The first days.

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Il primo giorno di scuola fu molto imbarazzante, io e George scambiammo poche parole, di lei sapevo solamente che era fidanzata a distanza con una ragazza, proveniva da Berlino, ma vive qui da quando aveva 13 anni, e parlava pochissimo il tedesco, ormai aveva vissuto in Inghilterra.
Avevamo alcune cose in comune: entrambi eravamo diffidenti, entrambi eravamo nuovi, lei aveva cambiato scuola da due settimane e non si era ancora ambientata, mi reputava la sua piccola salvezza perché ero stato l'unico a rivolgergli la parola, e a socializzare con lei.
Rimasi un po' spiazzato quando scoprii che era lesbica, era una bellissima ragazza, e mi attraeva fisicamente, avevo preso in considerazione l'idea di provarci con lei.
Aveva gli occhi verdi, capelli lunghi e neri, che stamattina aveva raccolto in una treccia laterale.
Non era eccessivamente magra, aveva le sue forme, e vestiva in modo semplice, quasi sportivo.
Ci eravamo scambiati i numeri, e decisi di mandarle un messaggio.
<Ciao..emh sono Harry.>
Infilai il telefono in tasca, e rientrai in casa, ero solo.
Ordinai del farst food, non avevo voglia di cucinare.
Nel frattempo chiamai anche mia madre.
"Harry, sono a lavoro, torno stasera ciao."
Non mi diede neanche tempo di rispondere.
Chiamai Gemma.
"Harry, ho conosciuto un ragazzo oggi, sono con lui, siamo ad un bar ed ora lui è al bagno, non posso parlare, torno stasera ciao."
'Bene' pensai.
Sarei rimasto a casa da solo tutto il giorno.
Mi accesi una sigaretta, e mi sdraiai sul divano accendendo anche la tv, che la usavo come mezzo di compagnia.
Mi concentrai a guardare un film horror, quando nella mia tasca sentii vibrare il telefono.
<Ciao Harry. Che fai?>
sorrisi al suo messaggio.
<sono solo fino a stasera e sto guardando la televisione tu?>
10 minuti dopo rispose.
<io, emh, sto per fare una videochiamata con la mia ragazza.>
Guardai deluso il telefono, e , con fatica le risposi.
Ma che idiota che ero, l'avevo appena conosciuta e già 'stavo male', insomma, già ci ero rimasto deluso? Che coglione, mi diedi del colpetti sulla testa poi risposi.
<Mm interessante. Senti, emh, che ne dici di fare due passi oggi?>
<Harry mi piacerebbe ma è brutto tempo.>
Osservai dalla finestra e c'erano sole e nuvole, forse non voleva uscire con me.
<Beh sarà per la prossima volta, buona giornata.>
Risposi acido. Lanciai il telefono sulla poltrona e proseguii la visione del film, quando finalmente arrivó il mio cibo.
Prima di aprire la porta, mi assicurai che fosse il ragazzo del mc.
"Salve, ecco a lei." Disse un ragazzo più basso di me, con gli occhi azzurrissimi come il cielo di una splendida giornata.
Rimasi imbambolato per qualche secondo.
"Che ha da guardare? Mi dia i soldi e si prenda il suo cibo."
Rispose in modo arrogante il ragazzo di nome 'Louis' ,aveva il cartellino sulla divisa.
"Oh. Beh, vado a prendere i soldi." Risposi confuso.
Corsi di sopra , aprii il portafoglio e mi accorsi che era vuoto. Frugai nella mia camera, in quella di Gemma e in quella di mia madre. Ma non trovai niente.
Cercai di pensare a cosa potevo fare ma niente mi veniva in mente.
Scesi sotto, con molta calma e vergogna.
"C'è un problema." Dissi con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
"Cioè?" Rispose con fare arrogante, fissandomi mentre masticava la sua gigomma.
"Mi sono appena accorto di non avere i soldi.. Ma pensavo di averli." Risposi a bassissima voce.
"Cosa? Mi hai fatto venire fino qui per niente? Incredibile."
"Io.. Non l'ho fatto apposta.." Risposi mortificato.
"Aah, sta zitto, per questa volta mangerai gratis, ritieniti fortunato ragazzo. Diamine, ora dovrei rimetterci di tasca mia, assurdo."
Questo ragazzo era alquanto arrogante, lo osservai aggrottando le sopracciglia.
"Prendi questa merda e non aggiungere altro prima che cambi idea." Sputó il ragazzo , mettendomi in mano aggressivamente il mio cibo. Poi , prima di entrare lo vidi andarsene con quello stupido motorino.
Rientrai in casa sconvolto, e cominciai a gustarmi le mie patatine fritte, hamburger e coca cola mentre vedevo il film.
<Ti serve ancora una compagnia?>
Da Georgia.
Sorrisi nuovamente
<Se hai fame ti conviene arrivare in fretta.>
Risposi, riponendo il cibo , e attendendo l'arrivo di Georgia.
Mezz'ora dopo la porta suonó di nuovo, mi affrettai ad aprire, e vidi lei, bella come il sole.
"Emh, prego." Le dissi facendogli cenno con la mano di entrare. Era così imbarazzante.
"Grazie." Mi passò davanti lasciandomi una scia di profumo alla vaniglia.
"C'è del cibo spazzatura, gradisci?" Le dissi indicando il tavolino.
"Sii." Rispose, e gli luccicarono gli occhi come una bambina.
Le sorrisi e la invitai a sedersi accanto a me, cominciammo a mangiare , mentre guardavamo un film d'amore.
"Hai fatto gli esercizi di matematica per domani?" Mi chiese di punto in bianco.
"Emh, no non li so fare." Dissi imbarazzando , cercando di evitare il suo sguardo.
"Vuoi che ti aiuti? Sono la migliore della classe, per questo tutti mi odiano. Nessuno mi parla." Rispose, e vidi il suo viso incupirsi.
Ci conoscevamo da pochissimo ma avevo già intuito che tipo di ragazza era. La classica diversa dalle altre, e mi piaceva.
"Sarebbe fantastico se tu mi aiutassi.. E comunque, adesso ci sono io." Le dissi guardandola dritta negli occhi. E la vidi arrossire.
"Harry.. Voglio chiederti una cosa." Mi disse con tono imbarazzato.
"Dimmi.."
"Tu non mi conosci.. Ti sei fatto un'idea sbagliata di me." Disse.
"Che vuoi dire?" Chiesi confuso.
"Quello che sto per chiederti è alquanto imbarazzante , ma sei l'unico ragazzo che conosco nella città. E mi sembri alquanto tranquillo. Ho bisogno di capire una cosa."
"Cosa?" Continuai.
"Saresti disposto a fare sesso con me?" Chiese cercando di non arrossire.
"Come? E perché? Non eri lesbica, fidanzata?"
"Si.. Io .. Amo la mia ragazza ma.. Ho bisogno di capire se sono lesbica o bisex.. Ho avuto rapporti sessuali solamente con le ragazze e .. Ho bisogno di capire."
Disse.
"Oh......Vabene." Risposi pochi secondi dopo.
Lei si avvicinò a me, poggiandomi una mano sul petto, e attirandomi a se.
Io lentamente poggiai le mie labbra sue sue, baciandole lentamente.
"Provi qualcosa?" Le chiesi.
"Sono eccitata Harry."
Io non risposi e la baciai con più passione.
Era quasi un mese che non avevo rapporti sessuali.
L'ultima volta lo feci con una troia in discoteca, ma la ma prima volta era stata con la mia ex col quale ero stato 1 anno e 4 mesi, mi mancava un po' ma lei mi aveva tradito col mio 'migliore amico.
"Spostiamoci in camera mia." Dissi preso dall'eccitazione.
La trascinai velocemente nella mia stanza, mi tolsi la maglia e feci sparire anche la sua.
Poi, la feci distendere sul letto.
"Lasciami fare." Le dissi.
Gli tolsi i leggins, le baciai lo stomaco, leccando il contorno dell'ombelico, poi abbassai anche le mutandine color pesca, le lanciai da qualche parte, e infilai un dito nella sua intimità, poi incominciai a leccarla senza pietà, aggiungendo un altro dito, la sentii gemere.
"H-arr-y."
"Lasciami fare." Ribattei.
Dopo vari minuti, mi avvicinai al suo viso e morsi le sue labbra.
Afferrai la sua mano e la portai sul mio membro.
"Toccami." Le ordinai.
"Non l'ho mai fatto.." Disse timida.
Presi la sua mano e la guidai, facendole vedere come fare, poi proseguì da sola.
Gemetti anche io, come prima volta non era niente male.
Nel frattempo mi chiesi cosa cazzo stavo facendo. Stavamo facendo sesso, e ci eravamo appena conosciuti.
Lei mi aveva chiesto un favore e io non potevo rifiutare una proposta del genere.
"Adesso, scendi con la bocca." Le dissi, un po' intimidito.
"Ho paura..." Disse, era così inesperta che mi faceva quasi tenerezza ma era così eccitante.
"Non ti mangia mica." Scherzai.
"Sentiti libera di farlo come vuoi ma fallo, ti servirà.
Basta che non usi i denti, e non mi fai male." Le dissi.
Lei lentamente scese verso il mio membro e poi se lo infiló il bocca, ma rimase ferma, fin quando cominció a succhiarlo a modo suo.
Si rialzó subito.
"Scusami..." Disse.
"Non preoccuparti, adesso..."
Lei capi che adesso, era arrivato il momento della penetrazione così si mise sotto di me.
Presi il preservativo dal cassetto e me lo infilai poi lentamente entrai dentro di lei, dato che era la prima volta.
La sentii ansimare forte, aveva gli occhi chiusi, e stringeva le lenzuola.
"Oh Harry." Disse dolorante, dato che stavo aumentando la velocità.
Ma evidentemente le piaceva perché non la vidi lamentarsi.
Aumentai la velocità, volevo che gridasse forte il mio nome, volevo farle provare piacere al massimo, volevo non fosse lesbica, volevo diventasse mia.
Avrei accettato anche solamente di scopare con lei, senza ritegno.
Perché dopo quella grandissima fregatura non credevo più nell'amore, e decisi di non negarmi Peró i piaceri sessuali.
"HA-RR-"
Urló, e incominció a masturbarsi mentre le fottevo senza pietà, evidentemente voleva arrivare subito all'orgasmo, era impaziente.
Aumentai di velocità, accontentandola.
"Geo-rgia." Dissi gemendo.
C'ero quasi anche io.
Dopo pochi di minuto entrambi sprofondammo in un orgasmo , e mi accasciai su di lei, succhiando i suoi capezzoli, era insaziabile.
"Ti è piaciuto?"
Le chiesi.
"Si, molto.." Disse timida.
"Gridavi come una matta. È eccitante sentirti gridare il mio nome"
"Harry.. Niente illusioni. È stato solo sesso."
"È lo stesso per me." Mentii. Un po' mi sentivo ferito.
Per 'fargliela pagare' decisi di stuzzicarla ancora.
Infilai un dito nella sua intimità, poi due, e feci movimenti veloci.
La sentii gridare ancora, e ancora.

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