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Hera si svegliò di nuovo, i suoi sogni era stati offuscati dall'alfa. 

Cercò di raggiungere il calore del corpo che pensava di avere accanto, ma riuscì a sentire solo un mucchio di cuscini. Aprendo di colpo gli occhi, ansimò e quando si sedette, vide che stava indossando il suo pigiama blu. 


Hera era sul punto di piangere, pensando che Jaemin se ne fosse andato, ma poi si ricordò anche che di solito non indossava pigiami durante il suo calore. 

Era stata sicuramente opera di Jaemin e il resti della sua fragranza in giro per la stanza, ne erano una forte evidenza. 


Perciò con un sorriso, provò a fare del suo meglio per poggiare i piedi a terra e alzarsi. Nonostante il dolore lì sotto, che la fece trasalire, Hera continuò a sorridere e in qualche modo riuscì ad uscire dalla sua stanza, dimenticandosi completamente di controllare il suo viso e dare una sistemata ai suoi capelli. 


"Jaemin?" L'omega disse. Nonostante il suo tono di voce fosse tenue, raggiunse immediatamente la cucina, facendo girare di scatto l'alfa da lei menzionato. 

"Piccola perché ti sei alzata?" La rimproverò e si precipitò verso di lei, dimenticandosi completamente dell'esistenza dei genitori dell'omega che era seduti proprio di fronte a lui. Il nomignolo che sfuggì dalle labbra dell'alfa li lasciò in uno stato di shock. 


"Non avrei dovuto lasciarti da sola." Borbottò ed Hera rispose ridendo. 

"Nana sto bene." Lo guardò dolcemente e gli diede un pizzicotto sulla guancia, ridacchiando a causa della sua morbidezza ed elasticità. 

Mentre Jaemin stava andando in iperventilazione a causa del suo nuovo nomignolo, i genitori di Hera non poterono fare a meno di sorridere di fronte alla perfetta scena a cui stavano assistendo. 


"Jaemin sembra un bravo ragazzo non è vero?" Heeyoung disse e guardò suo marito. 

"Sì. Non so perché Jaehyun sia così stressato." 

"Francamente credo che i ragazzi abbiano iniziato con il piede sbagliato. E forse Jaemin ha mostrato una forte fiducia in sé stesso, ma è normale per un alfa e per di più, un purosangue." Alzò le spalle e sentì il suo cuore scaldarsi, sentendo le risate della coppia. "Jaemin è un bravo ragazzo, riesco a sentirlo. A te sta bene però?"

Il sorriso di Jinwoo crebbe ampiamente quando venne raggiunto dai ferormoni felici di sua figlia. 

Non disse nulla, ma le sue azioni bastarono ad Heeyoung come risposta. 


Vedere Jaemin scusarsi con coraggio per la centesima volta, gli aveva fatto pensare che tutte le accuse di Jaehyun fossero errate. Che i ragazzi avessero iniziato con il piede sbagliato e che il giovane alfa avesse semplicemente esibito un carattere tipico di un alfa. 

Sospirando, Jinwoo afferrò la mano della moglie e la strinse. "Spero solo che l'omega di Hera non abbia scelto la persona sbagliata." 


◆◇


"Non hai chiamato neanche una volta!" Haechan si lamentò e mise il broncio, seduto alla fine del divano—aveva le braccia conserte e le sopracciglia corrugate. 

Si trovavano nel salotto dei Jung, Haechan aveva insistito per andare a visitare Hera senza preavviso, trascinando l'altro omega con lui. Era grato che la famiglia lo avrebbe accolto anche se si fosse presentato nudo. 

Yangyang sorrise timidamente e si sedette accanto ad Hera, ignorando completamente l'istinto protettivo del purosangue, che ringhiava ogni volta che l'omega si avvicinava alla ragazza. 

"Dimmi, cos'è successo?"

Hera divenne rossa in viso e guardò volutamente da tutt'altra parte. Colpì il braccio dell'omega e mormorò. "Smettila." 

"Oh andiamo, ci è andato pesante? Avete usato il preservativo?" Il maschio omega ansimò e guardo storto l'alfa. "L'hai marchiata?" Haechan chiese con l'espressione più seria possibile.

"Non l'ho fatto." L'alfa rispose a denti stretti e avvicinò l'omega al suo corpo, fino a quando la schiena della ragazza non entrò a contatto con il suo petto. 


Hera guaì a causa della forza e sorrise scusandosi con l'omega che aveva accanto. 


"Sul serio ragazzi... sto bene... Jaemin si è preso cura di me." 

L'alfa menzionato alzò un sopracciglio, orgoglioso più che mai. 

Haechan alzò gli occhi al cielo e lo cacciò via, rubando il posto accanto a quello della ragazza, che si ritrovò schiacciata tra i due maschi omega. 


"Lei è mia!" L'alfa ringhiò e continuò a colpire il braccio dell'omega dalla pelle abbronzata. 

"Colpiscimi ancora una volta e ti castr—oh no non l'hai fatto davvero."

Jaemin gridò quando Haechan si avventò su di lui, colpendolo in testa e tirandogli i capelli senza sosta.

Mentre l'altro omega era impegnato a commentare la scena, Hera continuò a ridere. 


Hera vide con la coda dell'occhio Jaehyun e si girò di scatto quasi immediatamente. 

Di solito, l'avrebbe salutata dolcemente con un bacio sulla fronte, ma fu l'esatto opposto ed Hera poté solo deglutire. 


Jaehyun aveva i capelli abbassati disordinatamente, un taglio profondo sulla guancia e un labbro spaccato. La guardò con uno sguardo penetrante, prima di sparire dietro le pareti e le colonne, i suoi passi svanirono una volta salite le scale. 

E per la prima volta, Hera ebbe una profonda paura nei confronti di suo fratello. 



"Hera? Piccola stai bene?" Jaemin raggiunse le sue guance, non appena sentì i ferormoni spaventati dell'omega, motivo per cui Haechan decise di risparmiarlo. 

"Hera... non intendevo colpire il tuo alfa, se è questo che ti ha spaventata." Haechan disse con un filo di voce, continuando a lanciare occhiatacce all'alfa.

Non volendoli preoccupare ulteriormente, Hera si sforzò di sorridere e scosse la testa. "No... sono solo stanca e... la scorsa notte ho avuto un incubo quindi..." 

"Aww piccola non aver paura." Yangyang la abbracciò, l'omega respirò i suoi ferormoni confortanti. 

"Tch è la mia piccola." 

"Oh, chiudi quella bocca Na." 

" 

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HIS OMEGA | Na JaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora