Michela, dopo aver confessato all'agente D'Agostino il nome della ragazza a cui Rebecca dava ripetizioni, ebbe dalla signora il permesso di uscire dalla stanza, ma fu bloccata dalla donna sulla porta.
- Signorina Gentile... - formulò riprendendo un tono formale - Lei sapeva della gravidanza della sua amica? -.
Michela gelò sul posto.
- Gravidanza? - balbettò.
La signora D'Agostino abbassò lo sguardo sui fogli sparsi sulla sua scrivania.
- Vada pure - la congedò.
Michela uscì dalla stanza confusa e spaventata allo stesso tempo.
Il suo primo impulso fu di chiamare Milo, ma si trattenne.
Quel giorno non tornò a scuola, d'altronde mancava una mezz'oretta circa alla fine delle lezioni, non ne valeva la pena; andò a casa da sola.***
Il fumo le usciva leggero dalle labbra.
Nell'aria fredda di gennaio si formavano delle piccole nuvolette bianche, che la ragazza osservava malinconica, il naso rosso dal freddo.
Era pieno inverno e Michela era ferma davanti all'ingresso della scuola superiore a fumare tranquillamente una sigaretta.
- Non è il momento migliore per fumare una sigaretta, non trovi? Non dovresti essere già in classe? - domandò una voce alla sue spalle, prendendola alla sprovvista.
- Dio! - esclamò.
- Sì, Ares con più precisione -
- Idiota -
Milo le sorrise compiaciuto.
- Non dirlo a Rebecca - affermò la bionda buttando il mozzo della sigaretta a terra.La bionda si strofinò le mani sulle braccia per riscaldarsi. Indossava una semplice felpa color verde militare e dei jeans.
Milo scosse la testa divertito. Si levò la giacchetta di pelle che aveva indosso e la poggiò sulle spalle della ragazza di fronte a lui.
- Credo Rebecca lo sappia già - affermò indicando una piccola finestra dell'edificio davanti al quale si trovavano.
Dal vetro trapelava la figura di Rebecca, intenta a non farsi scoprire mentre osservava il dialogo tra i suoi due amici, fallendo miseramente.
- Ti ha mandato lei? - chiese scettica la bionda.
- No - ghignò.
La ragazza alzò gli occhi al cielo annoiata.
- Potrebbe avermi avvisato lei della situazione, ma sono venuto di mia spontanea volontà -
- Gentile da parte tua, ma questo non mi farà cambiare abitudine -
- Ela, perché lo fai? -
- Non sono affari tuoi... E comunque non ci deve essere una motivazione precisa per farlo -Il ragazzo si avvicinò alla bionda prendendola per i fianchi.
- Non mi hai fatto spiegare cosa -
Michela deglutì.
- Milo... Allontanati. Rebecca potrebbe vederci dalla finestra -
Il ragazzo alzò lo sguardo per vedere se gli occhi verdi della sua fidanzata lo stessero scrutando.
Scosse la testa.
Gli occhi verdi di Rebecca non stavano guardando fuori dalla finestra, ma erano diretti verso la lavagna di fronte a lei.- Perché opponi resistenza? So di non essere l'unico tra i due a bruciare quando i nostri occhi si incrociano -
Michela spinse velocemente Milo via da sé.
- Rebecca è la mia migliore amica e la tua ragazza, non ho intenzione di ferirla! -
- E se non fosse la mia ragazza avrei qualche possibilità con te? -
- Milo, non posso farla soffrire -
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La Speranza è l'ultima a morire
Misterio / SuspensoSi dice che la speranza sia l'ultima a morire. Be', questo non vale per Rebecca Speranza. Scherzo del destino o cosa, il suo respiro si è bloccato neanche diciassettenne.