Nico - Mostro

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Da qualche giorno era arrivato Novembre e io avevo passato Halloween con Will a guardare un film a casa sua. Lui si è rifiutato categoricamente di guardare "SCREAM" e mi ha costretto a guardare un film con Adam Sandler chiamato "Hubie Halloween" su Netflix.

Un film demenziale e stupido. 

Se non l'avete visto guardatelo.

Assolutamente.

Avevo finito per dormire da lui e rimanerci anche il giorno seguente. 

Alla fine nessuno del nostro gruppo di amici era andato alla festa di quella gallinella sculettante di nome Drew. Eravamo, invece, andati al MC tutti insieme, con grande felicità mia e rassegnazione da parte di Will. Io e lui eravamo seduti accanto e ogni volta che la sua gamba sfiorava la mia io arrossivo, ricevendo diversi sguardi eloquenti da Leo che, puntualmente, riceveva una gomitata da Piper. 

Comunque, quel giorno di inizio Novembre ero a scuola davanti al mio armadietto. Quel giorno Will era in infermeria per aiutare il medico scolastico e per ricevere crediti extra. Doveva starci ogni giorno per due ore, e quel giorno aveva quelle a cavallo della pausa pranzo. La prof di quell'ora mancava e io non avevo nulla da fare, quindi uscii da scuola. Mi andai a sedere in un angolino all'ombra in cui spesso mi mettevo con Will e mi misi gli auricolari. Le note di "Unholy" di Sam Smith riempivano il mio cervello mentre prendevo il bloc notes in cui conservavo i miei disegni che mi portavo sempre dietro.

La mia matita scorreva agilmente sulla carta ruvida e in una mezz'oretta circa un viso conosciuto prese forma sul foglio. Morbidi ricci contornavano un viso sorridente e piccole lentiggini sul naso rendevano quel Will di carta adorabile, ma niente in confronto all'originale. 

Sospirai. Anche se era bisessuale non voleva dire che gli piacevo. Ma se--

-Guarda un po' chi abbiamo qua? Quell'emo di Di Angelo!

Alzai gli occhi e mi tolsi un auricolare, confuso. Davanti a me si stagliava un ragazzo alto e sottile, con i capelli biondi che parevano spaghetti scotti e gli occhi azzurri e vacui. Somigliava vagamente a Will, ma lui era infinitamente più bello. Dietro quel biondo anemico vidi due ragazzi pompati con un ghigno poco rassicurante. 

-Ci conosciamo?- gli chiesi, nonostante avessi già una mezza idea di chi potesse essere.

Il biondo ossigenato si avvicinò a me piano:-Magari tu non sai chi sono, ma sono sicuro che lo scoprirai presto.- Abbassò la testa e vide il mio disegno di Will. Iniziai ad agitarmi, ma cercai di non darlo a vedere. Sorrise. Brutto segno.

-E questo cos'è?- prese il bloc notes e si allontanò. Nessuno tocca il mio bloc notes senza permesso. 

-Ridammelo.

-Se no che fai? Mi picchi?- mi alzai e cercai di buttarmi sopra di lui, ma quattro mani forti mi trattennero. Cercai di divincolarmi, ma senza successo.

Il biondo sfogliò il blocco e trovò un disegno di due ragazzi che si baciavano. Il problema era che questi due ragazzi somigliavano un po' troppo a me e a Will.

-Mi sa proprio che abbiamo un altro frocetto! Un altro come quell'idiota di mio cugino, quella sottospecie di persona nominata Will Solace.

-NON PROVARE NEMMENO AD INSULTARE WILL BRUTTO FIGLIO DI--

Un'altra mano si posò sulla mia bocca lasciandomi l'avambraccio sinistro. Continuai a muovermi con un'enorme voglia di dargli un pugno sul naso.

Chi era lui per insultare il MIO Will?

Il biondo buttò per terra il mio bloc notes e ci passò sopra con i piedi.

Quel bastardo!

Dalla tasca posteriore dei jeans prese un piccolo coltellino multiuso e lo aprì.

No. No. No. 

-Il mio nome, razza di mostro, è Ottaviano. Ricordatelo, perché ti farò passare le pene dell'Inferno.

Mi prese il braccio sinistro e mi alzò la manica. Nononononono--

-Questo è solo un avvertimento. Smettila di girare intorno a Solace come un cane e lascialo in pace. Non vogliamo che un mostro come te devii mio cugino. Non toccherai la mia famiglia con quelle tue sudicie mani da frocio.

!TW! SANGUE!

Detto ciò avvicinò il coltellino al mio braccio, troppo vicino alle vene.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime. 

Cercai di parlare, di dirgli "Okay, faccio tutto quello che vuoi, non farlo, ti prego, no...", ma la mano attutiva il suono. 

Appena la lama penetrò la pelle il dolore era così forte che urlai. O meglio, ci provai.

Poi, quando la mosse, mi si appannò la vista e svenni.

FINE TW 




spazio autrice

ehilà gente. tranquilli, non ho abbandonato la storia, ma ho solamente iniziato il liceo classico... sono passati solo due mesi e già voglio sp4rarmi!!!! porco crono. vabbè, non vi disturbo oltre, vi dico solo che ho altri... vediamo... tre capitoli già pronti, datemi solo il tempo di trascriverli (perché io, da brava studentessa, scrivo la storia mentre i prof spiegano :)) e siamo a posto. Va bene, addio!!

Bye, by Elena


Solo Con Te - ita solangelo fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora