« Simone, significa che si sta nudi, senza vestiti l'uno di fronte all'altro »
Sì, mi sto tuffando nell'esperienza più imbarazzante della mia vita per un tuo capriccio. Ma andrà bene.
- - -
Che succederebbe...
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« Quindi, com'è andata? »
Laura era curiosa e eccitata, vedendo Simone ritirarsi un po' nel silenzio, un po' in un mezzo sorriso imbarazzato. Il ragazzo infilò le mani nelle tasche dei jeans, la felpa nera gli ricadeva addosso lunga. Simone teneva le gambe incrociate sul letto.
« È andata... come non mi aspettavo andasse » Simone rispose in modo molto vago. Laura gli diede un buffetto sul braccio. Simone si toccò il punto fingendo un 'ahia' che gli uscì malissimo.
« Dai, non essere così criptico, raccontami! »
« È stato... intenso » mormorò in una voce tiepida « non ho avvertito tanto l'imbarazzo, dopo un po', » si guardò adesso i lacci della felpa che ricadevano sul petto « non pensavo potessi sentirmi così bene »
Laura corrugò la bocca in una smorfia intenerita.
« E lui, com'era? Voglio dire, ti hanno messo con uno carino? »
Carino, beh, forse un po' più di carino direi.
« Lui è simpatico » non usava l'imperfetto « mi ha messo subito a mio agio, aveva questa parlata romana... » Simone alzò gli occhi al soffitto della camera, in maniera trasognata « dovevi vederlo, era tutto un ci provo e posso ascoltare. È stato molto "aperto" e ha fatto aprire anche me. Una persona che non avevo mai visto prima, ci credi Laura? Dopo quello schifo con Matteo... non lo credevo possibile. » Simone deglutì, era solo passato un giorno e mezzo e ancora Manuel non gli aveva scritto, né fatto una telefonata, quindi sospirò stanco « Gli ho lasciato il numero, alla fine dell'esperimento, nel caso mi volesse contattare... »
« Eh? » Laura chiese impaziente.
Simone si voltò a guardarla, aveva due occhi azzurri che splendevano più del solito quel martedì.
« Eh niente, ancora niente. Puff, scomparso. Forse mi sono solo fatto un film in testa » Laura gli accarezzò la spalla, strofinandogliela appena.
« E a te, come è andata invece? »
Laura roteò gli occhi, scocciata.
« Lascia stare guarda... sembrava libero, tutto carino, disponibile. È stato lui a lasciarmi il suo numero. Ero convinta di poterci uscire quando alla fine lo ha chiamato una tipa. E non era nemmeno un'amica da come le parlava. Il bello è che gli avevo pure chiesto se si sentisse con qualcuno e lui ovviamente ha negato, da bravo maschio etero. Li odio tutti, mai che me ne capiti uno che non sia uno scherzo della natura. »
Simone uscì una mano dalla tasca dei jeans e la poggiò su quella dell'amica, ancora sulla sua spalla. Quello sperò le fosse di conforto, anche perchè si erano buttati entrambi in quell'esperimento - geniale a tratti - ma comunque pur sempre rischioso. Laura lo guardò un po' abbattuta. Simone se ne accorse, appoggiò la testa su entrambe le loro mani.