Nico - Amici

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Devo ammetterlo, Will Solace era contemporaneamente uno degli esseri più fastidiosi e sorridenti dell'universo. Però stavo iniziando a... come dire... sopportarlo. In realtà, iniziavo ad apprezzare la sua compagnia. Mi aveva fatto conoscere i suoi amici: Percy, Annabeth, Jason, Piper, Leo, Reyna e Frank. Erano fastidiosamente allegri e rumorosi, però ammetto che erano sopportabili.

Quel giorno avevamo appena finito la lezione di storia quando Will mi si avvicinò.

-Ehi, Death Boy!

-Ciao, Will.

Lo salutai con poco entusiasmo, ma in realtà ero felice di vederlo. Come sempre, del resto. Ci avviammo verso la mensa, dove c'era la solita confusione. Io mi diressi verso il tavolo che usavo ogni giorno ovviamente da solo, quando Will mi prese un polso.

-Nico, ti va di mangiare con noi?

CHE????!!! Io, Nico Di Angelo, mangiare con i ragazzi popolari? Ma stiamo scherzando?!

-Ehm... Non lo so... In realtà...

Will prese la mia esitazione come un sì e mi trascinò di peso fino al tavolo con i suoi amici.

-Ehi, ciao Nico!!!

Quello che mi aveva appena salutato era Percy, un ragazzo con gli occhi verdi mare e i capelli neri. Carino, ma... Non il mio tipo. E poi aveva una ragazza. Il "mio tipo" invece mi buttò su una sedia e si sedette accanto a me. Appena mi vide, Leo si alzò e si esibì in un goffo inchino.

-Signore e signori, oggi il grande Nico Di Angelo ci degna della sua presenza, inchinatevi al cospetto del Signore delle ombre!

-Chiudi quella fogna, Valdez!- sbottai, diventando rosso come un peperone e mettendomi una mano in faccia. Quel fastidioso ragazzo latineggiante rompeva un po' troppo, per i miei gusti.

 Leo rise e si risedette e in quel momento come non mai mi venne voglia di tirargli un pugno in quella faccia da deficiente. Piper sorrise, ma gli diede un colpo nelle costole col gomito.

-Hai sentito Nico, Valdez. Statti un poco zitto.

Il latino le fece la linguaccia e fece la faccia offesa prima di scoppiare a ridere di nuovo. Questa volta tutti lo ignorarono, per passare a parlare di argomenti futili. Non prestai molta attenzione a quello che dicevano, finché Percy non disse:-Ho sentito che Drew Tananka da una festa, voi ci andate?

Guardai Will e notai che si era visibilmente irrigidito. Aveva uno sguardo strano, che non avevo mai visto su di lui. I suoi occhi erano socchiusi e un'angolo della bocca era storto, rivolto verso il basso in un misto di disgusto e rabbia. Aveva le sopracciglia leggermente aggrottate. Subito, però si riscosse e si voltò verso Percy, cioè nella direzione opposta alla mia.

-No. 

Jason sembrava stranito:-Perché?

-No e basta.

La voce di Will era ferma, nonostante sembrasse rilassato. Io sapevo perché non voleva andare alla festa di quella gallina e approvavo quella scelta. Drew non meritava Will, nemmeno io in realtà, ma lei meno che mai. Will era troppo gentile, troppo simpatico, troppo dolce, troppo bello, troppo intelligente, troppo tutto.

"Nico! Cosa. Stai. Pensando. Idiota. Ti avevo detto di non innamorarti di quell'affascinante biondino!"

Però in quel momento non lasciai che la mia coscienza mi travolgesse e scoccai uno sguardo assassino a Jason.

-Se non ci vuole andare non forzarlo, cretino.

Jason alzò le mani in segno di resa e Will mi guardò sorpreso. Io incrociai le braccia e mi strinsi nelle spalle, accasciandomi sullo schienale della sedia di plastica blu. 

Annabeth alzò le spalle e prese una mano a Percy:-Va be', voi fate quello che volete, noi ci andiamo. Comunque Drew non mi è mai piaciuta, è solo un'ochetta che sculetta troppo. 

A questa affermazione tutti scoppiarono a ridere, e vedere Will così allegro e sereno mi fece sorridere. E poi, Drew era proprio un'oca sculettante. Su queste note allegre ci mettemmo a mangiare e a (s)parlare di Drew e della sua combriccola di gallinelle sculettanti finché la campanella suonò e dovemmo rientrare in classe. 

Mentre ci avviavamo verso la classe di fisica, sentii qualcuno chiamarmi.

-Nico!

Mi girai, pronto ad insultarlo/a, ma appena vidi Will mi rilassai. Lui si mise una mano dietro il collo con un mezzo sorriso che accentuava una sola delle sue fossette.

-Senti, ti volevo ringraziare, per prima... Non so cosa mi sia preso, solo che quando parlano di Drew e di quella maledetta festa mi viene in mente per cui l'ho lasciata e... non è proprio bello.

Io ero perplesso:-E perché l'hai lasciata?

Lui si morse un labbro e sembrava agitato:-Non qui. Magari te lo dico dopo... 

All'improvviso la sua faccia si illuminò come se avesse avuto un'idea bellissima.

-Più tardi vuoi venire a casa mia? Dopo scuola. Se non vuoi fa niente...

Io lo interruppi:-Certo, fammi solo chiedere a mio padre.

Il suo sorriso si allargò e si allontanò piano camminando all'indietro e dicendo:-Okay, grande, allora vieni con me. Però non con l'autobus, poi ti faccio vedere. Ci vediamo dopo!

Lo seguii con lo sguardo e un sorrisetto nacque spontaneo sulla mia faccia.


spazio autrice

ehilà gente! non sono morta! yay! è solo che in questo periodo non ho molto tempo per scrivere e devo iniziare a prepararmi la tesina per gli esami di 3a media... in realtà non si dovrebbe fare, ma io la faccio lo stesso così poi me la studio per bene. COMUUUNQUE, stavo pensando di scrivere una fanfic sempre su solangelo ma ambientata ad Hogwarts... che ne dite? va be', mi dileguo, ci si sente!


bye, by Elena


Solo Con Te - ita solangelo fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora