Lost in confusion, like an illusion.

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Questa volta è il titolo stesso ad essere la citazione del paragrafo. Una citazione che rispecchia quanto sto per scrivere,alla perfezione.

Mi sento strana. A volte sono felice,a volte ho una depressione logorante addosso,a volte è come se fossi apatica,non ho idea nemmeno io di come sono,di ciò che sono.
Ora,per esempio,è un momento no.
Sento come se ci fossero un numero infinito di pensieri nella mia mente,ed effettivamente è così,ma non è bello,anzi. Fanno un rumore assordante,provocano dolori. Sembrano una mandria di elefanti che saltano la corda. Questi pensieri, ricordi, emozioni che mi ronzano in testa sono fissi. Sono lì e peggiorano mano a mano che scorrono i minuti,i secondi.
Cosa riguardano? Tre pilastri della mia vita e un piccolo mattoncino.
I pilastri sono Gemma,Matthew e Nicola. Il mattoncino è il ragazzo di cui ho parlato nel capitolo precedente.
Parlerò di ognuno:
• Gemma: è la mia migliore amica,ma ultimamente la sento davvero distante. Le piace un ragazzo e spesso,quando siamo fuori,passa la maggior parte del tempo su whatsapp a scrivergli. Capisco "l'amore" nei confronti di una persona,ma anche l'amicizia nei miei confronti è,a modo suo,una forma d'amore.. Ma non posso parlargliene,risulterei troppo assillante, "una fidanzata gelosa",come mi ha definita lei.
Soffriamo in silenzio,lasciamo che tutto ciò ci tormenti.

•Matthew: ci stavamo allontanando,ora a quanto pare ci stiamo riavvicinando pian piano. Mi manca. Non voglio perderlo,è stato ed è importante per me. In modo differente da prima,dato che il mio cuore non è suo,ma è comunque parte della mia vita,una parte fondamentale. E la paura di perderlo mi logora l'anima profondamente,come acido posto sopra di essa.
Soffriamo in silenzio,lasciamo che tutto ciò ci tormenti.

•Nicola: il cruccio più grande.
Io e lui avevamo provato a stare insieme,ma sono stata una stupida e me lo sono fatta scappare. Mi manca quando mi diceva che lui provava qualcosa di profondo per me,che voleva tenermi,che voleva spararsi quelle ore di treno per passare anche solo mezza giornata assieme. Mi manca come me lo dimostrava. Mi manca la sua voce,come mi faceva sentire. Mi manca profondamente. Soffro,grido,sto male, ma in silenzio. Nessuno sa e saprà.
Soffriamo in silenzio,lasciamo che tutto ciò ci tormenti.

•Il mattoncino: nel capitolo precedente ne avevo parlato come se fosse qualcosa a livello sentimentale,erravo. "Less or more?" - "Less".
Non è quanto credevo,non è come credevo. Ma non lui,lui è una bellissima persona. Io non sono come credevo,quello che provo non lo è.
Gli voglio bene,certo,ma il mio cuore appartiene ad una persona che non posso avere,perché ha un'altra.
Forzerò ciò che rimane di esso nel seguire una determinata strada,nell'attesa della reale felicità.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15, 2015 ⏰

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