Capitolo 2

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"Sei veramente bellissima" mi disse,io non dissi nulla arrossì solo.
Salimmo sul motorino,per tutto il tragitto non dissi una parola,ero in imbarazzo,non sapevo che pensare,fortunatamente poco dopo ci trovammo fuori ad un bar,scendemmo e entrammo.
Il locale era molto carino,aveva i tavolini di legno neri,le sedie erano bianche e molto comode,c'erano tutte luci intorno,non ero mai stata qui,però mi piaceva già tanto.
Si avvicinò la cameriera,"Buonasera,cosa volete?" disse lei,"un caffè" risposi,"anche io"disse Marco.
La cameriera acconsentì e se ne andò,la situazione stava diventando sempre più imbarazzante,finalmente iniziò a parlare:"Non pensavo tu fossi così bella,di solito è il contrario" e rise,dio mio quanto era stronzo,sapeva che sarei andata su tutte le furie,in realtà io ero veramente offesa,però feci l'indifferente,"visto?Posso essere sorprendere" dissi con molta calma,con uno dei miei sguardi competitori,lui sorpreso dalla risposta cambio discorso,"allora sei fidanzata?"disse,ero letteralmente stupita,non mi aspettavo questa domanda,perché voleva saperlo?
'Forse è solo curioso' mi esclamò la mia vocina interiore.
"No,non sono fidanzata,e sinceramente non mi dispiace" esclamai,facendogli capire che volevo stare sola,che non ero pronta ad impegnarmi.
L'ultima volta che mi sono fidanzata quel coglione mi spezzò il cuore,è oramai non credevo più nell'amore,infondo tutto prima o poi finisce.
"Ah,bene.Nemmeno io" disse,con un leggero sorrisino.
Per fortuna quella conversazione così strana fu stroncata dalla cameriera che ci portò i due caffè.
Finimmo tutti e due di bere il caffè,lui iniziò a parlarmi dei suoi hobby,di quello che faceva di solito,non so perché ma la situazione si ribaltò divenne una conversazione piacevole,e qualche volta mi compariva anche un leggero sorriso sulle labbra.
All'improvviso si alzò si avvicinò a me e mi presa la mano,mi alzai di scatto e lo seguii.
Mi portò fuori dal bar e l'improvviso non so perché,non so nemmeno come ha fatto mi trovai stretta al suo corso,come le sue mani sul mio fianco che mi attiravano a lui.
Ho cazzo,so cosa voleva fare,stava cercando di baciarmi.
Improvvisamente sentii una delle sue mani scendermi verso il didietro,al quel punto non ci vedo più,gli do una spinta allontanandolo da me,"sei un coglione di merda.Per chi mi hai preso ne?Per una delle tue tante puttanelle?"urlai,e quelle parole uscirono dalla mia bocca prima che me ne accorgessi.
Lui rimase senza parole,non sapeva che dirmi.
Quel coglione ma con chi credeva di avere a che fare?
Ora avevo la risposta alla mia domanda,che scema sono stata,sapevo che aveva qualcosa in mente,che dietro tutta quella dolcezza c'era qualcosa di strano.
Questo voleva,raggiungere i suoi obbiettivi.
"Ma io non..",non gli feci finire nemmeno la frase,"non mi rivolgere più la parola,questa volta l'hai fatta grossa"urlai,subito dopo quelle parole mi incamminai verso casa,per fortuna lui capì e non mi seguì,ne cerco di fermarmi.
Ero arrabbiata,arrabbiata con me stessa,con lui,sapevo che non dovevo accettare,sapevo tutto!
Piansi tutto il tempo,ricordando quel gesto che per molti può sembrare normale ma che a me dava tanto fastidio.
Arrivai a casa e senza farmi vedere salii subito in stanza,non volevo che i miei genitori mi vedessero piangere,mi avrebbero fatto mille domande e non avevo proprio voglia di rispondergli.
Subito mi spogliai e mi misi il pigiama,non avevo voglia di fare nulla,volevo solo dormire e dimenticare quella scena.

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