2 ocrober

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Le cose ieri si stavano mettendo davvero male. Raimondo, ogni giorno, veniva ha vedere le prove. È dopo quelle, la invitava ad uscire, come un padre fa' con sua figlia

Passava più tempo con lui, di quanto ne passasse con me. Si, abitava nella casetta, ma un'altro mio alunno, Chris, mi diceva che alle volte non rientrava

I due stavano sempre insieme è questa cosa mi preoccupava

Sapevo che la verità sarebbe venuta ha galla da un momento all'altro, ed avevo paura delle conseguenze

Se Raimondo avrebbe saputo, non l'avrebbe più guardata come la guarda ora

"Hey" gli dico quando lì vedo entrare

"Ciao" mi dice secca Ella. Al contrario di Raimondo che le da un bacio sulla guancia è poi se ne và

"Perché passi tutto questo tempo con Todaro?" Le chiedo irritata

"Sono qui per provare e no per parlare"

"Voglio solo sapere. Non mi importa nient'altro" lei si limita ha sbuffare e poi si siede nella sedia di Todaro

"Zio Luca, mi ha detto che Christian era nella squadra di Raimondo. Voglio conoscerlo, è meglio di lui non lo conosce nessuno" mi limito ad abbassare gli occhi

"El, non è Christian tuo padre" lei scuote la testa

"Certo che è lui mio padre. Guarda? Siamo gli identici. Amiamo entrambi il ballo" mi limito ha sospirare. "Adesso proviamo?"

"Basta che mi prometti che non passerai più del tempo con Raimondo. Sono stata chiara? Se vuoi conoscere Christian, posso presentatelo io, basta che non gli vai ha dire, che pensi di essere sua figlia" lei si limita ad annuire con occhi brillanti

"Certo, ma io non lo penso. Sono certa al cento per cento di essere sua figlia" si avvicina ha me, e cominciamo ha provare

Dopo l'allenamento, usciamo e andiamo dritte verso casa mia. Quando apro la porta, trovo le sei coppie sedute sul divano. Carola e LDA invece sono seduti sulla poltrona. Quando ci vedono, Luca si alza e Ella corre verso di lui


"Amore di zio. Come sei cresciuta" dice mentre la fa sedere sopra le sue gambe


"Ma che dici zio? Sono sempre la stessa"


"No. Sei mille volte più bella. Come la tua mamma" mi limito ha sorridergli divertita


"Come mai non sei con Todaro?" Chiede secca Serena


"Zio Luca mi ha raccontato che nel team di Raimondo c'era mio padre, quindi ho pensato che se avrei conosciuto meglio Raimondo, forse avrei potuto conoscere mio padre, anche se ho dimenticato la parte più importante. Mia mamma è amica di mio padre" mi stringe la mano e io non posso fare ha meno di sorridere


"Vedi Ella" Alex cerca di parlargli ma si gira verso Albe il quale lo guarda male


"Hai presente Diletta?" Le chiede Albe indicando sua figlia. "Ecco. Diletta ama il nero, ma ne ha me ne ha Serena, piace"


"Ma ha mia mamma piace la danza e pure ha me" alle parole di mia figlia, gli lancio una mala occhiataccia, Carola interviene


"Quello che Albe vuole dirti è che anche se tu e Christian avete qualche cosa in comune, non significa che sia lui tuo padre"


"Zia Carola ha ragione" le dico, e allora lei si gira verso Cosmary


"Non mi guardare. Guarda lei. Io non so niente"


"Vedi tesoro, tuo padre sa di te, ma non gli interessa" vedo i miei amici sgranare gli occhi "ecco perché ti ho sempre detto di lasciar perdere" lei inizia ha piangere disperata è ha quella scena, non posso fare altro che abbassare gli occhi


"Ok. Andiamo un po' in terrazza?" Le chiede Luca mentre la prende in braccio e la porta fuori, senza aspettare una sua risposta


"Perché le hai detto quella cosa?" Mi chiede Serena arrabbiata


"È una bugia" mi dice secco Dario


"No. Non lo è" guardò Cosmary, la quale va nella mia stanza, ha prendere il mio vecchio telefono. "Un mese dopo che avevo lasciato Amici, gli ho scritto su WhatsApp. Ma lui dopo avermi dato la risposta, mi ha bloccata. Ecco perché mi odia"


Cosmary passa il telefono ha Sissi, la quale legge il messaggio. Quelle parole ormai le sapevo ha memoria. Mi facevano male, ma riuscivo ha farmi una ragione per chiudere quei sentimenti, che per dieci anni, non si sono voluti sotterrare


"Come ti ho già detto, non significhi nulla per me. Non mi interessa che decisione prenderai, ma io non voglio sapere nulla di quel bambino. Spero con tutto il cuore che prenderai la decisione giusta. Se così non fosse e lo terrai, voglio augurarti tutto il bene possibile, ma non cercarmi o dargli il mio cognome. Quel bambino per me non è niente come quello che sei stata tu"



"Ti ha scritto questo?" Mi chiede confusa Carola. Io mi limito ad annuire mentre mi asciugo una lacrima



"No. Non può averti detto questo. Guarda che ti sbagli. Raimondo non avrebbe mai scritto una cosa del genere" mi dice Serena ma scrollo le spalle



"È se fosse stata Francesca?" Chiede Albe



"Non credo" gli dice Alex



"Poi perché avrebbe dovuto farlo?" Chiede questa volta Dario



"Non ha importanza chi è stato, ma quel messaggio proviene dalla sua chat, quindi è più che probabile che lo abbia scritto lui" Cosmary posa il telefono e si siede al mio fianco. "Lui non sa che Ella è sua figlia. L'ha voluta nella sua squadra? Va bene, ma basta che non le si avvicina. Lui ha fatto la sua scelta. Ora può starsene tranquillo con Francesca, tanto il danno lo ha già fatto" dice irritata



"Che devo fare?" Gli chiedo con occhi lucidi



"Devi dirglielo" mi dice Albe. "Se non fosse stato lui ha scrivere quel messaggio" si zittisce per qualche secondo



"Adesso sareste una famiglia, è Ella non crederebbe quello che non deve" mi dice schietto Alex



"No. ma sei pazzo?" Chiede questa volta Carola. "È stato lui ha scrivere quel messaggio. Ha lui non importa nulla di sua figlia"



"Ma se neanche sa che è sua figlia?" Mi limito ha sospirare



"Non credo sia così" gli dico stufa. L'ultima volta che l'ho visto, mi ha dato quella collanila, c'è mi ha messo in tasca la sua collana con la croce argentata. Quella collana, la indossa sempre Ella, quindi, anche se il messaggio non lo ha scritto lui, lo avrà capito da solo che Ella è sua figlia. È adesso smettela. Voglio riposare" mi alzo dal divano ed entro nella mia camera



"Finalmente si è addormentata" mi dice Luca, seduto al suo fianco



"Grazie" gli dico con un sorriso che lui ricambia. Esce dalla stanza, e dopo aver tolto i vestiti e indossato il mio pigiama, mi sdraio al fianco di mia figlia



Già. La mia bellissima bambina, identica al padre. Non posso fare ha meno di guardare la collana argentata con la croce. Non so come, ma quando ero dentro l'aereo seduta in una sedia ad ascoltare le canzoni più tristi della storia della musica, sfogliando nella mia borsa avevo trovato la sua collana. Ero stupita, ma felice. La indossai addosso con il pensiero e la voglia di avere al mio fianco, qualcosa di suo, anche se dentro di me, stava crescendo, ha mia insaputa, qualcosa di più importante di una semplice collana

il mio professore di danzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora