Prologo

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La scuola è finita da ormai una settimana e io sono stesa sul mio letto a fissare il soffitto da due ore, o forse solo da pochi minuti. Sono giù di morale perché questo era il mio ultimo anno di scuola e non potrò andare da nessuna parte, perché sennò chi baderebbe a zia Ella? Mio fratello Jason ed io abitiamo da lei fin da piccoli. Quando nostra madre mi ha partorita è morta, mentre quel vigliacco di nostro padre se l'è svignata e ora non si sa dove sia, perciò all'età di due anni gli assistenti sociali consegnarono me e mio fratello in custodia di zia Ella. Aiutarla è il minimo che possa fare per ripagarla per la sua disponibilità, anche perché poteva benissimo rifiutare e fregarsene come ha fatto nostro padre.

Siamo solo a giugno e c'è un caldo insopportabile, non oso immaginare ad agosto. Faccio per alzarmi ma sento il mio sedere vibrare... aspetta, il mio sedere? Comincio a tastarmi il di dietro e mi accorgo di avere il cellulare nella tasca posteriore. Sblocco il telefono per vedere chi è il mittente del messaggio e quando lo leggo sbuffo, perché davvero non ne posso più. È Seth, il mio ex-ragazzo. "Ex-ragazzo" perché mi ha mollato il giorno dopo avermi tolto la mia verginità. Stavamo insieme da quasi un anno e lui mi assillava sempre per il fatto che io non fossi ancora pronta. Mi era servito più di un mese per auto-convincermi a donargli il mio corpo, e quando mi decisi non fu come me l'ero sempre immaginato... Insomma, la prima volta ti rimane impressa nella mente e devo dire che la mia è stata veramente uno schifo. Adesso invece mi rompe sempre, dicendomi "Ti prego Emily, mi dispiace, perdonami" e cagate varie e mi tartassa di messaggi, ma non sono più la stessa ragazzina di un anno fa. Ci sono stata veramente male, ma ora? Ora niente, sto bene, se non fosse per il fatto che continua ad infastidirmi con i suoi messaggi.

Decido di non rispondergli, tanto ormai è diventata un abitudine: quando mi manda messaggi non rispondo, quando chiama devio la chiamata alla segreteria. Beh, l'unico problema è quando piomba davanti a me all'improvviso.

Sento qualcuno bussare, così lo invito ad entrare. La porta si apre piano, facendo comparire il ciuffo castano di mio fratello e poi quegli occhi azzurri come il cielo, azzurri come i miei.

"Emily, io e zia Ella avremmo una notizia per te. Verresti al piano di sotto?" domanda Jason con un sorriso mozzafiato. L'ho sempre detto che mio fratello è un figo da paura e non è solo per dire, lo è davvero con quella sua statura possente, occhi azzurri e capelli castano chiaro, per non parlare del suo sorriso e della fossetta che si forma al lato sinistro. Ha un fare molto protettivo nei miei confronti fin da quando eravamo bambini. Mi ricordo ancora che un giorno, da bambina, caddi dall'altalena sbucciandomi un ginocchio, allora lui cominciò a soffiarmi sulla ferita e poi mi prese in braccio, facendomi aggrappare alla sua schiena, e fece ben due isolati a piedi con me su di lui. È un semplice episodio, ma per me vale molto, Jason per me vale tutto. È la mia roccia, la mia certezza, è stato lui a consolarmi maggiormente quando ho rotto con Seth. Peccato che lui tra meno di un mese debba partire per l'University of California. Sì, in California, e mi lascerà qui in Irlanda. Ma tutto sommato sono felice per lui: la U.C è un college davvero prestigioso e lì potrà finire gli studi di architettura.

"Va bene" dico, per poi seguirlo al piano di sotto, dove zia Ella mi sta aspettando. Quando arriviamo, zia Ella ha un sorriso strano, così la guardo accigliata.
"Zia Ella con quel sorrisetto mi fai paura." in risposta, lei e Jason scoppiano a ridere. Zia Ella addolcisce il sorriso, piegando la leggermente la testa di lato. "Emily tesoro, siediti. Io e tuo fratello abbiamo una notizia per te". Guardo mio fratello per incitarlo a parlare, ma non lui rimane zitto. Io li fisso per qualche secondo, poi sbotto "Okay mi state facendo paura entrambi, parlate!". Jason continua a sorridere, mentre zia Ella fa un respiro profondo e comincia a parlare. "Io e tuo fratello, qualche settimana fa, abbiamo mandato la tua scheda scolastica alla U.C.. E oggi ci è arrivata la risposta". Rimango a bocca spalancata. Lei allarga il sorriso e continua. "Ti hanno accettata, andrai con tuo fratello". Chiudo la bocca, cercando di ricompormi, ma sono letteralmente scioccata. Andrò in California con Jason.

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