"Ciao amore a dopo." Mi lasciò un bacio tra le labbra e uscì lasciandomi da sola a casa.
La solitudine, una sensazione che odiavo con tutto il mio cuore, cercavo solo tranquillità, ma stando da sola, non la trovavo affatto.
Non sempre quando hai la persona che ami è rosa e fiori, anzi molte volte vuoi scappare da essa per rimanere con se stessi e i propri problemi.Pochi giorni fa ho avuto difficoltà a condividere con Oakley i miei problemi, e lui stesso si arrabbiava incolpandomi del fatto che non mi fidavo di lui.
Sono stata innamorata veramente una sola volta, ed è finita male lasciandomi un trauma, che ancora oggi porto in spalla.Non voglio sminuire Oakley, anzi, lo amo con tutta me stessa.
Ma in questi ultimi giorni è strano, mi riempie di complimenti e non vuole più pubblicare nulla sui social con me. Non che la cosa mi turba o dispiaccia, ma questa situazione riempie la mia mente di domande.Scacciai questi pensieri dirigendomi in salotto, estraggo il telefono dalle tasche dei pantaloni e chiamo Zaccaria, dopo mesi che non sento la sua voce.
"Dimmi." Il suo tono freddo mi fece stringere il cuore.
"Volevo chiederti come stessi."
"Sto bene." Lo sentii sospirare. "Devo fare delle cose, mi lasci in pace?."
"Zac mi dispiace." Il silenzio calò. "Non volevo attaccarti in quel modo così crudo, sei molto importante per me, non voglio perderti, la tua mancanza mi sta distruggendo." Scoppiai in un pianto liberatorio e udii Zaccaria singhiozzare silenziosamente.
"Quando torni?." Mi chiede con una voce spezzata.
"Prossima settimana, o forse prima, Oakley è strano." Sospirai.
"Che sta facendo quel finocchio?." Rido al nomignolo che gli ha dato.
"Non mi dice più nulla, e se non mi apro con lui si incazza, non è più lo stesso."
"Kylie, non vorrei tirare conclusioni affrettate, anzi è solo una ipotesi, però quando i ragazzi si comportano così, è perché hanno fatto qualcosa che non dovevamo fare." Il mio cuore si fermò. "Come se ti avessero tradito, capisci?." Le gambe iniziarono a tremare e il respiro si fece pesante.
"Dimmi che non è così Zac, dimmelo."
"Bimba non lo so, è solo una mia teoria, sono maschio e noi quando facciamo i coglioni, ci comportiamo in questo modo per non dare sospetto."
"L'incubo sta ricominciando." Sussurro.
"Non dirlo nemmeno per scherzo, se scopro che ha fatto qualcosa lo ammazzo, e stavolta lo faccio sul serio."
"Grazie Zac, ma non c'è bisogno, ora guardo i voli per l'Italia e rimarrò con voi."
"Manchi a tutti, Sosa non si da pace."
"Mi è arrivata voce che nemmeno tu lo fai."
"Forse." Ridemmo entrambi e dopo minuti staccammo la chiamata.
Sono passate due ore da quando il mio ragazzo se ne andò per chiudere qualche pezzo in studio, ho tante domande da fargli.
"Ehi eccomi! Scusami amo sono passato a prendere il Mc." Appoggia la busta sul tavolo. "È successo qualcosa?." Mi guarda confuso.
"Dovrei chiederlo a te questo."
"In che senso scusa? Non ho fatto niente."
"Sei strano, non sei più lo stesso, cos'è successo? Dopo che siamo andati a ballare, sei completamente un'altra persona." Sputo il sacco, ma l'ansia mi divora. "Mi hai per caso tradito quando sei andato in bagno?." Lo fisso negli occhi e sbiancò.
"Ma che stai dicendo?!." Balbetta urlando.
"Tu mi hai tradito." Dissi con tono deluso.
"Come potrei."
"Mi hai ucciso anche tu." Camminai esterrefatta in camera, mentre lui mi fermava dai fianchi e usava parole senza un filo logico tra di loro. "Spostati, devo fare la valigia."
"No tu non te ne vai! Per favore ascoltami, ero ubriaco, non volevo."
"Non è una scusa, se vuoi bere lo fai con moderazione, io ti ho dato tutto, anche l'anima."
"Mi dispiace per favore perdonami."
"È finita, mi hai persa per sempre."
"No tu sei mia e non sarai di nessun altro." Mi spintona contro il muro. Il suo caldo respiro si scontrò contro le mie labbra, voleva far vincere di nuovo il sesso, ma questa volta non sarà così.
"Spostati o ti faccio male." Lo spinsi da me e in tempo zero mi arrivò uno schiaffo dritto in faccia.
Ero sconvolta, non me l'ho aspettavo da uno come lui, sto provando solo che disgusto in questo momento.