«Simo abbassati un po' e avvicina il viso al suo»
Queste furono le prime parole che Manuel sentì quando mise piede nello studio, lasciò cadere la borsa su una sedia e si fermò qualche secondo sotto al condizionatore acceso. Sapeva che Simone aveva organizzato un servizio con Chicca, ma a giudicare dalla frase della ragazza non era solo, e questo non glielo aveva detto nessuno.
«dagli un bacio»
Bastò quella frase a farlo schiodare dal getto d'aria fredda per fiondarsi dentro lo studio facendo aprire la porta con un tonfo sordo. Nel momento in cui varcò la soglia tre paia di occhi si puntarono su di lui, due paia erano confusi, gli altri due spaventati.
Manuel osservò quella situazione avvicinandosi con le mani sul fianco.«ma sei cretino? L'hai spaventato» guardò il cucciolo di quello che sembrava essere un barboncino infilarsi nel colletto della felpa di Simone che era sdraiato a terra e se non stesse ancora cercando di riprendersi dall'attacco di cuore che gli era quasi venuto, si concentrerebbe di più su quell'immagine così tenera.
«da dove esce quello?»
«da una cucciolata del mio allevamento»Manuel sentì una voce alle sue spalle e quando si girò trovò davanti a se un ragazzo con i capelli rossi ed un tatuaggio sul bicipite, squadrò prima lui e poi puntò gli occhi su Simone che stava cercando di far uscire il cagnolino dalla sua felpa mentre rideva. Non si era nemmeno accorto della presenza di quel tizio appena entrato e forse avrebbe preferito non accorgersene mai.
«mh» fece una pausa osservando ancora un po' il ragazzo che continuava a mantenere un sorriso enorme sul viso, a Manuel venne quasi voglia di prenderlo a pugni perché sul serio, non c'era un cazzo da ridere. «e Simone come l'ha trovato questo allevamento?» il minore capì la piega che stava prendendo la conversazione e si affrettò a tirarsi su prendendo il cucciolo i braccio e avvicinandosi a loro due.
«Daniele veniva a scuola con me» e quel dettaglio non calmò per niente Manuel, anzi, la sola idea che Simone conoscesse un ragazzo così bello, molto più di lui, gli faceva tremare le mani.
«e voi due vi sentite spesso?» un sopracciglio di Simone si alzò mentre il cagnolino giocherellava con il laccio della sua felpa.
«Manu» la risata di Daniele riempì la stanza e a Manuel davvero iniziarono a prudere le mani in quel momento.
«io sono etero, sposato e con una figlia» appena sentì quelle parole le spalle di Manuel si rilassarono leggermente e tutti i presenti iniziarono a guardarlo con sguardo divertito.
«ma io mica stavo a dì niente»Si avvicinò un po' di più a Simone posando una mano sulla testolina del cane che si lasciò coccolare da lui, ora che qualsiasi tipo di preoccupazione, meglio chiamata gelosia, stava lasciando il suo corpo, riuscì a concentrarsi sul ragazzo e sulla bestiolina che aveva tra le mani. Non indossava niente di eclatante, anzi, aveva solo una felpa grigia e dei jeans neri, ma con quegli occhioni vicino a quel cane non sapeva dire chi fosse più tenero.
Si avvicinò ancora di più lasciandogli un bacio sulla tempia e poi si allontanò per andare a vedere le foto fatte prima che arrivasse.«queste servono a far morire un po' di fan» disse Chicca ridendo.
«no queste fanno morì me» ribatté Manuel scorrendo sul computer.Ricominciarono il servizio mentre lui alternava lo sguardo da Simone alle foto che gli apparivano sullo schermo una volta scattate, dopo qualche minuto gli venne in mente una posizione da fargli fare quindi si alzò dalla sedia ed entrò nel set beccandosi un'imprecazione da parte di Chicca che , effettivamente, tutti i torti non li aveva visto che se qualcuno avesse fatto una cosa del genere mentre fotografava lui si sarebbe messo ad urlare epiteti davvero poco carini.
«scusa Chí giuro che è pe na buona causa»
«voglio proprio vedè»Si inginocchiò di fronte a Simone che era seduto a terra e che lo stava guardando con sguardo perplesso, prima di fare qualsiasi cosa gli afferrò il viso tra le mani per lasciargli un bacio a stampo e poi prese in braccio il cucciolo.
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Focus on my heart. | Simuel
FanfictionSEQUEL DI FOCUS ON ME📸 «te devi sta al sicuro» sussurrò. «ma io sto al sicuro, sto co te»