L'aria fredda e il venticello fastidioso che arieggiavano tra le strade del Queens erano abbastanza fastidiose quella sera,provocavano pelle d'oca alle mie gambe che erano coperte soltanto da un pantaloncino di jeans chiaro,ma fortunatamente le spalle erano riveste dal solito chiodo di pelle che avevo da un po' e i capelli lunghi aiutavano la situazione riscaldando il mio collo.
I polsi erano appoggiati sul balconcino mentre le dita giocavano con la sigaretta tra di esse,che faceva fretta a spegnersi per colpa del vento.
"Me ne passeresti una? Ho perso il mio pacchetto fra tutto quel casino" una voce mi distrasse dai miei pensieri abbastanza disconnessi,sia dall'alcool che per la stanchezza .
Ancora girata di schiena,presi il pacchetto di paglie dalla tasca sfilandone una con l'accendino,ancora non sapendo chi me l'avesse chiesta.
"In che senso Peter Parker mi ha appena chiesto una sigaretta? Wow ragazzino,stai prendendo brutte strade?"sbottai sorpresa dal ragazzo difronte a me,non essendomi mai aspettata il secchione timido di tutti i miei corsi chiedermi una cosa del genere.
" Sei sempre così simpatica,comunque fumo da un po'..niente di nuovo" inspirò,dopo averla accesa,incavando le guance inclinando di un po' la testa per poi sbuffare il fumo.
"Come mai qui? Tu e i tuoi amichetti avete finito di giocare con i lego?"amavo stuzzicare quel ragazzo,era così impacciato e introverso che ti faceva voglia di metterlo in soggezione in qualunque momento solo per vedere le sue guance colorarsi di rosso e mordersi il labbro imbarazzato.
"Avevamo voglia di cambiare"fece le spallucce disinvolto continuando ad aspirare fumo dalla sua paglia. Quella sera però il sedicenne impacciato che indossava magliette strambe e le camicie a quadretti sembrava essere sparito dando vita ad un ragazzo più sicuro di se.
"Sembri diverso" non potetti non dar voce ai miei pensieri,ero intrigata da questo suo cambiamento.
"In che senso?" Mi guardò confuso,aggrottando le sopracciglia,non capendo a cosa mi riferissi.
"Non sembri il solito Parker,sembri più sicuro di te stesso" le nostre sigarette erano finite da un po' ed ora anche lui aveva i gomiti appoggiati al balcone.
"Ehm io ho solo-" non fece tempo a rispondermi che il suo cellulare squillò. Lo prese dalla tasca e il nome di un certo "Happy" apparve sullo schermo.
Mormorò un "scusami" e rispose al telefono.
"Hey Happy,ciao sapevo che mi avresti chiamato,scusa il trambusto ma sono ad una festa" la sua faccia da emozionata si trasformò in preoccupata,dopo aver sentito le parole dall'altra parte dello schermo.
"Merda amico vado subito,si si scusa per la parolaccia Happy,a dopo ciao"Ripose il telefono in modo frettoloso,pero poi girarsi verso la mia direzione.
"Ehm io adesso devo proprio andare Jade,scusami e grazie per la sigaretta..e per il complimento?non lo so" sorrise imbarazzato portando una mano dietro la nuca,per poi fare per andarsene.
"Non era un complimento Parker,solo un osservazione" gli urlai dietro,si girò un ultima volta sorridendomi per poi immischiarsi nella folla.
"Okay,ho veramente bisogno di bere" rientrai anche io nel locale,l'odore di chiuso e di alcool mi invase le narici facendomi sorridere.
Tutto in quella casa straripava di alcool,ragazzi ubriachi e ragazze moleste.
Amavo questo tipo di feste,ma non sopportavo i tipi che le organizzavano.
Ricconi e viziati ,i tipi dell'ultimo anno,che pensavano di poter risolvere i loro problemi ubriacandosi.Mi diressi verso la cucina barcollando,perché ormai l'alcool annebbiava completamente i miei pensieri.
guardai le diverse bottiglie che si trovavano sull'enorme tavolo,qualcuna vuota e qualcuna no,ne presi una a caso e bevvi qualche sorso.
"Che merda" la posai di nuovo sul tavolo facendo finta che il fatto non fosse il mio,decidendo poi di dirigermi verso la folla.
La musica spaccava i timpani e i corpi si strusciavano insistentemente tra di loro.
Mi unii a loro,iniziando a muovervi a ritmo di musica.Delle mani si posero sui miei fianchi,facendomi sogghignare.
Mi girai trovando davanti a me un ragazzo abbastanza alto,capelli chiari e con un sorriso niente male.Iniziammo a ballare sempre in modo più spinto,sempre più vicina al mio obbiettivo.
Passai le mie mani sul suo corpo,dalle spalle ai pettorali per poi alle tasche del suo jeans.Feci sfiorare le nostre labbra per poi allontanarmi da lui che era più che deluso,ma lasciandogli un occhiolino.
Corsi verso l'uscita del locale,pregando che non si accorgesse che gli avevo appena fottuto il portafoglio.
Arrivai fuori e il vento mi taglio la faccia,facendomi rabbrividire come prima.
Rigirai tra le mani il portafoglio marroncino,non pensandoci due volte per aprirlo.Misi i €250 che c'erano all'interno nella mia tasca,più che contenta.
"Jasper Walker" era il nome trascritto sulla carta di identità insieme al fatto che avesse 21 anni,pesasse 82kg e fosse alto 1.83."Cazzone" mormorai buttando il tutto nel cassonetto che si trovava davanti al locale,per poi correre verso casa.
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Favorite Crime | Peter Parker
Fanfiction"I supereroi non dovrebbero amare i cattivi,lo sai,mh?è illegale" "Se è così allora,correrò il rischio. sei assolutamente il mio crimine preferito" Ps: storia scritta per puro divertimento,come passatempo quando le lezioni a scuola mi annoiano e non...