|Capitolo 3 La stupidità non è una malattia| |

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Emma 's pov
Credo di aver metabolizzato ciò che ho visto. La mamma fa parte dei nemici e noi scapperemo da loro. Dobbiamo vedere assolutamente cosa si trova fuori dal cancelletto. Oggi diremo tutto anche a Don e Ghilda. Non so come la prenderà Don ,era molto legato a Connie. Abbiamo dato loro appuntamento questa sera nella biblioteca dell'orfanotrofio.
"Don ,Ghilda finalmente siete arrivati" disse Norman.
"Cosa volevate dirci?" Disse Don chiudendo la porta della libreria.
"Dobbiamo dirvi una cosa importante ,anzi direi molto importante" dissi io.
"Parlate ,non lasciatevi sulle spine allora" disse Ghilda sedendosi accanto a me ,mente Don ,T/N e Ray restarono in piedi.
"Non siamo in un orfanotrofio e quelle che la mamma chiama famiglie ,in realtà sono clienti. Noi siamo solo del -del......del bestiame" disse T/N con lo sguardo vuoto.
Don e Ghilda si misero a ridere.
"Chi vel'ha raccontata questa cazzata!?" Chiese Don.
"Non è uno scherzo" disse Ray.
"Non può essere vero, altrimenti Connie-" disse Don un po' alterato.
"Don ,mi dispiace " disse T/N.
"NO ,NON È VERO SONO SOLO CAZZATE" disse Don sferrando un pugno al muro.
"Don è così ,accettalo" disse T/N.
"IO NON TI CREDO ,SEI UNA BUGIARDA" disse con le lacrime agli occhi e dando un pugno a T/N. Ray lo prese per il colletto e lo strinse verso una delle librerie.
"Non toccarla mai più "disse con voce cupa. T/N era ferma ,con gli occhi sgranati e l'espressione sempre più vuota. Mi alzai ad abbracciarla.
"Stai bene?" Chiesi. Le incominciò ad uscire il sangue dal naso e Ray lasciò cadere Don al suolo.
"La porto in infermeria" disse trascinando la ragazza per il polso. Ghilda invece si piegò su Don.
"Ti sei fatto male?" Chiese. Don si alzò e uscì dall'infermeria seguito da Ghilda. Chissà come sta T/N ,la reazione di Don è stata esagerata.

Ray 's pov
"Devi averla presa bene la botta ,non è vero Ray?" Chiese la mamma mentre stava curando la guancia di T/N. Ci ha visti in mezzo al corridoio e ci ha seguiti fino in infermeria ,ho dovuto mentirle ,dicendo che la c/c era caduta e aveva sbattuto vicino a una delle librerie.
"Si ,l'ho vista cadere credo si sia fatta male" dissi indifferente. La mamma mise un cerotto quadrato a T/N e le diede un bacio sulla fronte.
"Tornate a dormire e non fermatevi in libreria o domani avrete sonno e sarete troppo stanchi per giocare ad acchiapparella" disse la donna. Io presi per mano T/N.
"Buona notte mamma" disse T/N.
"Notte anche a voi" disse la donna girandosi. Si sarà accorta che Norman ,Emma e T/N l'hanno seguita ieri? Tirai T/N per un polso ,portandola nel dormitorio ,dove trovammo Don e Ghilda svegli ad aspettarci. Mentre il resto dei bambini erano addormentati.
"Scusa Ray" disse Don abbassando lo sguardo. Ero davvero arrabbiato aveva fatto del male ad T/N. Lo squadrai da capo a piedi e solo dopo qualche secondo si accorse della presenza della ragazza dietro di me che si toccava dolorante la guancia.
"T/N mi dispiace ,ti ho fatta male?" Chiese Don facendo un passo avanti.
"N-non preoccuparti ,sto bene. Se non vi dispiace preferirei andare a dormire" disse lei andando verso il suo letto. Norman e Emma entrarono dalla porta di quercia. E andarono da T/N facendomi un cenno col capo.
"Non osare toccarla ,mai più" disi freddo ,riferendomi a Don. Andai anche io da T/N che si era rannicchiata sotto le lenzuola bianche.
"T/N cos'hai?" Chiese Emma.
"Nulla" disse lei con la voce ovattata. Mi sedetti sul suo letto. E mi abbassai un po' verso di lei.
"Vuoi che ti abbraccio?". Chiesi sottovoce alla ragazza che mi guardò e mi sorrise.
"Grazie Ray" disse abbracciandomi. Io ricambiai l'abbraccio. Era una persona molto importante per me ,come Norman e Emma. Sapere però che potrebbe essere spedita da un momento all'altro ,mi fa sentire male. Come se avessi paura.
"SHIP" disse Emma a gran fiato.
"Zitta" disse T/N staccandosi e facendo la linguaccia a Emma.
"Ecco la T/N che conosciamo" dissi ,iniziai a farle il solletico. Soffriva il solletico in una maniera pazzesca. Emma e Norman si aggiunsero a noi. Era da tanto che non giocavano così ,come quel giorno d'estate in cui T/N si era presa la febbre. Solo lei potrebbe prendersi la febbre in estate.
Flashback
"T/NNNNNNN" urlò Emma.
"Emma sai che T/N sta male ,lasciala stare ora" disse la mamma ,aprendo la porta. Io e Emma ci intrufolammo dentro ,mentre Norman distraeva la mamma.
"T/N come stai?" Chiese Emma.
"Andate via ,vi prendete la febbre così" disse la c/c.
"Ma che ? Ray ha detto che io non me la posso prendere" disse Emma.
"È dimostrato che la stupidità non è una malattia" dissi io. Mentre l'ammalata si mise a ridere a crepapelle.
Fine flashback
"Credo che dovremo andare a letto ora" disse Norman appena finito di ridere. Io annuii.
"Notte ragazzi" dissi.
"Notte Ray ,Notte Emma ,Notte Norman" ci salutò uno ad uno T/N.
"Buona notte" dissero Emma e Norman all'unisolo.

Angolo scrittrice
Ed ecco una Emma rigorosamente disegnata da me in person-✨

TI PORTERÒ VIA CON ME (Ray x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora