Welcome to oxford.

304 18 0
                                    

Io sono Harry, un ragazzo 18enne, trasferitosi da Bradford ad Oxford con la mia 'famiglia' ovvero mia madre e mia sorella.
Erano le 20:00 di sera, ed eravamo appena atterrati, il viaggio era stato abbastanza tranquillo, eccetto per alcune turbolenze.
Non appena arrivammo nella nuova casa, mentre mia madre e mia sorella entrarono subito, io rimasi ad osservarla dall'esterno, e mi guardai intorno, mi piaceva questo posto, ma ciò non voleva dire che non ci avrei messo tempo ad ambientarmi.
"Harry, cosa fai li? Fa freddo , entra, sistema le valigie poi vai a dormire che domani c'è scuola."
Ebbene si, nonostante fossi maggiorenne mia madre a volte mi trattava ancora come un bambino, e lo detestavo.
"Mamma, devi smetterla a dirmi ciò che devo fare, come se non fossi grande abbastanza da saperlo. E comunque arrivo."
"Vabene scusa piccolo Haz."
Sbuffai, e poi trascinai me e le valigie dentro casa, non appena misi piede la dentro, sentii un odore familiare , chissà perché.
Ogni stanza la osservai bene, badando ad ogni dettaglio di essa, e sembravano tutte abbastanza adatte a noi, aveva ragione mia madre quando diceva che la casa era bella.
"Harry, la tua stanza è al piano di sopra, infondo a destra."
Salii le scale, andai infondo a destra, aprii lentamente la porta, e scoprii la mia stanza: era grande, spaziosa, luminosa anche di notte. La luna entrava perfettamente nella mia stanza.
Poggiai le valigie, e mi buttai a picco sul letto , decisi che prima di sistemare, mi sarei riposato qualche minuto.
-------
"Harry perché ti sei addormentato vestito? E poi sono le 7 e mezza alzati che è tardi. Perché non hai messo la sveglia? La colazione è pronta, sbrigati."
Venni svegliato dalle solite urla isteriche di mia madre.
Mi accorsi che mi ero addormentato vestito, e che le valigie non erano state disfatte, e di conseguenza, ci avrei impiegato più tempo a prepararmi.
Decisi prima di tutto di farmi una doccia, aprii velocemente la valigia, presi l'intimo, un paio di jeans neri stretti, i miei stivaletti marroni ed una camicia, poi corsi in bagno a far riscaldare l'acqua, nel frattempo scesi sotto, mi misi a bere velocemente il caffè, e feci un morso al cornetto, poi tornai su e mi feci la doccia.
Appena entrato, bestemmiai tutti i santi dato che l'acqua era fredda.
Mia madre , sentendomi urlare, entró senza bussare.
"scusami Harry mi ero dimenticata di dirti che l'acqua calda l'avremo da questa sera."
"e io come faccio?"
"beh adesso dovrei lavarti con l'acqua fredda. Veloce, fra mezz'ora devi uscire di casa, ah dimenticavo, tieni."
Poggió qualcosa sulla lavatrice, non avevo idea di cosa fosse.
6 minuti dopo uscii dalla doccia, mi infilai l'asciugamano, asciugai velocemente i miei ricci e vidi cosa mi aveva dato mia madre: erano un paio di chiavi.
What?
"mamma e queste cosa sono?"
"Hai presente quella sorpresa che ti avevo accennato tempo fa? Ecco, era questa. È un motorino, andrà benissimo per andare a scuola, uscire. Fanne buon uso, stai attento e ora sbrigati."
Mi diede un bacio sulla guancia, e poi scappó anche lei a lavoro.
Rimasi senza parole, ero al settimo cielo: il motorino.
Alle 8:25 uscii di casa, le lezioni iniziavano alle 9:00, ma da casa nostra a scuola ci volevamo 20 minuti.
Alle 8:50 arrivai, parcheggiai il motorino, e come tolsi il casco, i miei ricci erano tutti scompigliati, diedi loro un'aggiustata, mi fumai una sigaretta, dopodiché entrai.
I corridoi non erano molto invitanti, erano fatti di colori opachi, gente poco allegra, ed erano tutti vestiti in modo formale, ero l'unico vestito in modo decente, e normale.
Andai in segreteria per chiedere dove fosse la mia classe.
"emh, salve, io sono Harry Styles, sono nuovo e vorrei sapere dove si trova la mia classe, 5C."
C'era una signora che prima di rispondermi mi squadró dall'alto al basso.
"terzo piano, 3 corridoio a sinistra. Buona giornata."
"grazie anche a lei."
Mi incamminai velocemente verso la mia classe, girai vari corridoi, ma non trovavo nulla, forse mi ero perso.
Chiesi informazioni ad una ragazza.
"Emh,ciao,io sono Harry, sai per caso dove si trova la 5C?"
"nessuno ha chiesto il tuo nome, comunque devi tornare indietro, il 2 corridoio a destra."
Rimasi un secondo scioccato, la guardai stranito, ma poi me ne andai.
"Le sembra l'ora di entrare in classe? Sono le 9:15. 15 minuti di ritardo. E se non sbaglio lei é anche quello nuovo, bel modo per iniziare."
Venni accolto da una professoressa che evidentemente non scopava da anni, visto che era così irritante.
"Emh , mi scusi, mi ero perso.
"Ah, niente scuse, siediti vicino a Georgia e segui la lezione."
La domanda è: chi diavolo era Georgia?
Mi guardai intorno, tutti ridacchiavano di me, tranne una ragazza, che era l'unica ad avere il banco libero , sicuramente lei era Georgia.
Mi sedetti accento a lei, la guardai interamente, era bellissima, lei mi guardó per un secondo ma poi arrossì.
"Piacere, io sono Harry."
Le dissi sorridendole.
"Georgia."
Al mio tocco rabbrividí.

In your arms.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora