• XXVII •

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•Composure 27•
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Jimin non sapendo cosa dire distoglie lo sguardo, sentendolo necessario.

Jimin si rannicchiato su sé stesso, ha gli occhi puntati verso il marciapiede mentre Taehyung tiene Jungkook tra le sue braccia. Non ha la più pallida idea di quando Taehyung l'abbia lasciato per stare accanto a Jungkook, né quando il calore corporale di egli l'abbia lasciato. Il comando Alpha era stato quasi una liberazione, svincolandolo da ogni responsabilità per le sue azioni, per le sue parole. Quel livello di controllo terrorizzava Jimin e forse, lo fa ancora, ma in questa situazione è grato di non aver dovuto assistere al viso di Jungkook mentre veniva a sapere della verità. Non aveva dovuto dare riguardo alle conseguenze né sentirsi abbandonato quando Taehyung l'ha lasciato.

Jimin stringe le labbra mentre il sole continua a tramontare, nascondendosi dietro gli alberi. La griglia era quasi pronta e il suo odore nascondeva qualsiasi traccia di menta e mela. Presto il branco sarò là fuori, e c'è la possibilità che Jungkook avendo fatto due più due sulla relazione tra Taehyung e Jimin spifferi il suo segreto al branco. In quel caso, cosa succederà?

"Mi dispiace tanto..." Jungkook sussurra. È a malapena udibile a Jimin, ma si sforza comunque di guardare il più giovane. Taehyung sta sussurrando dolcemente all'orecchio di Jungkook, i suoi feromoni di conforto avvolgono l'omega fino a far ingelosire Jimin. Non è così che Jimin aveva immaginato la sua confessione, avrebbe voluto portare Jungkook in un posto più privato, un posto dove Jimin potesse davvero scusarsi per averlo deluso. A dire il vero, è un miracolo che il resto del branco non si sia accorto di loro ne sia venuto ad investigare la situazione.

"Mi dispiace..." Jungkook lo dice di nuovo, e questa volta Jimin sente che forse non sta parlando con lui.

Ci sono molte cose di cui Jimin vuole parlare con Jungkook, molte cose che devono essere dette. Ma per ora, tutto quello che fa è fare un sorriso amaro, riportando gli occhi sul marciapiede mentre cerca di reprimere la sua gelosia. Da quando Taehyung ha cominciato a mostrargli gentilezza, Jimin si è sentito confuso riguardo ai suoi sentimenti per l'Alpha, incerto se quello che voleva fosse istintivo o qualcosa di più. Il collo gli fa male da dove erano state le mani di Jungkook, le sue mani congelate dal freddo nonostante il fuoco e la stufa.

"Non sono arrabbiato con te, Kookie", dice Taehyung a bassa voce. È come se Jimin fosse stato completamente escluso dalla conversazione, i muri lo bloccano, ricordandogli che Taehyung non è suo, che non è mai stato suo. Cerca di sedersi più composto, di aprirsi dalla posizione ingobbita in cui è stato seduto, ma lo farebbe sentire troppo vulnerabile.

"Dovremmo parlare tutti insieme... presto... quando il resto del branco non è qui". Le parole dell'Alpha sono gentili, come se si trattasse di persuadere un animale ferito a uscire dal suo nascondiglio. Sembrano funzionare, Jungkook annuisce mentre Taehyung comincia ad asciugarsi le lacrime dal viso. Il suo profumo di mela è molto più forte ora, ma è ancora un po' aspro, anche sopra l'audace profumo di una griglia finalmente riscaldata.

Jimin si china di nuovo, i gomiti premono sulle ginocchia mentre le ultime tracce del comando svaniscono dalla sua mente. Senza nemmeno il più sottile velo di nebbia, è troppo consapevole dei due seduti a un paio di metri di distanza, è troppo consapevole di ciò che gli manca. L'Omega abbassa di nuovo lo sguardo quando Jungkook comincia davvero a calmarsi. Sta tremando da un po' e anche se Jimin era stato cauto sul comportamento di Taehyung prima, ora può vedere chiaramente l'amore che l'Alpha ha per Jungkook, e l'amore che Jungkook ha per Taehyung.

Probabilmente è arrabbiato perché ha di nuovo Taehyung, perché Jimin non ha preso l'unica cosa buona che gli è rimasta. O forse è sconvolto perché ha capito che ha quasi perso Tae per Jimin per un motivo completamente diverso. Jimin non conosce Jungkook, non veramente, ma si sente comunque in colpa per il modo in cui si è attaccato all'Alpha e il senso di colpa è più pesante di una palla da bowling nel suo stomaco.

Composure | YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora