CAPITOLO 21.

208 8 0
                                    

Silvia

"E poi sono io quella che non si sveglia mai!" Esclamo, tirando una cuscinata a Toji, che dorme profondamente.

"Ma sei impazzita?" Farfuglia lui, infastidito. "Lasciami dormire in pace."

"Lo farei volentieri, se solo non fossero già le 12 e mezza!" Sospiro io, alzandomi dal letto.

Toji sbadiglia, tirandosi su. Si stropiccia gli occhi per qualche secondo, poi comincia a fissarmi.

"Che c'è?" Domando io, ridendo.

"Niente... è che non sono abituato... beh... a questo."

"Potrà sembrarti strano, ma neanche io!" Esclamo ridendo e raccogliendo da terra la mia maglietta.

"Chissà perché non sono poi così sorpreso..." sussurra lui, alzandosi dal letto. "È pronta la colazione?" 

"Ma quale colazione, che è già ora di pranzo!"Grido io, scendendo le scale.

"Beh, allora è pronto il pranzo? Sto morendo di fame!"

"Perché non cucini tu allora?"

Toji mi guarda, stranito. Poi scoppia a ridere. "Ordiamo del sushi?"

"Andata" rispondo io, mettendo sui fornelli la macchinetta del caffè.

"Oggi non ho proprio voglia di fare niente. Voglio rilassarmi tutto il giorno, così sarò abbastanza riposata per la festa." Sospiro, accendendomi una sigaretta. "A proposito... tu ci vieni vero?" Domando, lanciando a Toji il pacchetto.

"Ecco...non so..."

"Andiamo, devi venire!" Esclamo io.

"Già, tu la fai semplice..."

"Sei tu che rendi tutto complicato! È solo una festa."

Il telefono di Toji squilla sul tavolo. Lui si avvicina e guarda lo schermo. "È Gojo, devo rispondere."

"Ora sono tornati migliori amici?" Penso tra me e me, trattenendo un sorriso.

Dopo qualche minuto Toji, che si era allontanato per rispondere al telefono, torna in cucina.

"Puoi arrivare da sola alla festa?"

"Come da sola? Non vieni più?!" Esclamo io, con il broncio.

"No, è che Gojo mi ha chiesto di andare un'ora prima per parlare un po'... con gli altri."

Il mio viso si illumina. "Nessun problema, vado a prepararmi da Aurora, così mi faccio dare un passaggio da lei."

"Aurora..." sussurra Toji, grattandosi il mento. "E chi sarebbe?"

"Giusto, tu non sai niente. È la nuova ragazza di Nanami. Andiamo a scuola insieme."

Toji scoppia a ridere. "E così Nanami si è trovato una ragazza di diciotto anni eh?"

"Hai poco da ridere. È una ragazza fantastica, sicuramente più matura di te! E ionon parlerei tanto dell'età, visto che io e te abbiamo 14 anni di differenza..." lo schernisco, porgendogli una tazza di caffè.

Lui, sorridendo, la beve. Poi, allontanandosi dalla cucina, sussurra:  "Vado a farmi una doccia..."

Si ferma, voltandosi. "E tu vieni con me."

"Ma neanche per sogno! Ho un sacco di cose da fare!" Esclamo io, ridendo. "Tu occupati di chiamare il ristorante giapponese, io intanto chiamo Aurora."

Prendo la mia tazza di caffè ed esco in giardino, componendo il numero di Aurora.

NON GIOCARE CON IL FUOCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora