The×Hunter

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I due amici rimasero sbigottiti; osservavano l'uomo dinnanzi a loro con occhi sgranati sbattendo le palpebre un paio di volte. Chi era questo individuo? Come aveva fatto a trovarli? Era un nemico?
"Aah ora ho capito." Sentenziò l'estraneo avvicinandosi al laghetto. "Una sirena... non mi stupisce che siate riusciti ad arrivare fin qui." Concluse abbassando lo sguardo verso la coda della ragazza, visibile grazie alla limpidezza dell'acqua.
Killua si posizionò immediatamente davanti a Evangeline come per difenderla. "Chi sei?! Cosa vuoi da noi?!" Era sinceramente preoccupato perché non sapeva quali fossero le abilità del presunto nemico ne tanto meno se potesse considerarsi tale.
"Da voi? Non voglio proprio niente." L'uomo alzò lo sguardo verso il tempietto in pietra osservandone i detriti. "Sono solo interessato a questo posto."
Il giovane assassino si tranquillizzò, senza abbassare troppo la guardia.
"Non hai risposto alla prima domanda... chi sei?"
L'individuo sembrava ormai troppo assorto nella perlustrazione del posto: si voltò dando le spalle ai due ragazzini per poi avvicinarsi ad altri detriti lì vicino e analizzarli.
"Ti ha ignorato..." Intervenne Evangeline visibilmente sorpresa dalla sua scaltrezza.
L'albino, al contrario, sembrava parecchio frustrato. 'Chi si crede di essere quello lì?' Pensò digrignando i denti dalla rabbia.
Ormai non lo poteva più sopportare, decise di uscire dalla pozza e avvicinarsi allo sconosciuto per avere un approccio diretto. La rosa lo seguì con lo sguardo incredula.
"Ehi tu. Sei forse un hunter? Un utilizzatore di NEN? Dovremmo considerarti una minaccia?"
L'uomo sospirò scocciato dall'insistenza di quel ragazzino; non riusciva a fare le sue ricerche in condizioni simili. Si voltò verso Killua dandogli finalmente la sua attenzione.
"Certo che sei insistente... ma la tua compagna non ti ha spiegato in che posto vi trovate?"
Il ragazzo fece uno sguardo sorpreso per poi voltarsi verso l'amica che in tutta risposta fece spallucce.
L'estraneo si mise due dita sulle tempie per poi mormorare qualcosa di incomprensibile, persino Killua che si trovava lì vicino non riuscì a capire le parole pronunciate da lui.
"Capisco, la tua amica sirena è rimasta troppo tempo fuori dall'acqua e ora non ricorda più nulla." Disse infine.
"COSA?!" I due bambini gridarono all'unisono in stato di sorpresa.
"Signore strano, quindi lei sa dell'esistenza delle sirene?! Sa dirmi qualcosa di più al riguardo?!" Evangeline domandò curiosa e speranzosa di aver finalmente trovato qualcuno che potesse rispondere alle sue domande. Lei non ricordava quasi nulla di se stessa, tuttavia quell'uomo forse avrebbe saputo aiutarla.
Killua ritornò con lo sguardo verso l'estraneo, anch'esso impaziente di scoprire la verità sulla sua amica.
"Si, diciamo che so qualcosa sulle sirene, tuttavia non ne ho incontrate molte negli ultimi anni." Rispose mettendosi a braccia conserte senza guardare nessuno dei due ragazzi, preferendo piuttosto osservare il luogo circostante. Pareva gli importasse solo delle sue ricerche.
"Oh la prego signore strano! Mi dica di più! Voglio assolutamente sapere chi sono e da dove vengo!" Insistette Evangeline cercando di uscire a stenti fuori dal lago trascinandosi con le braccia verso l'uomo, cosa che non le riuscì bene a causa della coda troppo pesante, restando quindi con metà del suo corpo ancora in acqua e appoggiandosi con la testa sulle braccia in posizione di ascolto.
'Signore strano?' Ripensò l'uomo prendendo finalmente in considerazione le parole della sirena. "Non ho tempo per queste cose, devo procedere con le mie ricerche."
Killua, che fino a quel momento era rimasto tranquillo ad ascoltare, ribatté. "Aspetteremo. Non ti disturberemo finchè non concluderai, poi risponderai alle nostre domande." Concluse cercando di arrivare ad una concordanza.
L'uomo in tutta risposta si limitò a fare spallucce per poi procedere nella sua perlustrazione.
L'albino non era sicuro che avessero raggiunto l'accordo, confidava però nel fatto che avrebbe risposto quanto meno ad alcuni dei loro dubbi, d'altronde se si fosse rifiutato lo avrebbe costretto con la forza. Per non essere d'intralcio si spostò vicino alla pozza con Evangeline, nel mentre controllò se la sua maglia si fosse asciugata: era ancora un po' umida quindi la riposizionò sulla roccia in cui si trovava.
"Dici che poi risponderà?" Domandò la ragazza visibilmente preoccupata.
L'albino si voltò verso l'amica. "Credo di si." Rispose per poi tornare ad osservare l'estraneo. Killua non capiva per quale motivo, ma qualcosa in lui gli parve particolarmente familiare, forse il suo sguardo...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 20, 2022 ⏰

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