CAPITOLO 4: 777

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Tre cifre...777...tre 7...tre semplici 7 uno dopo l'altro.

<<777 qual è l'emergenza? Come posso aiutare?>>

Il battito cardiaco di Dana iniziò ad accelerare improvvisamente, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.
<<Pronto? C'è qualcuno?>>
<<Ciao, sono Dana e mi trovo alla cima del monte Nice View e davanti a me c'è un corpo, un cadavere a dir la verità. Non dà segni vitali. L'ho trovato appena sono arrivata, un minuto prima di chiamare>> disse mentendo <<per favore mandate qualcuno>>
<<Va bene, avrei bisogno però delle vostre coordinate ge->>
<<11°33'27"N / 89°60'66"E>> le disse velocemente senza lasciar finire l'operatrice.
<<I soccorsi arriveranno il prima possibile. Grazie della chiamata Dana>> e quest'ultima chiuse la chiamata.

Panico...solo quello c'era dentro di lei.
Furono minuti intensi quelli passati ad aspettare i soccorsi, i quali non tardarono ad arrivare con l'elicottero sul monte.

I soccorritori pensarono subito al corpo di Jasper, lo presero e lo portarono sull'elicottero. Dana era indecisa se salire con loro o no, una parte di lei voleva, una grande parte voleva, il 99% di lei voleva, ma quell'1% non voleva, aveva paura. La ragazza si perse completamente nei suoi pensieri quando una voce la risvegliò <<Devi essere Dana, vieni sali!!>> le disse uno dei tre soccorritori, Kendall, origini tedesche, biondo occhi azzurri, quasi sicuramente il più corteggiato nel suo corso.
La ragazza non se lo fece ripetere due volte e salì immediatamente.

Strano ma vero i minuti passati su quell'elicottero furono i minuti più tranquilli per Diana nell'arco di tre giorni, Kendall non fece altro che raccontare fatti divertenti e imbarazzanti sulla sua vita alla donna per non farla stare in pensiero
<<Nono è assurdo>> ripeté Diana tra un risata e l'altra
<<Mi devi credere, nn sto scherzando>>
<<Tu? Pipí in una zucca enorme a tre anni? Nahh ma per favoree>>
<<Siii, okay so che può sembrare una barzelletta sul momento>> disse il ragazzo
<<Lo è>> lo interruppe Dana
<<Nono e assolutamente no>> disse Kendall ridendo <<è tutto vero, credimi, vero ragazzi?" Chiese agli altri due soccorritori
<<Avete finito di flirtare e date una mano a Luke?>> disse nervosamente Eduardo, l'autista, il più grande dei tre; alto, moro con un tatuaggio su tutto il braccio, diffidente e sempre con il broncio.
Luke, biondino e timidino era solo al primo anno, era ancora una matricola e aveva bisogno di una mano ad assicurarsi che Jasper stesse bene.
Kendall si avvicinò al ragazzetto e diede un'occhiata <<Però, hai fatto tutto quello che serviva, bravo Luke>> gli disse dandogli una pacca sulla spalla. La matricola fece un sorrisetto timido.

Una volta arrivati in ospedale Luke e Kendall portarono Jasper dentro l'edificio mentre Dana rimase sull'elicottero con Eduardo.
<<Ci vediamo dopo>> le disse Kendall con un occhiolino prima di allontanarsi e entrare in ospedale.

<<Tu lo sapevi vero?>>
<<Sapevo cosa?>>
<<Avanti Dana, non mentirmi>>
<<Non capisco a cosa tu ti stia riferendo>>
<<Sapevi che è vivo>>
<<Cosa?>>
<<Sapevi che era vivo e hai voluto chiamare lo stesso...perchè?>>

...

Panico nuovamente, cosa gli avrebbe potuto dire? La verità? Ci avrebbe creduto? Avrebbe chiamato la polizia?

Troppe ma troppe domande, o meglio, paranoie, bombardarono la mente della donna, quando una voce la risvegliò
<<Dana vieni a vedere Jasper, è sveglio!!>> le iniziò ad urlare Kendall correndo verso l'elicottero e porgendole la mando destra per aiutarla a scendere dall'elicottero; Eduardo non disse nulla e rimase in silenzio, o meglio impassibile, a guardare la scena, voleva delle risposte e sicuramente non se le sarebbe fatte sfuggire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06 ⏰

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Sucked in - Risucchiata Dal Proprio DonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora