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Pov's Anthony.
Mi sveglio con la luce del sole che mi acceca.
Cerco di alzarmi dal letto ma non riesco perché sono circondato dalle braccia della piccola Mia,che dorme tranquilla.
Mi soffermo a guardarla,é stupenda.
Passerei tutta la vita insieme a lei,la amo e voglio sposarla. So che ancora é presto per dire queste cose ma,il cuore mi suggerisce così.
So anche che devo aspettarla,non devo pensare solo a me,ha bisogno del suo tempo e io non voglio pretendere troppo.
Le accarezzo il viso e l'abbraccio proprio come un bambino abbraccia il suo pupazzo preferito. Ho paura. Ho paura di perderla,di farle del male. Non voglio tutto questo ma lei é così fragile,come un fiore delicato.

M: uhm.....giorno....perché mi guardi così?ho qualcosa che non va?
A: sei troppo perfetta cucciola mia.
M: uffaaa,la smetti? Perché mi vuoi fare diventare un peperone?

A: sono buoni i peperoni ahah.
M: si,hai ragione ahah. A proposito di peperoni,ho fame che mangiamo?

A: ehm,non lo so ahah.
M: voglio i peperoni!
A: e così sia! ahah.

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Pov's Mia.
M: Katia scendi a mangiare!
....... Katia?
Salgo le scale e vedo Katia ancora a letto.
M: hey scoiattola che hai? Ma stai scottando! Vado a prendere il termometro.
K: ho sete..
M: si ora ti porto un pò d'acqua.

Scendo le scale e vado nel bagno della zia Elena a prendere ciò che mi serve.
Prendo la sedia e mi arrampico per prendere la valigetta del pronto soccorso ma perdo l'equilibrio e sbatto la testa non so dove.
La testa mi gira,sento l'odore amaro del sangue,e Anthony che dice qualcosa,ma non capisco.
Cado in un sonno profondo.

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Pov's Anthony.
Oddio,ho trovato la mia piccola Mia per terra con una grande macchia di sangue sul pavimento. Perché a lei,perché non a me?
Ho chiamato il 113,sono schoccato.
L'anno portata in ospedale,non posso lasciare Katia da sola,devo contattare la zia.

E: pronto?

A: pronto,lei é la zia di Mia,zia Elena?

E: si,con chi ho il priacere di parlare?

A: sono il ragazzo di Mia...ci conosciamo da tanto tempo...mi dispiace non ero con lei in quel preciso istante. lei stava prendendo il termometro per misurare la frebbre a Katia...

E: continui la prego.

A: ...é salita su una sedia e..uhg..mi scusi,....ha sbattuto la testa,io ho chiamato il 113.

E: oh dio santo! La mia piccola Mia! va bene grazie per tutto quello che ha fatto per lei...ora..mi scusi un secondo....ugn..la richiamerò se saprò qualcosa.

Fine chiamata.

Da un ora circa cammino avanti e indietro fuori dalla stanza di Katia in attesa di una chiamata da parte della zia Elena o se Katia ha bisogno di qualcosa.
Niente,silenzio.
Il silenzio mi sta mangiando internamente,non ce la faccio più!
Decido di chiamare io la zia Elena,mi fermo quando sento il rumore della porta che si apre.
Mi precipito verso la porta in attesa di sapere.
A: lei é la signora Elena? Io sono Anthony,quello con cui ha parlato un ora fa. Come sta Mia,ha sue notizie?

E: sei un caro ragazzo,non so se Mia ti ha detto che sono un'ifermiera,ho controllato la sua cartella,ha preso una bella botta.

A: come sta?

E: non bene,non male. Nel senso che ha sbattuto molto forte,ma non é nulla di grave,almeno,dovremmo fare degli accertamenti. Se vuoi puoi andare a vederla,ci penso io a Katia. Grazie.

Finalmente posso vederla! Dopo ore che sembravano anni. Io non permetterò mai più che ti accada nulla di simile. Ti amo.

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Salve gente,come va?
Eccoci quà,vi sono mancata?
Beh,non so che dire...ciau!
Bacioni,la vostra Emy.❤

AIUTAMI,SALVAMI,AMAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora