Inizio Di Un' Estate Particolare!

790 35 12
                                    

Entrai in quel salone.
Già, dopo anni.

In realtà, di solito, d'estate andavo quasi ogni anno da zia Raffaella.

Insisteva, mi chiamava al telefono dicendo di venire a prendermi.
Così, in un modo o nell'altro altro mi ritrovavo a casa sua, controvoglia.
E passavo una lunga, lunga estate a casa sua.
Il fatto è che, dopotutto, non si sta molto male lì, ma io amo starmene a casa mia, uscire con i miei amici, o almeno a quei tempi era così.

Odiavo starmene con i cuginetti e gli zii tutto il tempo.
Appunto, piangevo in silenzio, nel lettino in cui dormivo.
Cercavo in tutti i modi di chiamare mia madre di nascosto, per farmi venire a prendere.
Mia zia credeva che io mi divertissi lì, ma era solo un fottuto incubo per me.
Bah.

Andammo, uno per volta, a fare una bella doccia dopo quella stupida giornataccia al mare.

Cosa ne sarà di me, qui?
Chi verrà a salvarmi?
Scommetto che è stata mia madre ad organizzare tutto, scommetto che è colpa sua se son qui...

Pensai.

Si, ero un bel po' triste.

Scrissi alla mia migliore amica.

''Giusy, sono dall'altra mia zia. Mi hanno portato qui. Non posso farci nulla.. Probabilmente tra qualche settimana ritorno, giusto per passare il tempo assieme a loro, non mi vedevano da tanto. Manchi tanto, ciau. :( ''

I giorni passarono così.
Tra lacrime e solitudine.

Non riuscivo a dimenticarmi di lei.
Della mia unica gioia. Della mia felicità.
Era la mia droga più potente. Merda.

Una settimana. Due. Tre.

Passò un mese. Mio cugino se ne andó. Beato lui.

La sera, quasi sempre, siccome faceva caldo e si stava bene, uscivamo io, Luca, mia zia e zio per il paese e stavamo nella piazzetta.
Luca giocava con altri bambini a nascondino etc...
Io me ne stavo seduta in disparte, lontana da tutti.
O in alternativa seduta ai tavolini fuori del bar con mia zia.
Feci amicizia con una ragazza più piccola di me di un anno.
Niente di particolare... Era una tipa normalissima, che sinceramente mi stava sul... *****
Nella testa mi ripetevo che altre amiche non ne volevo, nessuno sarebbe stato in grado di capirmi. Capire la mia pazzia.
Comprendermi. Farmi stare bene.
Con me ci vuole molta, troppa pazienza.

Questa ragazza mi chiedeva spesso di uscire, ma, la maggior parte delle volte, inventavo scuse per restare a casa.

Con lei mi annoiavo davvero troppo.
Dico sul serio. Cioè, camminavamo per due ore sulla solita stradina del cazzo parlando di cazzate a go go.
Tipo argomenti che non mi interessavano per niente.
'Oh, io amo Justin Bieber... E anche alle mie amichette piace. ' diceva.

Discorsi di questo genere, praticamente.

Gnaw.

Un giorno uscii con le mie due cugine.
Mi truccarono, mi fecero bella.
Anche se tanto Bella non ero conciata in quel modo.
Indossavo un maglioncino di lana che mi arrivava fino al sedere, in modo da rendere i miei fianchi più enormi di quanto già lo fossero!
Poi dei merdosi jeans, che manco erano decenti.
Ero lo schifo in persona.
Poi con quel trucco da clown.
E quelle sopracciglia truccate ahaha. Bah.

Mi bastava una linea di eyeliner,sinceramente.

Io amo vestirmi da maschiaccio, merda.
Amo le magliette normali, nere!
I leggins neri.

Mi sentivo troppo in disagio.
Jessica e Lucia continuavano a ripetermi che non ero male, e che stavo proprio bene.

Ma non ci credevo molto.

Salii in macchina e andammo a prendere il ragazzo di Jessica(?) 

Lui non lo conoscevo ancora.
Me lo presentarono.
È abbastanza timido. Beh, come me.
Jessica mi aveva accennato che gli piacevano i Doors. Bene.

E vabbe.

Arrivammo a S. Antonio.
Lì mi sentii profondamente stranita.
Era strapieno di gente.
Passammo davanti a quella folla.
Poi ci fermammo in un punto dove era pieno di amici di Jessica, Lucia etc.

'vabbè dai, non è niente.' Pensai.

Ragazzi, lei è Orchidea" disse Lucia.

Mi presento' a una marea di gente.
Strinsi la mano a tutti.
Beh, mi disse troppi nomi per ricordarmeli in quel momento.

C'era un tipo che mi colpi all'istante.
Cioè a prima vista.
Aw.

Vabbè.

Strinsi la mano anche a lui. Gnaw.

Poi comunque, andammo a mangiare un gelato etc.
Mi sentivo bene in fondo.
Tutti sembravano contenti di conoscere la cugina di Lucia e Jessica.
Ahaha.  Bho.
Erano piuttosto carini con me.

Poi non ricordo precisamente cosa accadde dopo.

Niente di particolare...

Feci discorsi molto profondi con mia cugina Lucia.
Discorsi sulla vita, sulla mia vita etc. Ahahah.

Dopodiché, andammo a casa verso le tre di mattina se ricordo bene.

Uscii altre volte poi di sera.
Sempre con loro.
Ormai era un'abitudine.

Mi divertivo.

Ricordo la notte bianca.
La notte bianca lì è una favola.
Fino alle 6 di mattina tutta la gente del posto è sveglia.
Una marea di gente, spettacoli, concertini e tanto altro.

Mi preparai e Uscii solo con Jessica quella sera, siccome Lucia lavorava al bar.
All'inizio mi annoiai molto, anche perché Jessica era impegnata a parlare con una sua amica.
Io me ne stavo lì, insieme al suo gruppetto,  che mi disperavo e volevo tornarmene a casa, nonostante la bellissima festa, le luci, la gente, i concerti.
Passo' davanti a me un ragazzo che attirò la mia attenzione.
Capelli lunghissimissimi. Neri.
Pentacoli e croci rovesciate al collo.
Gnaw.
Un satanista, probabilmente.
Un tipo spaventoso ed inquietante,ma comunque bello.
Amo i tizi strani, insomma... Particolari.

Restai tipo a bocca aperta quando mi passo' davanti.

Comunque poi arrivo' Vincenzo a rallegrarmi.
Mi offrì una birra, non so perché abbia fatto questo gran gesto ahaha. Mbho.
Poi qualcuno me ne comprò un altra ma non ricordo chi fosse questo tipo. XD

'ascolti i System of A down.?' mi chiese un amico di mia cug.

'Sii! Li amo.'

'Grande! Che ascolti? '

Gli dissi le canzoni che più amavo.

Mi portò di nascosto insieme ad altri amici di Jessica, ma senza di lei, in un posto.
Un vicoletto.
E disse agli altri che dovevano passarmi l' erba.
Perché sapeva che fumavo erba. Così, abbiamo fumato tutti assieme. Là seduti.
Vincenzo era accanto a me.
Non so come ma ci ritrovammo troppo vicini e mano per mano. O.o
Ero Fatta credo, questo contribuì a lasciarmi andare.
Non successe nulla, perché poi se ne andò via.
Qualcuno lo aveva chiamato per andare non so dove.
E mia cugina venne a prendermi.
Si fecero tipo le cinque di mattina.
Ero quasi stanca.
E avevo poco sonno.
Con mia cugina e gli altri.
Andammo ad un bar.
Ci sedemmo fuori.
Loro si presero un kebab, io nulla perché non avevo fame,credo.
Lì ritrovai Vincenzo.
Però non era seduto accanto a me. Anzi un po' più in là...
Notai che spesso i nostri sguardi si incrociavano.
Non parlammo più quella sera.
Ero troppo sfinita. Non ragionavo più.
Tornammo alle sei di mattina.
Ci accompagnò Pierluigi,il ragazzo di Jessica,nonostante fosse super ubriaco. (?)
Lui quando beve fa morire dal ridere perche combina troppi casini. Hahaah. Diventa l'opposto di come è veramente.

Quando tornai a casa mi son buttata sul letto e ho dormito tanto tanto.

Diario Di Una Metallara.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora