Mi sento mancare l'aria nella macchina di Elia cosi abbasso un po il finestrino , guardo la fascia che avevo avvolto attorno al piede , quasi tutta sporca di sangue mentre mi sentivo mancare-Ehi cerca di resistere ancora un po, siamo quasi arrivati- mi disse e in quel momento mi prese la mano e io avverti una scossa molto strana e credo che l'avesse avvertita anche lui perchè dopo una veloce stretta mi lascio la mano . Arrivammo all' ospedale alle 11:18 lui scese per primo poi allungai il braccio per aprire la portiera ma lui mi anticipo e mi aiuto a scendere -Grazie , per tutto- -Di cosa , non avrai per caso pensato che ti avrei lasciata dissanguare per le scale e a proposito dopo dovremmo lavare quelle- mi scappo da ridere e lui mi segui -Ho una domanda- -Quale?- -Come hai fatto?- -Bè diciamo che adesso in casa siamo in tre con l'arrivo di una gattina , Nerina e mentre lei e Ciuffo giocavano io avevo la bottiglia di vetro con l'acqua dentro in mano stavo andando fuori sul balcone per annaffiare le nuove piante loro mi sono schizzati davanti e per lo spavento sono saltata e bè è successo quello che è successo -.Fummo accompagnati da un infermiera da un dottore mi chiese che cosa avevo e cosa era successo io spiegai tutto poi mi disse di togliere la sciarpa per fargli vedere , Elia ancora non aveva visto come era combinato il mio piede, iniziai a togliere la sciarpa e vidi che il vetro l'aveva bucata,tolta la sciarpa rimasi sorpresa il mio piede aveva di sicuro visto giorni migliori era quasi deltutto lacerato il dottore disse che doveva estrarre il vetro e mi doveva mettere i punti e che ci sarebbero volute almeno 2 settimane per poter tornare ad utilizzare il piede. Quando il dottore inizio a mettere i punti ho afferrato la prima cosa che avevo vicino che per puro caso era la mano di elia , lui mi sorrise. Dopo aver finito il dottore mi ha fascio il piede e mi ha dato delle medicine , provo ad alzarmi e appoggiare il piede per terra ma il dolore che sento è cosi forte che sto per cadere a terra ma per fortuna elia mi prende subito -grazie- accenno un sorriso imbarazzato -di niente - mi sorride, io rimango qualche secondo a guardarlo e penso che il suo è il più bel sorriso che abbia mai mai visto in vita mia, ad un certo punto lui mi prende il braccio e se lo mente in spalla e io gli chiedo- che stai facendo?- lui- niente ti do una mano visto che non ce la fai a camminare prima che tu cadda a terra e ti faccia male di nuovo - ma prima che possa dire qualcosa il dottore entra nella stanza e mi passa le stampelle dicendo che dopo la guarigione andavano restituite all'ospedale , lo ringrazio e esco dalla stanza seguita da elia.
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Was now
Romancequesta storia parla di una ragazza , Elisa, e di tutto cio che le accade quando si trasferisce a new york