Violet, I love you.

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Avevo una missione e questo mi rendeva esageratamente euforica, tutte le mattine mi svegliavo all'alba e cominciavo la mia ricerca.
Avevo già controllato ogni angolo della cantina, compreso scatole, cassettoni, vecchi mobili e si, avevo anche distrutto il pavimento,ma niente.
Il giorno seguente avevo cercato in soffitta, ma anche lì, assolutamente nessuna traccia del corpo di Tate.
Stavo quasi per arrendermi quando, una mattina di fine settembre, dopo giorni, anzi, settimane, di estenuanti ricerche, pensai di scavare in giardino.
Mi armai di pala e cominciai a fare buchi in tutto il terreno
:-Cosa diavolo stai facendo?-
Mi bloccai subito, con la pala in aria pronta a colpire il terreno, riconoscendo immediatamente la voce, chiusi gli occhi e assaporai dolcemente quel momento.
Lui era li e finalmente aveva deciso di parlarmi di nuovo
:-Tate...io...non facevo niente-
Nascosi la pala dietro la schiena e sorrisi amabilmente al ragazzo davanti a me.
Lo guardai attentamente, i suoi riccioli biondi, i suoi grandi occhi neri, scuri come la pece, il suo corpo tonico, la maglietta a striscie che adoravo.
Mi era mancato davvero moltissimo e, dopo tanto tempo, lui era li, davanti a me, e non sembrava intenzionato a sfuggire
:-Ti ho osservata in questi giorni, non immaginavo avessi deciso di rendermi difficile il ritrovamento del mio cadavere, tutt'altro, inizialmente pensavo che volessi trovarlo prima tu di me, per poterti liberare alla svelta della mia misera presenza. Solo oggi, sentendoti parlare con Moira del tuo piano per nascondere nuovamente il mio corpo, ho capito chiaramente le tue intenzioni.
Ma ora...Ti faccio una domanda..- Si avvicinò a me, lentamente, non staccando il suo sguardo dal mio nemmeno per un secondo, i suoi occhi erano sempre più vicini, riuscivo a vedere le sfumature che vi si creavano al loro interno
:-Perchè? Hai fatto di tutto per allontanarmi e ora vuoi con tanta forza che io resti?-
Inghiottii la saliva, non riuscendo a dire nulla, lo amavo, tanto, troppo forse, da non riuscire a staccarmi da lui, nonostante Tate fosse l'oscurità.
Non potevo lasciarlo andare, perchè non sarei riuscita a sopportare l'eternità senza averlo affianco.
Ma non riuscivo a parlare, dare voce a queste sacre promesse d'amore, mi era impossibile.
Così mi alzai e, senza aspettare che lui reagisse,lo strinsi in un caloroso abbraccio.
Tate fremette al contatto dei nostri corpi, cominciò ad accarezzarmi dolcemente i lunghi capelli castani, con piccoli movimenti dolci, sussurrandomi all'orecchio
:-Violet tu devi stare lontana da me, distruggo tutto ciò che amo, preferisco sparire, vivere nell'oblio, che permettere che ti accada qualcosa. Ma mi stai rendendo tutto così difficile...-
Mi voltai e lo guardai negli occhi, accarezzando dolcemente il suo viso
:-Io ti amo Tate. Ho fatto un'errore a lasciarti andare e non intendo farlo ancora. Non posso passare l'eternità in questa cosa senza di te.-
Lui sorrise dolcemente e mi baciò la punta del naso, facendo un piccolo sorriso timido.
Sorrisi anche io, per la prima volta dopo mesi lontana da lui
:-Ti amo anche io Violet. Capito? TI AMO!-
Urlò al cielo, mentre piccole calde lacrime cominciarono a scendere sul suo viso.
Lo amavo con tutta me stessa
:-Aspettami qui- Dissi piano, corsi in cucina e presi una cosa dal mio zaino, poi mi diressi di nuovo in giardino, dove Tate mi aspettava con un sopracciglio alzato e un'espressione incuriosita
:-Cosa mi hai portato?-
Sorrisi e gli mostrai una rosa nera, la stessa che lui mi aveva donato ad Halloween, prima che io morissi, circa un sono fa
:-Questa è il simbolo del nostro amore, voglio che tu la tenga sempre con te mentre io, terrò questa-
Sorrisi ed indicai la sua maglia a righe
:-QUESTAAA? Ma, Violet, è logora...E vecchia...E...fa schifo,oltretutto non piace nemmeno a me, tu meriti, fiori, abiti firmati, cioccolatini e non...- Lo zittii con un bacio dolce sulle labbra che lui immediatamente ricambiò con straziante dolcezza, i nostri corpi aderirono alla perfezione, come le nostre abbra, che si cercavano, affamate :-È perfetta-
Tate mi sorrise dolcemente, si tolse la maglietta e mi aiutò a metterla, era larga, mi stava come un vestito ma mi sentivo al caldo, protetta
:-Tate...Ti amo.-
Lui mi prese tra le braccia
:-Ho una cosa da mostrarti...Ti fidi di me?- Annuii e lo presi per mano, sorridendo felice.

:-Sempre-

*Continua*

Dedico questo capitolo della fanfiction alla mia luce, la mia stella, quella persona che sta cercando di portarmi via dal buio in cui io mi trovo. Grazie Maggy di esistere, senza te, vivrei nell'oscurità più totale.

Darkness LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora