26 november

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Guardo la marea di vestiti che ho dentro l'armadio. Luca, qualche ora fà, mi aveva detto che voleva portarmi in un posto. Dovremmo stare in questo posto, per tipo, tre giorni. Passeremo il wekeend lí. Prendo due paia di jeans e due maglioni. Prendo anche i vestiti che dovrei mettere ora. Entro nel bagno e dopo una calda doccia, indosso i vestiti scelti


























Cammino verso la seletta di Todaro. Quando entro lo trovo abbracciato alla sua ex moglie. Ho meglio, lo trovo abbracciato ha sua moglie


Giravano voci, che dicevano in un ritorno di fiamma tra i due

Quelle voci erano vere

I due si allontanano e io corro via. Entro in una saletta di canto, dove non c’è anima viva

"Agosta" mi giro è lo vedo dietro di me. Gli do nuovamente le spalle mentre calde lacrime amare, mi rigano il volto. Lui mi gira bruscamente è quando mi vede piangere i suoi occhi brillanti è pieni di vita, si incupiscono. "Che è sucesso?" con i pollici mi asciuga le lacrime


Mi stringe forte ha se mentre dei singhiozzi escono dalle mie labbra


Odio farmi vedere vulnerabbile, sopratutto dalla persona che mi ha ridotto cosí



Continua ha stringermi ha sè, tanto è, che sento il suo cuore, battere


"Mi vuoi dire che è sucesso?" scuoto la testa nell'incavo del suo collo. Mi alza la testa, facendo incontrare i nostri occhi. "Hey. Sta calma" mi asciuga una lacrima caduta, mentre con l'altro police mi tocca il labbro




Mi spinge verso di sè, stringendomi con più forza






I nostri nasi si sfiorano è pian piano pure le nostra labbra, questa volta non è un bacio con la lingua, ma un bacio alla francese


Mille brividi mi attraversano la schiena


E le farfalle di cui parlano tutti, svolazzano nel mio stomaco


Ci stacchiamo, tornando alla realtà. Lui mi guarda con uno sguardo indecifrabile. Tolgo le mani dal suo collo, ma pian piano, mi spinge verso il muro, dove mi adagia mentre continua ha baciarmi



Prima è un bacio lento ha fior di labbra, poi approfondiamo un pò senza lingua, che aggiungiamo dopo un pò



Gli unici rumori che si sentono nella stanza, sono i schiocchi dei baci


Ci stacchiamo col fiatone. Lo guardo dritto negli occhi solo per qualche secondo, dato, che torna ha baciarmi le labbra, o meglio, mi morde le labbra mentre io inizio a sbottonargli la camicia



Porta le sue mani sotto la mia maglietta mentre ne l'alza, così da rimanere soltanto con i pantaloni


Pian piano, lasciando chiozze da saliva, scende sul mio collo che morde e bacia. Alle volte lecca, quei residui di saliva, mentre la sua mano mi accarezza il seno, palpandemelo


"Rai" dico tra i gemiti. Lui torna alla realtá è si stacca da me, uscendo da quella sala, dove tutto rimarrà un segreto

il mio professore di danzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora