Capitolo 1❤️‍🔥

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Mi chiamo Sofia, ho 13 anni e vivo in un bordello...eh già proprio così, i miei genitori sono morti quando avevo 8 anni ed è per questo che oggi mi trovo qui.
Esattamente non ricordo come ci sono finita qua dentro, all'inizio sarei dovuta andare in un orfanotrofio ma le cose a quanto pare sono andare diversamente...
Adesso vi spiego un po' come funziona questo posto, una sera a settimana vengono uomini di tutti i tipi e di tutte le età, noi ci mettiamo in fila indiana e gli uomini passano a guardarci una a una e quando un uomo ci sceglie dice "MIA" e ci porta con se nell'ufficio del capo, stabiliscono quanto vale la ragazza scelta è l'uomo paga Marcus (il capo), poi dopo il pagamento la ragazza che è stata scelta ha 2 giorni di tempo per fare la valigia per poi esser portata via dall'uomo. Tra tutte e 32 le ragazze che sono qui con me io e Anastasia, la mia migliore amica siamo le più piccole.
In questo posto ci sono regole ben precise che se non vengono rispettate, sono guai. Ma su questo non ne so niente, non sono mai stata punita e neanche Anastasia, diciamo che Marcus è molto protettivo nei nostri confronti e anche tanto dolce, perché dice che siamo le piccole di "casa", infatti ci ha anche messo nella stessa stanza, eh già per ogni stanza ci viene data una coinquilina.
Adesso siamo tutte riunite a tavola per cenare, però prima di iniziare dobbiamo aspettare Marcus, e dopo pochi minuti ecco che fa il suo ingresso, però non è da solo, affianco a lui c'è un uomo che avrà più o meno 22/23 anni è alto e dalla camicia bianca si intravedono i suoi addominali e gli innumerevoli tatuaggi ha i capelli castano scuro un po' mossi con il ciuffo e la rasatura di lato e gli occhi tra il verde è il marrone, guardo Anastasia e che è incantata tanto quanto me.
Marcus si avvicina al posto di capotavola dove alla destra ci sono subito dopo io e alla sinistra difronte a me c'è Anastasia, lei sotto richiesta di Marcus scala di un posto per far sedere l'uomo misterioso, che adesso si trova difronte a me.
Mi guarda esaminando ogni centimetro del mio viso, Marcus si avvicina al mio orecchio e mi sussurra....
"È interessato a te tesoro, comportati bene"
poi mi lascia un bacio sulla testa e fa segno alle cameriere di iniziare a servire la cena.
Resto paralizzata sul posto a guardare il piatto che ho davanti senza toccarlo...non c'è la faccio a mangiare, sono troppo scossa da ciò che mi ha detto Marcus.
Non ci posso credere avrò un deddy...ho sempre  avuto paura di questa cosa ma sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato anche per me.
"Amo tutto bene? Perché non mangi?" Mi chiede Anastasia sotto voce con un'espressione preoccupata in volto, sento lo sguardo insistente dello sconosciuto su di me come se fosse interessato a sentire la mia risposta...
"Si amo tutto bene solo che non ho fame"
mentre gli sto parlando con il piede tocco la sua gamba per fargli capire che non deve farmi più domande e che non va tutto bene. Anastasia conoscendomi capisce al volo il segnale è chiede a Marcus se possiamo andare nella nostra stanza.
"No ragazze non avete mangiato praticamente niente soprattutto tu Sofia e non va bene, prima mangiate e poi andrete nella vostra stanza" risponde categorico, così senza farcelo ripetere due volte iniziamo a mangiare e nel giro di 10 minuti abbiamo già finito, scappiamo in camera correndo senza guardare in faccia nessuno.
Arrivate in camera ci chiudiamo dentro a chiave anche se è proibito, ma visto che sono tutti al piano di sotto a cenare non dovrebbe beccarci nessuno.
Dico tutto ad Anastasia che scoppia a piangere subito dopo
"Quindi mi stai dicendo che ci divideranno?" Non faccio neanche in tempo a rispondergli che sentiamo bussare alla porta....e Marcus, la mia testa inizia a pensare "adesso si che siamo fottute"
"Aprite immediatamente questa porta lo sapete bene che è vietato chiudersi a chiave nelle stanze" dalla voce sembra molto arrabbiato mi sa che avremmo la nostra prima punizione....
Ana si asciuga velocemente le lacrime e io vado ad aprire, con Marcus c'è anche quell'uomo, entrano e Marcus prende sia me che Anastasia dal polso e inizia a stringerlo così forte che dopo qualche secondo sento già dolore, ma una voce dietro di me gli fa allentare subito la presa per poi lasciarmi il braccio di nuovo libero.
"Lascia, a lei ci penso io" a parlare è stato l'uomo misterioso, Marcus però continua a tenere Anastasia dal braccio per poi portarla fuori dalla stanza spintonandola mentre sta ricominciato a piangere. Io sto tremando.
L'uomo chiude dietro di se la porta senza lasciarmi il tempo necessario per vedere dove Marcus stesse portando Anastasia, lasciando solo me e lui in questa stanza, si avvicina a me e io resto immobile, mette una mano sulla mia guancia e inizia a farmi le coccole....non me lo sarei mai aspettato.
"Perché vi siete chiuse a chiave?" Mi chiede con voce pacata e anche un po' dolce
"Dovevo parlargli" rispondo secca
"Mh, solo questo?" Cerca di indagare
"Si" rispondo ancora più decisa
"D'accordo, visto che Marcus si libererà tra un po' con la tua amica, ti parlerò io"
"Di che cosa doveva parlarmi Marcus?"
"Doveva dirti che devi fare le valigie perché tra due giorni andremo a casa baby girl" dice tutto tranquillo facendomi un sorriso dolce è riprendendo a farmi le coccole per poi lasciarmi un bacio sulla testa e andarsi a sedere sul letto.
Sono rimasta paralizzata sul posto per quello che mi ha appena detto e inevitabilmente mi salgono le lacrime agli occhi pensando che davvero sarò costretta a separarmi da Ana.
Iniziano a scendere lacrime lungo le guance e senza neanche accorgermene ho davanti quello che a quanto pare è ormai il mio daddy che con delicatezza mi asciuga le lacrime con i pollici delle sue mani tatuate.
"Piccola perché piangi?" Mi domanda con dolcezza dopo essersi alzato dal letto ed essere ritornato da me
"Mi dovrò separare da Anastasia e non voglio." Inizio a mettere il broncio ed arrabbiarmi. Non mi separerò dalla mia migliore amica punto e basta.
"Piccola allora facciamo così, qualche volta chiederò a Marcus di farla venire a casa da noi così passerete il pomeriggio insieme, va bene?" capisco che ci sta provando a farmi andare bene questa situazione però a me non basta vederla ogni tanto solo per un pomeriggio.
Io la voglio vedere tutti i giorni...non c'è la faccio a stare senza di lei.
"Io la voglio vedere tutti i giorni punto e basta." Dico decisa facendogli capire che sono arrabbiata ma a quanto pare questo atteggiamento con lui non mi farà avere niente in più, se non farlo solo arrabbiare.
"Non fare capricci se non vuoi una punizione. Ti sto dando la possibilità di vederla 4 volte al mese, ne una volta in più ne una volta in meno, fine del discorso." Dice con tono più serio e autoritario
"Ma..." non faccio in tempo a finire la frase che sento il sedere bruciare. Non ci credo...mi ha appena dato una sculacciata....
"Ahia" tiro un piccolo urlo
"Niente ma. Non voglio più sentirti ribattere. tutto chiaro?"
Non so perché ma quasi mi dispiace di averlo fatto arrabbiare...anche se in teoria non dovrebbe interessarmi
"Si, mi dispiace" dico abbassando lo sguardo, lui mi mette due dita sotto al mento per farmi alzare lo sguardo
"Si cosa?" Dice con tono ancora arrabbiato
"Si daddy mi dispiace"
"Lo so piccola, non fa niente questa te la lascio passare ma alla prossima avrai una punizione. Chiaro?" Dice con tono fermo, poi vedo il suo sguardo addolcirsi è così riprende a farmi le coccole dietro la schiena, non so come faccia a saperlo ma le coccole dietro la schiena mi calmano e mi fanno rilassare tantissimo.
Mi prende in braccio e circondo la sua vita con le gambe e il suo collo con le mie braccia, lui mi tiene a se con le sue mani sul mio sedere ed e un po' imbarazzante quindi cerco di non pensarci e appoggio la testa sulla sua spalla. Sento che si è seduto sulla poltrona che è posizionata affianco al letto ma continuo a restare con la testa china.
"Daddy dov'è Ana?" Dopo un po' mi decido a parlare e glielo chiedo con un tono un po' preoccupato visto che non la vedo arrivare da ben 40 minuti.
"Marcus la starà punendo per quello che avete fatto piccola"
"E che tipo di punizione le ha dato?"
"Non lo so piccola ma non ci pensare sono sicuro che tra pochissimo la vedrai entrare da quella porta" dice con tono dolce e tranquillo indicando la porta dell'entrata della camera mia e di Ana.

Daddy and baby girl 💦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora