- cap. 5 -

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Appena arrivata a casa, vado in camera mia, mi tolgo lo zaino e la giacca e mi stendo sul letto

- ciao ! - dice qualcuno

Di scatto mi tiro sù con il busto mi guardo in torno e non vedo nessuno, mi soffermo sulla finestra e un ombra scusa le passa accanto,

- che vuoi ? -

- che tu è la tua famiglia ve ne andiate, mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro l'altra volta, ma vedo che non lo hai recepito bene, forse hai bisogno che te lo ridica -

In men che non si dica mi trovo distesa a terra con la faccia sul pavimento, poi vengo sbattuta al muro con molta forza, urlo per il dolore alla schiena, la sua mano stringe il mio collo mi guarda con uno sguardo duro privo di emozioni,

- ti prego lasciami - sussurro con un filo di voce

- solo quando tu morirai -

la porta di camera mia si apre di colpo e lui se ne va, cado a terra e mi metto una mano al petto per cercare di riprendere fiato,

- che hai ? - chiede mia madre venendomi in contro

- niente sto bene - dico velocemente

- no tu non stai bene -

- ho detto di sì ! - urlo forte

Mia madre si spaventa e rimane scioccata da questo mio atteggiamento improvviso

- scusami -

Me ne vado via velocemente prendendo la giacca e uscendo di casa, inizio a camminare non so bene dove ma cammino lo stesso, mi ritrovo in un veicolino stretto, sento dei passi dietro di me è così mi metto a correre
Corro.
Corro sempre più veloce.
Mi ritrovo non so dove ma di sicuro non è un bel posto, sono in una piazza isolata nemmeno una persona che ci cammina, al centro c'è una fontana senza acqua, intorno alla piazza ci sono tanti alberi spogli con qualche corvo sopra, sento dei passi, mi giro e non vedo nessuno e nemmeno la stradina che mi ha portata qui, come è possibile ?

- perché sei qui ? Tu non devi stare qui ! Vattene !!! - urla una voce

- dove sei ? Chi sei ? Cosa vuoi ? -

All'improvviso mi appare a due metri di distanza LUI

- tu ? - domando

- si io -

- cosa ci fai qui ? -

- dovrei chiedertelo io in realtà, tu cosa ci fai qui ? -

- io... io mi sono messa a camminare poi mi sono trovata in un veicolino e sentivo dei passi dietro di me è così mi sono messa a correre e mi sono trovata qui ! Come faccio ad andare via ? -

- non puoi ! - urla contro di me

- come sarebbe a dire che non posso ? Una via di fuga c'è sempre -

- ma non qui - dice e vedo il suo sguardo perso penserioso

- ma... dove sono ? -

- nel posto dove non dovresti essere, nel posto dove i miei ricordi più brutti riaffiorano, nel posto che era più caro a me quando ero ancora vivo -

Forse inizio a vederci qualcosa in più in tutta questa storia, lui veniva qui quando era ancora in vita e sono successe delle cose in questo posto che per lui sono brutte, ma non capisco cosa c'entro io !

- non riesco a capire come tu sia riuscita ad entrare qui ! Nessuno ci era mai riuscito -

- dovrei esserne felice ? -

- no per niente ! Tu.... tu cosa c'entri con la mia vita ? -

- me lo sto chiedendo anche io -

Sospiro, la mia testa è in totale confusione.

Due ore. Due santissime ore che sono qui con lui, bhè in realtà è come se non ci fosse visto che non dice nulla, mi sto annoiando a morte, inizio a girellare per la piazza, arrivo alla fontana e ci poggio una mano sopra è la faccio scorrere lungo il bordo, sento i suoi occhi su di me, e così mi faccio coraggio

- perché continui a fissarmi ? -

Domando avvicinandomi a lui

- bhè sei l'unica persona qui -

- ma non qui... bhè anche qui ma soprattutto quando sono a casa -

- bhè io... devo vedere cosa fai alla mia casa -

Lo guardo come per dire "sei serio ?"

- è la verità - dice alzando le mano al petto

Ridacchio per la nostra scenetta.

-come ti chiami ?- domando

-zayn- risponde freddo

-beh io mi c- non mi fa finire

-lo so come ti chiami, Malia- parla con voce disprezzante,

Ok calmo però.

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