I primi giorni si sono rivelati più duri e nostalgici di quanto pensassi; Tessa era però diventata in poco tempo un'ottima compagna e confidente talvolta, mi aveva presentato la sua cerchia di amici e tra scuola e casa mi sono tenuta impegnata ma oggi la noia sta prendendo il sopravvento. C'è davvero caldo per essere a marzo, in casa oltre agli shorts, solo la t-shirt mi permette di non perire alla afosa giornata. Scendo in cucina con l'intenzione di prendere una cola ghiacciata e leggere un po' nel giardino. Proprio mentre accendo la sigaretta e inizio a sentire la voce narrante dire le parole scritte sul romanzo, la petulante voce di Stijn mi interrompe.
"Non so come i miei ti abbiano concesso il permesso" dice, tirandomi la sigaretta di mano e facendo un tiro.
"Adesso fumi?" lo guardo male.
"Problemi a riguardo, l'altra sera alla festa mi hanno passato questa invece del mio solito Blunt e adesso fare qualche tiro non mi dispiace" si siede vicino a me.
"Hai da fumare adesso?" non avevo idea che fumasse marijuana, io non ne usavo da un po', mi ero ripromessa di evitare durante il viaggio, ma sono davvero annoiata e la mia famiglia ospitante non rientrerà prima di domani, non so come potrò sopportarlo altrimenti.
"Tu fumi?!; be certo, di cosa mi sorprendo, quel viso da brava ragazza cela molto di più di ciò che sembra; comunque si, ti va?" mi risponde, stranamente gentile, " non credere che adesso tu mi stia simpatica o altro, ma i miei amici sono in trasferta con la squadra e io sono annoiato"
"Nemmeno tu sei la mia persona preferita ma l'erba rende tutti più simpatici" sorrido sarcastica.
Si alza e va al piano di sopra per riscendere poco dopo con tutto l'occorrente e un vasetto di dimensioni notevoli pieno di erba luccicante.
"Posso farla?" "No" mi risponde secco, sto per mettermi sulle mie ma decido di non badarci perché non sono nella condizione di fare la stronza. Lui sblocca il cellulare e mette un po' di reggae vecchio stile, sorprendentemente nelle mie corde, si fa un paio di tiri e me la passa.
"Da quanto fumi?" rompe il silenzio
"Da quando avevo 14 anni" gli dico mentre cicco la canna in un bicchiere adibito a posacenere e gliela passo, si mette a ridere, il che non fa altro che urtarmi di più.
"Cosa ci trovi di divertente?" "Nulla" fa lui e cambia pezzo, la musica che parte è un pezzo che adoro e inizio a canticchiare, il tutto inizia piano piano a fare effetto...
Quando guardo il cellulare sono quasi le sette e io non ho capito come le scorse due ore siano passate, dai filtri nel posacenere ho visto che ne abbiamo fatte altre tre, guardo Stijn con gli occhi brillanti e rossi come semafori, e guardo me stessa nel riflesso del cellulare, facendo quasi fatica a vedere i miei occhi, poiché davvero molto chiusi. Lui mi fissa con un sorriso cretino in viso, totalmente andato.
"Voglio il Mac" si alza di scatto
"Anche io" per una volta siamo d'accordo. Mentre ordina vado a riempire altri due bicchieri. Il sole sta calando e l'afa pomeridiana lascia il posto a una brezza fresca.
"Un'altra?" mi chiede mentre metto a posto il tavolinetto pieno di roba.
"Mangiamo prima"
Finito il Mac siamo super rilassati e dopo averne fumata un'altra decidiamo di entrare e vedere qualche puntata di Rick and Morty, dopo un'ora per scegliere ci siamo trovati in accordo.
Le giornate qui passano veloci, passo molto tempo a scuola e per il resto mi do all'esplorazione generale da sola e a volte, quando non litighiamo con Stijn; ho visto molte città, ho scritto ma spesso mi sento molto annoiata e mi viene solo nostalgia di casa.
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Exchange Year
ChickLitUna ragazza italiana decide di fare l'anno all'estero per studiare, vince una borsa di studio in America, precisamente in California, a Riverside, ma la noia le riserverà sorprese.