Due vite parallele

72 7 0
                                    

Appena scesero dall'auto notarono che la casa, o meglio dire villa in cui da quel momento in poi abiteranno era a dir poco enorme. Come tutte le altre ovviamente. Un giardino immenso e curato si estendeva in tutte e quattro le direzioni possibili con al centro una casa color panna a tre piani.

Sandra non voleva far mancare nulla alle sue due figlie e quindi pretendeva il meglio sia in ambito familiare che in quello scolasctico. Infatti aveva già in mente dove iscriverle, una buona scuola privata era il meglio.

Kimber corse in casa pronta a guardare se tutta la sua roba era già a posto. Trovò il suo skate sulle scale, cosa che se uno non lo notava poteva scivolarci sopra e farsi molto male.

Esultò quando lo vide e lo raccolse pronta a fare un giro per la città in cerca di un parco o qualcosa del genere per sgranchirsi le gambe.

-Mamma vado a fare un giro- gli urlò prima che quest'ultima gli potesse veramente rispondere. Gli sarebbe tanto piaciuto che le due figlie avessero avuto gli stessi gusti e comportamenti, ovviamente quelli di Kaylin. Ma non si poteva avere tutto dalla vita. E lei aveva già avuto abbastanza.

Kaylin prese la sua borsa e si avviò su per le scale notando che queste avevano già delle foto sulle pareti. Guardò la prima stanza, ma intuì che fosse quella della gemella. Era troppo colorata con quelle coperte fluorescenti e quei mobili nuovi di zecca laccati di blu e verde.

Poi proseguì per il corridoio, era stanca e l'unica cosa che aveva voglia di fare era stendersi sul letto a leggere un bel libro. Magari il suo preferito.

Quando aprì la seconda porta, poco distante da quella della sorella capì che quella era la sua. Con le pareti di un acquamarina delicato quasi impercettibile ed i mobili di ciliegio ben disposti ed una grande finestra che permetteva alla luce di entrare e manifestarsi. Si sedette ordinatamente nel letto e si guardò intorno. Era sempre la stessa stanza, solo in una casa diversa e in un paese molto lontano da quello precedente. Perfino i suoi libri erano disposti nella stessa posizione di Melbourne. Le sembrava strano. Sua madre cercava di far sembrare tutto uguale per non farle traumatizzare, ma traumatizzare da cosa? Ormai non erano più delle bambine, avevano 17 anni, ma questo non le importava, erano le sue bamboline voodoo. L'aveva sentita una sera che parlava con il marito. Era principalmente da li che aveva iniziato a fare ciò che volevano solo per non essere una delusione come sua sorella in ambito sociale. Erano delusi da quest'ultima per il suo modo di vestire, che era inappropriato riguardo a cerimonie ed eventi e anche per le compagnie che frequentava. Nessuna persona per bene, ma tutte vere e non false come quelle del mondo di Kaylin.

Nel frattempo Kimber stava gironzolando per le strade in cerca di un parco dove ci fosse una rampa o qualcosa per divertirsi. Era principalmente quello il suo motto.

'Vivi e lascia divertire.'

Non le piacevano i rumori della città, le davano fastidio e le ricordavano il mondo falso. Per questo aveva le sue amate cuffiette alle orecchie che stavano facendo scorrere American Idiot dei Green Day. Svoltò l'angolo a destra e andò a sbattere contro un ragazzo.

-Ehy. Vedi dove vai.- disse con tono acido per aver anche solo sentito una piccola parte dello strimpellare dei clacson.

-Guarda che non è stata colpa mia- si difese prontamente il moro.

-Ah no? E chi è che gironzolava senza guardare?- lo punzecchiò la bionda sapendo di aver ragione.

-Se è per questo tutti e due- rispose il ragazzo dai tratti asiatici.

La ragazza fece per parlare, ma aveva ragione. Anche lei stava andando in giro senza guardare, e sopratutto senza avere una meta ben precisa.

-Ora devo andare- boffonchiò dopo essersi incantato alcuni istanti a scrutare il viso della ragazza.

Kimber si rimise la cuffietta che gli era scivolata e continuò il suo percorso facendo un po di slaloom tra le persone e ricevendo anche qualche insulto.

Spazio autrice:

Questo è solo il secondo capitolo. La storia è solo all'inizio quindi non tirate le somme. Ho in mente di farli 'dannare' un po. Cosa ne pensate? Scommetto che tutte voi avete già capito chi è 'il ragazzo dai tratti asiatici'.

A presto.

La scrittrice.

Twins Hearts (momentaneamente sospesa )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora