girato verso di me.

Allungò la mano e mi sfiorò il fianco con un dito.
Feci finta di niente.
Dopo che fece un po' su e giù con il dito da sopra i vestiti appoggiò tutta la mano.
Rabbrividì al suo tocco.
La sua mano venosa che iniziava ad alzare la maglietta.
"Sei ancora arrabbiata piccola?" Disse con voce roca e sensuale.
Io "Non chiamarmi in quel modo" risposi fredda
"non usare quel tono con me PICCOLA"
calcò sulla parola piccola.
"Sei sordo per caso.  Ti ho detto di  NON-CHIAMARMI-PICCOLA."
Mi girò verso di lui di scatto.
"Facciamo un gioco, devi resistermi senza fiatare. Se perdi ci saranno conseguenze e potrò fare quello che vorrò per questa sera, se vinci ti lascerò in pace per una settimana."
Io "Un mese."
Thomas "Affare fatto, tanto perderai."

Ci guardammo diritti negli occhi, iniziò a percorrere con la mano il mio busto.
Alzandomi la maglietta, faceva avanti e indietro così dissi.
"È tutto quello che sai fare?"
Mi guardò e iniziò a baciarmi il collo, lasciandomi dei segni violacei, era dura ma stavo resistendo.
Ogni tanto sospiravo pesantemente pur di non dargliela vinta.
Ma continuava e iniziò a scendere fino ad arrivare vicino ai calzoni.
Era al limite, lasciava baci sul corpo mentre lo toccava.
Stavo per cedere.
Stavo per perdere.
Cercai in tutti i modi, anche di dimenarmi un po' ma alla fine Thomas mi ribaciò il collo e sapeva che quello fosse il mio punto debole.
Ed è stato proprio in quel momento che persi.
Mi scappò un piccolo gemito di godimento.
Si fermò. E si leccò le morbide labbra.
"Dillo"
"Cosa"
"Dì che hai perso"
"No"
"DILLO"
"Se no cosa fai"

Ok sono morta.
Mi sono appena resa conto che in effetti aveva vinto e che poteva fare quel che voleva per questa notte. Cazzo. Ora è un casino.

"Come scusa?"
"N-no, ehm... Niente"

Si avvicinò pericolosamente al mio orecchio e disse con voce roca "Piccola innocente, mi dispiace per te ma domani farai fatica a camminare"

"Thomas non è -"
"Non chiamarmi così"
"Ma è il tuo nome"
"Non chiamarmi Thomas"
"Ok, Tommy stavo dicendo non è-"

Non mi diede neanche il tempo di finire che si fiondò sulle mie labbra.
Un bacio a stampo che si trasformò in un limone subito dopo che la sua lingua chiese l'accesso.
Si mise sopra di me.
Iniziò a baciarmi partendo dall'orecchio per poi andare alla mascella fino al collo.
Mi tolse la maglietta.
E mi baciò.
Mi tolse anche i pantaloni, lasciandomi solo in mutande e reggiseno.
Mi tolse anche quest'ultimo e mi baciò mentre si godeva il mio corpo.
Si tolse la maglietta e riprese a baciarmi l'interno coscia.
Dopo un po' si slacciò la cintura e mi tolse le mutande, per poi togliersi i vestiti rimanenti.
E fece una cosa che non mi aspettavo facesse.
Mi guardò e mi disse con voce tranquilla che ispirava dolcezza "Piccola sei sicura?"
"Si, Tommy. Ti voglio."
Quelle parole gli diedero la carica e di colpo entrò in me.
Iniziò piano per poi aumentare sempre di più.
Avevo la testa indietro e la schiena inarcata.
"T-Tommy"
"Ahhh"
Aumentò con la velocità.
"Voglio sentirti dire il mio nome"
"N-non ci r-riesco"
"Voglio sentirti urlare"
"T-TOMMY....T-HOMAS AHHH"
Ero al culmine del piacere, diede altre quattro spinte alla massima potenza prima di venire e poi uscì da dentro di me.
Si accasciò di fianco a me con entrambi il fiatone.
Thomas "È stato..... f-fantastico"
Io "Assolutamente.....sì"

Dopo pochi minuti ci rivestimmo e ci abbracciammo, io con la testa sul suo petto e lui che mi stringeva a se.

Mi sentivo finemente bene.

Spazio autrice:
È molto, molto, moltooo cringe.
Scusate per non aver pubblicato ma è difficile, è la mia prima storia e sto cercando di impegnarmi.
A presto Pive ✌🏻✨

Niente Ci Dividerà. || Thomas.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora