"Una pioggia dormiente"

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Faceva molto freddo,un leggera pioggia picchiettava sul tetto di latta dell enorme caseggiato abbandonato dove si erano stabilite.Il cielo era grigio,coperto da una sottile patina di nuvole,un freddo pungente sembrava quasi bloccare Londra,che invece si stava lentamente svegliando: le luci erano ancora accese,il sole non era ancora completamente sorto,e questo fece si che il cielo si tingesse di blu cobalto.Gli operai e i muratori erano i primi a uscire di casa,i bar iniziavano ad alzare le serrande e a preparare i primi caffè,la città si stava svegliando e si preparava ad un altra frenetica e intensa giornata.
Erano,dunque,le sei di mattina e mentre la città si stava svegliando,la vecchia sveglia di Christie,con la lancetta dei secondi rotta,squillava fastidiosamente.Christie si svegliò: era appoggiata al cuscino ,che in realtà era semplicemente una felpa arrotolata.Si stiracchiò teneramente,si stropicciò gli occhi,sembrava un innocente bambina senza quel pesante trucco sul viso,si mise una mano fra i capelli,e con un espressione accigliata e innervosita si tirò su,ora era seduta con le gambe incrociate,accarezzó dolcemente Nancy tentando di svegliarla,ma mostró chiaramente di non volersi alzare mandandola a quel paese.Christie si alzò,e dopo un sano stiracchiamento,prese il pentolino per scaldare un po' di latte,l avevano preso la scorsa sera al Polk,il bar dove c' era la loro combriccola,di solito il proprietario,Jimi,regalava alle ragazze qualcosa che avanzava dopo una giornata di lavoro.Jimi era uno strambo,un cucciolone con la scorza dura come si suol dire,era massiccio,pieno di tatuaggi di donne seminude e pistole,baffoni grigi,e capelli radi,un pessimo elemento si potrebbe pensare,invece aveva l animo di un cavaliere.
Il latte era quasi pronto,intanto Christie cercava la sua borsa borchiata dove aveva lasciato il the,le piaceva tanto mischiare il the alla vaniglia con il latte,era una cosa che faceva fin bambina.
Nancy,intanto,dormiva beatamente alle spalle di Chris.
Chris corrugò la fronte e porto l indice e il pollice all inarcatura delle sopracciglia,un segno tipico di nervosismo.Ogni tanto aveva quei momenti durante la giornata in cui si sentiva scoppiare la testa,come se tutti i pensieri negativi,i servizi da sbrigare,il lavoro e altri problemi confluissero tutti nello stesso punto facendola andare in tilt,come se il cervello diventasse pappetta.Ogni tanto le capitava anche di ricordare,di ricordare l'America,quella piccola cittadina del nord Dakota,la sua città natale,dove non c'era niente altro che neve,e ricordava bene la sensazione di quei fiocchi di neve che cadevano sulla pelle come fossero aghi.Forse era l unica cosa che piaceva a Chris di quella città,era l unica cosa che non si sforzava di farsi vedere migliore agli occhi degli altri,la neve era neve punto,e nessuno poteva cambiarla giusto!? Bella o brutta era pur sempre neve! Invece non riusciva a capire perché quei cittadini testardi non capissero che per quanto avessero potuto abbellire quella città del north Dakota,rimaneva sempre una squallida cittadina di montagna sconosciuta al mondo e nessuno si sarebbe mai accorto della sua presenza,come se fosse avvolta dalla neve.Forse,oltre alla neve,l unica cosa buona,per Christie,era Nancy,già quella piccola bambina con i capelli ricci ossigenati,era stata forse la sola amica dai tempi delle medie,l aveva incontrata sull pullman il primo giorno di scuola e da allora non si erano più separate.Nancy era sempre stata la più ottimista fra le due,lei pensava che in tutti c'era almeno un pochino di buono,si possiamo dire che era un pò ingenua,ma per questo c'era Chris,diffidente e scontrosa.

Ma quella era solo acqua passata, ora doveva affrontare una giornata intensa,e non era il caso di perdersi in lontani ricordi.
Si alzò di scatto,fece un sospiro malinconico e porto le mani sui fianchi.
"Su Nancy svegliati ci aspetta un altra giornata li fuori!"
È così,lentamente,la città era sveglia,e Chris e Nancy si preparavano ad un altra giornata nel infernale mondo di Londra.

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