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Amélie ed Omar passarono il resto del pomeriggio assieme.
In Omar ritrovò quella spalla su cui poter contare sempre.
Ed è proprio vero che per alcune volte per ritrovarsi c'è prima il bisogno di perdersi, quasi del tutto.

"Stasera si esibisce all'Old Fashion, a Milano" la informò il ragazzo.
"Fatti trovare lì" continuò Omar buttando il mozzicone della sua sigaretta a terra.

Amélie annuì.

"Grazie Esco" sorrise la mora.
"Dov'è che stai?" le chiese il ragazzo.
"Da nonna" rispose Amélie.
"Ma stasera sto da Gaia" continuò la ragazza.
Omar sorrise.
"A stasera allora" le disse facendole l'occhiolino.
"A stasera" rispose Amélie.

Gaia.
Amélie e Gaia.
Sin dal primo momento in cui si conobbero divennero inseparabili.
Entrambe poco più che ragazzine con tanti sogni nel cassetto, non si erano mai allontanate l'una dall'altra, neanche dopo la partenza.

"Quanto mi sei mancata ma jolie!" esclamò la bionda non appena vide Amélie.
"Facciamo progressi con il francese" scherzò la mora abbracciando Gaia.
"Stasera dove andiamo?" domandò la bionda.
"Voglio rivivere i vecchi tempi" continuò.
"All'Old Fashion" ridacchiò Amélie.
"Si esibisce Mohamed stasera" affermò la mora.
Gaia annuì semplicemente capendo cosa avesse in mente Amélie.

Una volta arrivate a Milano le due amiche si prepararono assieme per poi dirigersi verso il locale.

La discoteca era piena di ragazzi.
La maggior parte lì per lui.
Amélie deglutì rumorosamente.

Chissà quanto sarà cambiato.
Pensò.

D'improvviso Gaia trascinò la mora verso la pista da ballo.
Insieme si divertivano da morire.
Ad entrambe piaceva ballare e stare al centro dell'attenzione.
A Mohamed aveva, sempre, innervosito questo lato di Amélie.

Inaspettatamente la musica venne interrotta.
Dopo qualche secondo iniziarono a salire, sul piccolo palco del locale, numerosi ragazzi.

Amine, Aziz, Sami, Nesco, Omar, Zaccaria, Mattia, Anas, Philip.

Per Amélie fu decisamente strano riconoscere tutti quei volti.

"Vieni mon amour!" urlò Gaia afferrando il braccio di Amélie e trascinandola verso la prima fila, proprio sotto il palco.
"Da qua si vedrà meglio" continuò la bionda.

Amélie non rispose.
Accennò semplicemente un sorriso.
Stava entrando completamente in confusione.

Un urlo generale sovrastò la musica.
In un secondo si accesero diverse luci.
Poi salì lui sul palco.
Mohamed.
Simba La Rue.

Lo fissò.
Era diverso.
Era pieno di sicurezza.
Non sembrava lo stesso Mohamed che aveva lasciato cinque anni prima.
Sembrava come se non gli interessasse di niente e di nessuno.

Amélie sembrò, quasi, smettere di respirare.

Poi, d'un tratto, i loro sguardi si incrociarono ed il bicchiere di Martini, che Mohamed aveva in mano, cadde a terra frantumandosi in mille pezzi.

Tu t'rappelles | Simba La RueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora